13 Ottobre 2024

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Il mercoledì nero in Borsa. Bruciati 233 miliardi in Ue

Il mercoledì nero in Borsa. Bruciati 233 miliardi in Ue
La Borsa di Francoforte (Epa)

Mercoledì nero per le Borse europee che hanno bruciato in poche ore 233 miliardi di euro. L’intera seduta, è stata caratterizzata da forti cali nel settore petrolifero (indice Stoxx -5,14%), con il greggio sprofondato a 26,55 dollari a New York, dei metalli (-5,17%), con tutte le quotazioni in calo ad eccezione di oro e argento, e delle banche (-4,28%). In ribasso del 3,5% alcuni dei principali listini europei come Parigi, Madrid e Londra; Francoforte contiene il calo a -2,8%.

Nel settore bancario le vendite si sono concentrate sulle italiane Mps (-22,20%), Carige (-17,79%) e Banco Popolare (-10,88%). Sotto pressione Alpha Bank (-10%) nella Borsa di Atene.

Sui bancari in generale pesano i timori legati al destino dei non performing loans e che la polemica tra governo italiano e Unione europea renda più difficile la nascita della bad bank.

Seduta in forte ribasso per Piazza Affari, a Milano (Ftse Mib -4,83% a 18.880 punti), che però ha conosciuto momenti ben peggiori in passato, come l’8% lasciato sul campo nell’ottobre del 2008 o il -7,57% dell’11 settembre 2001. Brillanti gli scambi (3,56 miliardi di euro), in linea con altre recenti sedute. L’intero paniere dei grandi titoli ha chiuso in rosso, con Mps (-22,2%) fanalino di coda, Carige (-17,79%), preceduta da Banco Popolare (-10,88%) e Saipem (-10,44%).

Fra i petroliferi pesante Saipem, più volte in asta di volatilità durante la seduta, che chiude con un ribasso di oltre il 10%, sul prezzo del greggio e sul prossimo aumento di capitale.

Ferrari, Fiat Chrysler (Fca) e la controllante Exor perdono più del 7%. Fca ha perso appeal speculativo dopo lo scorporo di Ferrari e la quotazione alla borsa di Milano a inizio gennaio.

Italcementi (-0,49%), nessun titolo ha perso meno dell’1%, solo Tod’s (-1,83%) ed Stm (-1,17%) invece hanno ceduto meno di due punti percentuali. Difficile immaginare qualcosa di diverso quando a circa mezz’ora dalla fine le azioni congelate al ribasso erano ben 14 e l’indice Ftse Mib cedeva il 5,2%. Considerando però anche i titoli a media capitalizzazione non sono mancate le sorprese: Damiani (+3,97%), Pierrel (+2,05%), Ratti (+1,3%) e l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (+1,11%).

La chiusura per Piazza Affari è stata pesante ma è ben lontana dalle 10 peggiori sedute che si ricordino. In particolare l’indice delle blue chips milanesi non perdeva tanto dal 5 gennaio del 2015 (-4,92%), mentre nell’ottobre del 2008 era riuscito a cedere l’8% e l’11 settembre 2011 il 7,57%. Da inizio anno l’indice milanese è sotto del 16,11% e si è quindi mangiato il rialzo dell’intero 2015 (+13%).

S&P 500 brucia 2.000 mld dlr da inizio anno – Lo S&P 500 ha bruciato quasi 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dall’inizio dell’anno. Lo riporta la Cnbc.

Petrolio affonda a New York – Il petrolio chiude in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 6,71% a 26,55 dollari al barile. Dall’inizio dell’anno le quotazioni hanno perso quasi il 30%.

Crollano mercati Asia, è Orso in Giappone. Tokyo -3,7% – Tuffo in terreno negativo per le Borse asiatiche che crollano ai minimi degli ultimi tre anni. Con i prezzi delle materie prime che affondano cresce la domanda di beni rifugio e cala la fiducia degli investitori nell’economia globale. Tokyo perde il 3,71% ed entra in un cosiddetto mercato ‘orso’, Hong Kong perde il 3,5%, ai livelli più bassi della crisi finanziaria globale. Alla radice di questa ondata di vendite, commentano gli analisti, ci sono gli sbalzi nei prezzi del petrolio. La Borsa di Shanghai e Shenzen hanno chiuso in calo dell’1,03%, Seul del 2,34 per cento. Spread chiude in rialzo a 117 punti, ai massimi da settembre.

Crolla rublo, oltre 90 su euro – Il rublo ha superato quota 90 sull’euro e prosegue la sua caduta libera sullo sfondo del calo del prezzo del petrolio. La valuta russa perde terreno anche sul dollaro, scambiato alla borsa di Mosca a 82,14 rubli.

Sì del Senato al Ddl Boschi. Ultimo passaggio alla Camera

Riforma costituzionale, sì del Senato. Ultimo passaggio alla Camera
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, appena giunto nell’Aula di Palazzo Madama (Ansa/Lami)

ROMA – Il Senato ha approvato il ddl con le riforme costituzionali con 180 sì, 112 no e 1 astenuto. La parola passa alla Camera per l’approvazione definitiva.

Intervenendo nell’Aula del Senato Matteo Renzi rivolgendosi ai Senatori ha detto: “Il gesto” di acconsentire “con un voto a maggioranza assoluta” al superamento del Senato “non ha eguali non nella storia italiana, ma in quella della storia Ue”.  E ha aggiunto, “La storia politica italiana si occuperò di questa giornata e la storia sarà gentile con voi. Il Paese vi deve una gratitudine istituzionale”. A referendum vedremo popolo con chi sta. Se con chi scommette su fallimento o su chi scommette su futuro  “In questi anni, cari senatori che avete votato questa riforma, vi hanno urlato dietro: fate le riforme al chiuso delle stanze ma il popolo non è con voi. Bene, andiamo a vedere da che parte sta il popolo su questa riforma. Vediamo se i cittadini la pensano come coloro i quali scommettono sul fallimento o su chi scommette sul futuro dell’Italia”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nell’Aula del Senato prima del voto sulla riforma costituzionale, parlando del referendum confermativo.

In due anni politica ha ripreso posto. “L’Italia non va bene, ma meglio perché in due anni la politica ha dimostrato che credendoci si possono fare le cose. Dopo anni di ubriacatura di acronomi tecnici, di subalternità della politica rispetto a fenomeni economici e finanziari, anni di qualunquismo, la politica ha ripreso il suo posto”. Così Matteo Renzi, in Senato, difende l’azione del governo da quando è nato nel febbraio 2014.

Senza Napolitano non saremmo qui – “Se non ci fosse stato il suo discorso nell’aprile 2013 non ci sarebbe questa riforma e non sarebbe in piedi questa legislatura”. Lo afferma il premier Matteo Renzi in Aula al Senato ringraziando il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ddl non incide su pesi e contrappesi – “Noi non tocchiamo il sistema di pesi e contrappesi previsti dalla Costituzione, non si incide sul ruolo della Presidenza della Repubblica come definito dai padri costituenti. Questa riforma rende meno ingessato il sistema parlamentare”.

Il premier intervenendo al Senato ha poi ribadito che “se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza perché credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica”. “In due anni  – ha aggiunto – non riesco a contare il numero delle volte in cui vi abbiamo chiesto la fiducia, in questo forse abbiamo esercitato un record non positivissimo” ma “la cosa bella è che non ce l’avete mai negata”. “Sfatiamo la favola che si è raccontata – ha aggiunto – non sono i fattori esterni a far ripartire l’Italia ma il fatto che finalmente si è rimesso in moto il meccanismo delle riforme. L’Italia riparte se si rimettono in moto i consumi interni e la fiducia della gente”. “Altro che fuga dall’euro, l’Europa è una grande occasione” se abbandona la strada “dell’austerity” e “imbocca la strada” della flessibilità.

La riforma modifica e completa quella del Titolo V del marzo del 2001, che ha introdotto il federalismo. Ecco l’abc del provvedimento

CAMERA – Sara’ l’unica Assemblea legislativa e anche l’unica a votare la fiducia al governo. I deputati rimangono 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.

SENATO – Continuera’ a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sara’ composto da 95 eletti dai Consigli Regionali (21 sindci e 74 consiglieri-senatori), piu’ cinque nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avra’ competenza legislativa piena solo su riforme costituzionali e leggi costituzionali. Potra’ chiedere alla Camera la modifica delle leggi ordinarie, ma Montecitorio non sara’ tenuta a dar seguito alla richiesta. Su una serie di leggi che riguardano il rapporto tra Stato e Regioni, la Camera potra’ non tener conto delle richieste del Senato solo respingendole a maggioranza assoluta.

LEGITTIMAZIONE POPOLARE – E’ la novità introdotta in Senato su richiesta della minoranza Pd. Saranno i cittadini, al momento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli ratificheranno la scelta.

SENATORI-CONSIGLIERI: I 95 senatori saranno ripartiti tra le Regioni in base al loro peso demografico. I Consigli Regionali eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco.

IMMUNITA’: I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati. Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione del Senato.

TITOLO V: Sono riportate in capo allo Stato alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Su proposta del governo, la Camera potra’ approvare leggi nei campi di competenza delle Regioni, “quando lo richieda la tutela dell’unita’ giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale”.

VOTO IN DATA CERTA: i regolamenti parlamentari dovranno indicare un tempo certo per il voto dei ddl del governo; vengono introdotti altri limiti al governo sui decreti legge.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori (via i rappresentanti delle Regioni previsti oggi).
Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti, poi dal quarto si scende ai tre quinti; dal settimo scrutinio sara’ sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum e’ piu’ basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi).

CORTE COSTITUZIONALE: Cinque dei 15 giudici Costituzionali saranno eletti dal Parlamento: 3 dalla Camera e 2 dal Senato.

REFERENDUM: Introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anziche’ 500.000: per renderlo valido dovranno votare la meta’ degli elettori delle ultime elezioni politiche, anziche’ la meta’ degli iscritti alle liste elettorali.

DDL DI INIZIATIVA POPOLARE: Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare.
Pero’ i regolamenti della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame, clausola che oggi non esiste.

LEGGE ELETTORALE – Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Corte Costituzionale su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c’e’ anche la possibilita’ di ricorso preventivo gia’ in questa legislatura, quindi l’Italicum, se fosse approvato, potrebbe finire subito davanti alla Corte Costituzionale.

PROVINCE – Vengono cancellate dalla Costituzione, atto necessario per abrogarle definitivamente.

CNEL – Abrogato il Consiglio nazionale economia e Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948.

Berlusconi: ‘Paese servo di un regime illegittimo’
“Siamo in Paese servo di un regime illegittimo, Renzi è lì contro la volontà degli elettori”, dice Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Myrta Merlino. (Ansa)

Su Facebook falso sindaco Occhiuto invita a disertare scuole. Ma sono aperte

Su Facebook falso sindaco Occhiuto invita a disertare scuole. Ma sono aperte
Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto: “Scuole regolarmente aperte il 21 gennaio”

Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto è vittima di brutti scherzi sui social. Qualcuno, finora ignoto, gli ha realizzato un profilo fake su Facebook. Non tanto per il finto profilo (non è la prima volta), che sarà già stato denunciato alla Polizia Postale per individuare il buon tempone (ir)responsabile, quanto per il fatto che da oggi vengono diffuse notizie assolutamente false circa la chiusura delle scuole a Cosenza per domani 21 gennaio.

Il tam tam è cominciato da mercoledì con un passaparola incessante tra tante mamme che hanno notato i messaggi del falso sindaco Mario Occhiuto. Uno scherzo di pessimo gusto, forse “fatto ad arte”, che oltre a ledere l’immagine del primo cittadino avrebbe potuto creare enormi disagi alle famiglie nonché far beccare una marea di assenze ai bambini e ai ragazzi che frequentano i plessi cosentini.

I FALSI MESSAGGI DEL FALSO SINDACO MARIO OCCHIUTO

profilo fake occhiutoUno di questi messaggi riporta la comunicazione di martedì 19 pubblicata sull’agenzia Ansa sulla chiusura delle scuole per oggi. In modo anche maldestro, è stato sostituito il numero “20” con “21”, suscitando molti dubbi tra le mamme. Un altro messaggio si rivolge a quanti vivono nei paesi limitrofi che recita: “Cari ragazzi, presa visione delle vostre difficoltà nel raggiungere Cosenza dai paesi limitrofi, al fine di non creare disagio alla circolazione ed evitare inconvenienti per la vostra salute sto per disporre la chiusura delle scuole di qualsiasi ordine e grado della città per giorno 21/01/2016”. “Allora, sono aperte o chiuse?”. Assolutamente aperte.

Parlando con la portavoce del sindaco Occhiuto, Iole Perito, abbiamo appurato che si tratta effettivamente di un fake con informazioni totalmente false e prive di fondamento. Le scuole giovedi 21 gennaio saranno regolarmente aperte. La neve è già sciolta e, come recita un vecchio adagio cosentino, “ara scuagliata da nivi rimananu i str…”. Si spera che emerga anche l’autore dello cattivo scherzo.

Dino Granata

Milano, arresti e denunce nel quartiere San Siro

Milano, arresti e denunce nel quartiere San Siro
Case popolari a San Siro, Milano

MILANO – San Siro, è periferia milanese “pericolosa”, tant’è che da tempo il quartiere è “sorvegliato speciale” da parte delle forze dell’Ordine che cercano di ripristinare la legalità. Tutti i giorni le persone perbene che vi abitano, che poi sono la stragrande maggioranza, lamentano il continuo scorazzare di bande e singoli soggetti che delinquono.

Nel pomeriggio di martedì i carabinieri di Milano hanno arrestato 4 malviventi e deferito in stato di libertà altre 6 persone. Sono stati assicurati alla giustizia tre pregiudicati stranieri, rispettivamente uno spacciatore marocchino dell’84, un cittadino albanese del ’91, evaso dagli arresti domiciliari, e un ladro d’auto egiziano del ’93, nonché  una ricettatrice italiana del ’75, ricercata per una pena di oltre due anni da scontare in carcere.

Allo stesso modo, sono incappati nei controlli e quindi segnalati all’Autorità giudiziaria di Milano in stato di libertà tre ladri, autori di furti in altrettanti esercizi, un 41enne marocchino ed un 31enne italiano, trovati in possesso di hashish e marijuana, e un 49enne egiziano, sorpreso alla guida senza patente.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Milano, col supporto degli uomini della compagnia d’intervento operativo del 3° reggimento carabinieri “Lombardia”, di due unità del nucleo cinofili di Casatenovo (Lecco) e dell’elicottero del 2° Elinucleo di Orio al Serio (Bergamo), nell’ambito di un controllo straordinario nel Quartiere San Siro che rientra nel quadro di una più ampia attività di prevenzione svolte dall’Arma.

Napoli, arrestato un latitante

Napoli, arrestato il latitante Sergio Aleksic
Sergio Aleksic

NAPOLI – I carabinieri della compagnia di Marcianise, nell’ambito di attività investigative coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli nord, hanno catturato un latitante, gravemente indiziato di rapina aggravata e lesioni commessi a Carinaro, il 30 ottobre scorso. Si tratta di Sergio Aleksic, italiano, nato ad Aversa nel 1993, ma residente a Napoli.

L’attività d’indagine svolta dagli inquirenti nei mesi scorsi aveva permesso di delineare un grave quadro indiziario nei confronti di Aleksic, il quale – secondo la ricostruzione accusatoria desumibile soprattutto dalle riprese estrapolate dal circuito di video sorveglianza che ne avevano permesso l’individuazione – si è introdotto in una struttura commerciale portandosi via un’autovettura parcheggiata nell’area privata dell’esercizio.

Dopo il furto, Sergio Aleksic si sarebbe dato alla fuga a forte velocità, non esitando ad investire i proprietari dell’auto, che tentavano di bloccarlo, provocando a uno di loro gravi lesioni.

Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura della Repubblica di Napoli Nord, agli inizi di dicembre 2015 aveva emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le prime attività di ricerca svolte dai carabinieri principalmente nei pressi del campo nomadi di Napoli-Secondigliano (luogo di abituale dimora del ricercato), avevano dato esito negativo, in quanto era emerso che l’uomo si era reso irreperibile recandosi in Serbia.

Circostanza che ha determinato l’emissione di un decreto di latitanza, grazie al quale l’indagato è stato monitorato anche con l’ausilio di attività d’intercettazione da cui è stato seguito il suo rientro nel territorio nazionale italiano. Ciò ha consentito la sua immediata cattura, avvenuta nel centro abitato di Santa Maria Capua Vetere.

Vibo Valentia, aggredito testimone contro clan Bonavota, slitta processo

Aggredito un teste chiave contro clan Bonavota, slitta processo
Il nuovo palazzo di giustizia di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Un uomo, Pietro Lopreiato, testimone di giustizia che avrebbe dovuto deporre stamane nell’ambito del processo “Talitha Kum” contro il clan Bonavota di Sant’Onofrio (Vibo Valentia), è stato aggredito mercoledì mattina nei pressi del nuovo palazzo di giustizia in cui era prevista l’udienza del procedimento penale nel quale l’imprenditore è parte offesa per presunte estorsioni subite ed il taglio di circa mille alberelli d’ulivo.

Da quanto ricostruito, l’aggressione non avrebbe nulla a che fare con la deposizione. L’uomo che gli avrebbe sferrato un pugno al volto vicino il tribunale di Vibo Valentia, sarebbe già stato identificato. All’origine dell’aggressione, secondo le prime indagini, vi sarebbero stati motivi personali.

Al momento, nei confronti dell’aggressore non sarebbero stati presi provvedimenti. Nel pomeriggio Pietro Lopreiato, secondo quanto riporta l’Ansa, si è recato in Questura per presentare denuncia contro il suo aggressore.

A seguito dell’aggressione, l’imprenditore ha riportando una ferita al volto per la quale si è reso necessario fare ricorso alle cure all’ospedale.

Il testimone, che doveva deporre oggi al processo, tramite il suo legale Salvatore Mangialavori, ha fatto sapere di non essere emotivamente in grado di sostenere l’esame e di poterlo fare nel pomeriggio. Il Tribunale, però, ha deciso di rinviare l’udienza del processo al 16 marzo prossimo.

Rende, un arresto per estorsione e usura

Rende, un arresto per estorsione e usuraI militari della Arma della stazione di Rende (Cosenza) hanno arrestato un uomo in esecuzione di un’ordinanza di esecuzione pena emessa lo scorso 13 gennaio dalla procura generale presso la corte d’Appello di Catanzaro, – Ufficio esecuzioni penali.

Si tratta di Ennio Bruni, di 74 anni, di Rende, già noto alle forze dell’Ordine. L’uomo dovrà scontare 2 anni, 10 mesi e 28 giorni di reclusione per estorsione ed usura, reati commessi fino al maggio 2008 a Cosenza.

I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza stamani, presso l’abitazione di Bruni. Il settantaquattrenne è stato associato alla casa circondariale di Cosenza.

Reggio Calabria, padre e figlio arrestati per estorsione mafiosa

Reggio Calabria, due arresti per estorsione a imprenditoreI carabinieri della compagnia di Reggio Calabria, hanno arrestato due persone accusate di illecita concorrenza con minaccia o violenza ed estorsione, il tutto aggravato dall’utilizzo del metodo mafioso.

Si tratta di Demetrio Cuzzocrea, di anni 52, e Sebastiano Cuzzocrea, di 26 anni, rispettivamente padre e figlio.  Il provvedimento restrittivo in carcere, è stato emesso dal gip presso il tribunale di Reggio Calabria su conforme richiesta della Procura della Repubblica

Secondo l’accusa, i due indagati avrebbero agito in concorso tra loro per “eliminare” la concorrenza di una impresa che svolgeva il loro stesso lavoro. Nell’esercizio di attività imprenditoriale consistente nel commercio di fragole e frutti di bosco, i Cuzzocrea avrebbero compiuto atti di concorrenza, con violenza e minaccia, ai danni di un imprenditore reggino, dedito alla produzione e commercializzazione dei predetti frutti, costringendolo a cessare i rapporti di fornitura dei propri prodotti con diversi esercizi commerciali del comprensorio cittadino.

Così facendo gli indagati si sarebbero procurati un ingiusto profitto consistito nella fornitura esclusiva dei propri prodotti ai predetti esercizi, in conseguenza della cessata concorrenza, con danno per le persone offese.

In particolare, le indagini svolte dai militari della stazione di rione Modena hanno permesso di accertare come, tra i mesi di aprile ed agosto del 2015,  ci sia stata una vera e propria escalation di violenza da parte degli arrestati, i quali, paventando l’appartenenza alla ‘ndrangheta,  avrebbero reiteratamente minacciato, giungendo persino all’aggressione fisica, il titolare di un’azienda agricola dedita alla produzione e commercio di fragole e frutti di bosco nonché il padre, che lo coadiuvava nella gestione dell’impresa.

Con questi continui soprusi, i Cuzzocrea avrebbero avuto lo scopo di far sì che le vittime non continuassero a vendere i propri prodotti a Reggio Calabria, poiché tale commercio doveva spettare esclusivamente a Demetrio e Sebastiano Cuzzocrea i quali, in questo modo, volevano acquisire il monopolio del settore.

Gli arrestati, al termine delle incombenze di rito, sono stati associati presso la casa circondariale “Panzera” di Reggio Calabria.

In Sila quasi un metro di neve. Laghi ghiacciati e turisti in arrivo

In Sila quasi un metro di neve. Laghi ghiacciati e turisti in arrivo
Paesaggio suggestivo in Sila dopo le nevicate di queste ore. Laghi tutti ghiacciati

La bufera di neve delle ultime ore, se da una parte ha creato enormi disagi alla circolazione sull’Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria e nelle città di Cosenza, Catanzaro e in altre aree della regione, dall’altra crea le giuste condizioni per l’avvio della stagione turistica invernale.

Dovrebbe essere tutto pronto negli impianti sciistici di Sila e Aspromonte. Alberghi pronti per accogliere i turisti. C’è da sperare che gli impianti di Camigliatello Silano e Lorica funzionino.

In Sila negli ultimi giorni è caduto quasi un metro di neve e nella notte i mezzi battipista hanno lavorato incessantemente per compattare la neve in modo da consentire l’arrivo degli sciatori.

Suggestivo il paesaggio che si presenta, anche se le temperature sono abbastanza rigide: nella notte -20 sull’Altopiano Silano. Lo spettacolo naturale più bello questa mattina lo regalano i laghi Cecita a Camigliatello e Arvo a Lorica, interamente ghiacciati.

Spazzaneve in azione sulla Silana Crotonese per consentire la normale circolazione dei veicoli. Ma da quanto appreso c’è carenza di sale sui mezzi. Mercoledì il presidente nazionale di Anas ha commissariato la struttura calabrese in seguito ai gravi e prevedibili disagi di ieri.

Cocaina pura tra le banane. Sequestro a Gioia tauro. VIDEO

Cocaina pura tra le banane. Megasequestro a Gioia tauro
Le Fiamme gialle reggine: “Se messa in fila si poteva fare una striscia di 25 chilometri di cocaina”

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Il porto di Gioia Tauro ancora quale crocevia dei traffici internazionali di droga. Come altre volte, i narcos sudamericani hanno scelto un carico di frutti tropicali e banane. La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha però individuato un container sospetto proveniente dall’Equador formalmente destinato nei Balcani, con 168 chili di cocaina purissima che se immessa sul mercato avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 31 milioni di euro.

Grazie alle indagini dei finanzieri reggini, e al fiuto dei cani dell’unità cinofila è stato possibile scoprire l’escamotage dei narcotrafficanti. La droga, suddivisa nei tradizionali panetti, era nascosta in un sottofondo creato ad hoc nel container, celata da schiuma isolante che ne ha reso difficoltoso il recupero.

L’operazione di sequestro è stata effettuata dai finanzieri di Reggio Calabria insieme a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio Antifrode di Gioia Tauro. Se tagliata in dosi, spiegano le Fiamme gialle, con lo stupefacente si sarebbe potuto realizzare una striscia continua lunga ben 25 chilometri.

VIDEO DEL SEQUESTRO DI COCAINA

Il blitz è stato eseguito attraverso una serie di incroci documentali e controlli di container sospetti, anche con sofisticate apparecchiature scanner ed unità cinofile della Guardia di finanza. Il 2 dicembre scorso altri 350 chili di cocaina, in due diversi carichi provenienti dal Brasile, erano stati sequestrati nel porto di Gioia Tauro. La droga era nascosta tra alluminio e caffè. Mentre un altro mega sequestro di cocaina purissima è avvenuto il 28 aprile 2014, quando i finanzieri scoprirono, sempre tra le banane, un carico di 235 chilogrammi di cocaina purissima proveniente dall’Equador.

Negli ultimi anni sono stati scoperti nel porto di Gioia Tauro, meta della criminalità organizzata e dei grandi cartelli sudamericani, ingentissimi quantitativi di droga (senza contare l’altrettanto ingente traffico di armi) che se venduta al dettaglio avrebbe potuto produrre introiti ai narcotrafficanti per centinaia e centinaia di milioni di euro.

Cosenza, arrestato un corriere della droga

Cosenza, arrestato un corriere della droga
Nel riquadro Carmine Barca, presunto corriere

COSENZA – Un corriere della droga è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato. Si tratta di Carmine Barca, 49 anni, già conosciuto alle forze dell’Ordine per reati specifici della stessa natura e per estorsione.  Denunciato anche un uomo.

L’arresto è scattato nel tardo pomeriggio di mercoledì quando il personale del commissariato di Castrovillari, venuto a conoscenza dell’imminente consegna di  stupefacenti, ha predisposto un’intensa attività d’indagine con accurati servizi di osservazione e pedinamento, all’esito dei quali, è riuscito ad intercettare una Fiat Panda di colore bianco, nei pressi dello svincolo autostradale di Tarsia.

L’auto guidata da Carmine Barca,  è stata prima inseguita e poi bloccata nei pressi di una villa. La successiva perquisizione ha portato gli agenti al ritrovamento di mezzo chilo di cocaina occultata sotto la leva del cambio.

Prima di essere bloccato, Barca era sceso dall’autovettura per parlare con G.G., altra persona con precedenti e sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di dimora, poi denunciato a piede libero, per concorso nel reato di detenzione ai fini di spaccio.

Alla luce degli elementi raccolti dalla polizia, l’uomo è stato ammanettato per presunta detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Dopo le formalità di rito, Carmine Barca è stato tradotto in carcere a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

Blocchi in autostrada, Armani commissaria l'A3. Indaga la Procura di Cosenza

Blocchi in autostrada, Armani commissaria l'A3. Indaga la Procura di Cosenza
Un’automobilista riprende il disagio di martedì sull’A3 (Ansa)

La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un fascicolo d’indagine sul blocco, nel Cosentino, di un tratto dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria avvenuto ieri a causa della neve. In conseguenza del blocco numerosi automobilisti sono rimasti intrappolati nel tratto tra Cosenza ed Altilia.

L’indagine avviata dalla Procura di Cosenza è finalizzata ad accertare quanto è accaduto realmente ed eventuali responsabilità per gli automobilisti rimasti bloccati. Le indagini sono attualmente dirette dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri.

Sono state diverse le cause che ieri hanno contribuito al ritardo nei soccorsi sull’A3 Salerno-Reggio Calabria, lasciando centinaia di auto bloccate per la neve dal primo pomeriggio e fino a notte inoltrata sul tratto tra Altilia e Cosenza. Tra queste i ritardi nelle procedure di assegnazione dei codici che consentono l’accesso in autostrada da parte dell’Anas e il mancato spargimento del sale in tempo utile. A fare il punto della situazione è stato il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao.

Intanto, il presidente nazionale dell’Anas, Gianni Vittorio Armani stamani ha attivato il commissariamento della struttura di Esercizio dell’A3 Salerno-Reggio Calabria a seguito dei gravi disagi di martedì. Aperta una indagine interna per accertare le responsabilità.

“E’ inammissibile – ha detto Armani – che centinaia di automobilisti siano rimasti bloccati per tante ore su un’autostrada: è evidente che qualcosa non ha funzionato”.

L’Esercizio dell’autostrada e la prosecuzione delle operazioni di soccorso degli automobilisti rimasti bloccati dalla neve sono stati assunti – spiega una nota dell’Anas – a partire dalla serata del 19 gennaio dal vice direttore Esercizio nazionale, Roberto Mastrangelo, che ha subito raggiunto il tratto autostradale oggetto del blocco.

E’ stata avviata contestualmente una indagine per accertare le responsabilità di gestione e le eventuali disfunzioni del piano emergenza neve. “E’ inammissibile – ha dichiarato il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani – che centinaia di automobilisti siano rimasti bloccati per tante ore su un’autostrada. E’ evidente che qualcosa non ha funzionato”.

“Da una prima analisi di quanto accaduto il mancato o ritardato filtraggio da parte di Anas dei mezzi privi delle obbligatorie dotazioni invernali ha determinato che varie diecine di mezzi pesanti si siano intraversati bloccando il traffico. L’operazione di filtraggio è necessaria in quanto la A3 non essendo una autostrada a pedaggio non dispone di barriere/caselli che consentono la rapida chiusura per emergenze”.

Martedì 19, a mettere Anas sotto accusa era stato il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, che ha ritenuto “assurdo che una nevicata, peraltro ampiamente prevista e annunciata, possa mettere in ginocchio un’arteria di grande comunicazione e mobilità qual è l’’autostrada Sa-Rc”. Oliverio aveva chiesto, in merito, chiarimenti sia al responsabile regionale dell’Anas, ing. Massi, che al presidente nazionale Armani, ai quali ha sollecitato interventi urgenti ed adeguati per togliere tantissime persone ed automobilisti da una condizione di gravissimo disagio a cui sono costretti da ore.

Mercoledì è “quite” dopo la tempesta – La situazione sulla A3 è tornata alla normalità solo in nottata. Dall’alba di stamane ha smesso di nevicare e l’autostrada è interamente percorribile. Anas e Polstrada attuano comunque i filtraggi agli svincoli di Falerna e Sibari per fare rispettare l’obbligo di catene a bordo o gomme termiche.

Emergenza neve, Anas: "Su A3 circolazione ripristinata"

E' gelo polare in Calabria Nevica a Cosenza e Catanzaro. Disagi sull'A3. Anas nella buferaAnas, in collaborazione con la Polizia Stradale e la Protezione Civile, ha soccorso gli automobilisti rimasti in panne sulla A3 Salerno – Reggio Calabria nel tratto compreso tra Cosenza e Altilia Grimaldi, dopo le forti nevicate di martedi 19 (oltre 30 centimetri caduti in breve tempo), che hanno provocato blocchi dal km 261 al km 263 in direzione sud e dal km 277 al km 286 in direzione nord. E’ quanto si legge in una nota dell’Ente.

Nelle ultime ore sono stati liberati circa 200 veicoli leggeri e sono stati guidati fuori dall’autostrada da safety-car dell’Anas e della Polizia Stradale fino allo svincolo più vicino. Il lavoro delle squadre Anas è stato ininterrotto con oltre 50 uomini su strada e circa 25 mezzi spazzaneve e spargisale per rimuovere le interruzioni causate dai mezzi pesanti in traversati a causa delle intense nevicate delle ultime ore e assistere, anche con informazioni, gli automobilisti e i passeggeri rimasti bloccati. Le attività hanno consentito, in collaborazione con la Polizia stradale e la Protezione Civile, di raggiungere e prestare soccorso a centinaia di persone rimaste a bordo delle loro auto.

Le condizioni meteo tendono ad un miglioramento e proseguono gli interventi delle squadre Anas per completare la pulizia del piano viabile dagli accumuli di neve e garantire la massima sicurezza alla circolazione in entrambe le direzione.

La circolazione, prosegue Anas, è stata ripristinata sull’autostrada alle ore 00.30 di mercoledì 20 gennaio. Anas ricorda che sul resto dell’autostrada resta in vigore l’obbligo delle dotazioni invernali (catene o gomme da neve) tra Padula e Falerna.

Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI Anas Plus”, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde gratuito 800 841 148, attivo dal 1° gennaio 2016.

Lutto nel cinema, è morto il regista Ettore Scola

Lutto nel cinema, è morto il regista Ettore Scola
Ettore Scola
(Ansa/Onorati)

E’ morto martedi sera il regista Ettore Scola. Aveva 84 anni. Il regista, nato a Trevico (AV) nel 1931. Maestro del cinema italiano, Scola era noto per capolavori come ‘C’eravamo tanti amati’ (1974), ‘Una giornata particolare’ (1977) e ‘La famiglia’ (1987). Scola era in coma da domenica sera.

Se si facesse un referendum popolare per il film più perfetto del cinema italiano, forse vincerebbe lui con “Una giornata particolare” del 1977. Ettore Scola, il cui cuore si è fermato “per stanchezza”, circondato da una famiglia stretta a riccio per difenderne l’intimità, custodi la moglie Gigliola e le figlie Paola e Silvia, è stato un campione assoluto del miglior cinema italiano del secondo ‘900, un maestro che detestava i titoli altisonanti, che amava l’autoironia, ma che mai ha rinunciato ad essere in prima fila nelle grandi battaglie civili ed artistiche del paese.

Animatore della politica cinematografica degli autori con l’Anac, ministro-ombra del Pci con delega alla cultura nel 1989, presidente del Bifest di Bari dal 2011, alle celebrazioni per i suoi 80 anni confessava: “Per il momento non ho tanta voglia di lavorare, anche perché diventa perfino difficile trovare il tempo: sanno che sei libero e ti cercano tutti, per le richieste più strane. Ogni paesino ha un cinema che rischia la chiusura, un festivalino che cerca di crescere, un circolo culturale. E io tutto sommato mi commuovo a sentire tanta passione, mi sembra tempo ben speso quello a fianco di giovani che credono ancora in valori e idee. Ma detesto le celebrazioni e l’enfasi, non è ancora tempo di mummificarmi”. E icona immobile non sarà nemmeno adesso, perché l’eco dei suoi film più belli tornerà presto grazie al film documento ancora inedito “Ridendo e scherzando” che gli hanno regalato le figlie, riprendendo quel testimone della memoria per la quale era tornato alla regia nel 2013 con il toccante “Che strano chiamarsi Federico”, quasi un album di famiglia strettamente intrecciato al ricordo di Fellini. Nato a Trevico, in Irpinia, nel 1931, si trasferisce con la famiglia a Roma, dove frequenta il Liceo classico Albertelli. Studente di legge, disegnatore e battutista sul ‘Marc’Aurelio’ di Ruggero Maccari e poi autore alla radio per le gag di ‘Mario Pio’ cucite su misura per Alberto Sordi, Scola cresce nel cinema italiano come un ‘ragazzo di bottega’.

I suoi maestri erano Ruggero Maccari, Mario Mattoli, Steno, Antonio Pietrangeli ma anche Totò e Sordi. Eppure è a Vittorio De Sica che poi Ettore Scola dedicherà il suo capolavoro ‘C’eravamo tanto amati’ del ’74 ed è al neorealismo che guarderà con ‘Una giornata particolare’ del 1977, scritto con Maccari da un’idea di Maurizio Costanzo, forse il punto più alto della sua collaborazione con l’amico Marcello Mastroianni che avrebbe diretto in ben nove film. Gli anni ’70 coincidono con la massima creatività dell’autore che però firma le sue prime sceneggiature già nei primi anni ’50, conoscendo successi da ‘Un americano a Roma’ a ‘Accadde al commissariato’, da ‘Il conte Max’ a ‘Il mattatore’ o ‘La marcia su Roma’ che preannuncia il suo esordio dietro la macchina da presa: è il 1964, il film è ‘Se permettete parliamo di donne’. Un buon successo, una sicurezza del mestiere gli consentiranno di ripetersi (‘La congiuntura’ e ‘L’arcidiavolo’), ma è nel ’68 che, grazie alla garanzia di Sordi, firma il suo primo successo popolare con ‘Riusciranno i nostri eroi’. I vizi degli italiani sono in mostra, l’approccio è diverso da quello dei Monicelli e Risi, una vena di malinconia e di solidarietà per i suoi ‘mostri’.

Dopo ‘Io la conoscevo bene’ nel 1965, dal ’69 (‘Il commissario Pepe’ con Ugo Tognazzi è omaggio indiretto a Pietro Germi) Scola diventa un ‘autore’ a tutto tondo. Da regista ha sempre guardato con disincanto alla sua carriera, eppure film come ‘La più bella serata della mia vita’ da Durrenmatt, ‘I nuovi mostri’, ‘La terrazza’, ‘La famiglia’ scandiscono altrettanti capitoli del miglior cinema italiano in una fase storica (l’ultimo terzo del ‘900) che acuiva il declino italiano. “Non mi pare che le cose siano migliorate – commentava di recente -, anzi. Ma mi fa piacere che titoli come La terrazza o La famiglia si vedano ancora, fotografano momenti di svolta importante nella nostra vita , specie il secondo che abbraccia idealmente 80 anni di storia italiana”.

Ma era affezionato anche al corto contro il razzismo come ‘1947- 1997’ o al corale “Gente di Roma” che racchiudeva la sua memoria di romano d’adozione. Di Scola va ricordata l’anima di più ampio respiro europeo, che passa per titoli come ‘Il mondo nuovo’ (1982), ‘Ballando ballando’ (1983), ‘Il viaggio di Capitan Fracassa’ (1990). Che la politica sia stata sempre la sua passione è facile ricordarlo scorrendo la lista dei documentari che ha firmato: da ‘Viaggio nel Fiat Nam’ fino a ‘Un altro mondo è possibile’ e ‘Lettere dalla Palestina’ (opere collettive dei cineasti italiani del 2002), passando per il toccante ‘L’addio a Enrico Berlinguer’ del 1984.

Ettore Scola non si è mai nascosto dietro scelte di comodo, ma non ha mai sbandierato le sue passioni con un gusto della battuta sdrammatizzante che lo accompagnava in ogni apparizione pubblica. “Bisogna saper ridere di sé per ironizzare sul mondo – diceva -. Peccato che ogni anno che passa sia sempre più difficile”. Era un uomo forte e robusto, il volto da antico romano incorniciato da una barba severa che negli ultimi anni si era imbiancata come la capigliatura leonina. Parlava piano con un eloquio punteggiato di battute sottili che non risparmiavano niente e nessuno, ma sempre accompagnate a una natura gentile che restituiva umanità e calore. Ha vinto a Cannes, a Venezia, per quattro volte è stato nominato all’Oscar e sulla bacheca di casa figurano 8 David di Donatello, compreso quello alla carriera ricevuto nel 2011

Ha tenuto a battesimo imprese culturali come il Festival di Annecy e quello di Bari, la Casa del Cinema (fondata dall’amico Felice Laudadio), la Festa di Roma (di cui ha presieduto la prima giuria, nel 2006). Ha vissuto tra i libri, le passioni, il disegno, la musica, senza sentirsi quel grande intellettuale europeo che era diventato. (Ansa)

Oliverio: "Mattarella in Calabria per inaugurare la Cittadella"

Oliverio: "Mattarella in Calabria per inaugurare la Cittadella"
Il capo dello Stato inaugurerà la Cittadella regionale

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà il 30 gennaio a Catanzaro per presenziare alla cerimonia d’inaugurazione della “Cittadella regionale”, il complesso, in funzione già da alcuni mesi, in cui sono stati concentrati tutti gli uffici della Regione Calabria.

Lo ha comunicato il presidente della Regione, Mario Oliverio, “che nelle settimane scorse – è detto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – aveva invitato il presidente della Repubblica all’inaugurazione della Cittadella regionale”.

Pedopornografia, da Polizia di Reggio Calabria un arresto a Bergamo

La Polizia postale di Reggio Calabria ha arrestato a Bergamo un 43enne accusato di avere divulgato un notevole quantitativo di materiale pedopornografico
La Polizia postale impegnata contro la pedopornografia online. Un arresto a Bergamo su indagini reggine

La Polizia postale di Reggio Calabria ha arrestato a Bergamo un uomo di 43 anni accusato di avere divulgato un notevole quantitativo di materiale pedopornografico. L’uomo, secondo l’accusa, in passato avrebbe anche abusato di un ragazzo di età inferiore a 14 anni.

L’indagine è partita da Reggio Calabria ed ha condotto gli agenti della Polposta, attraverso l’analisi dei flussi telematici, fino in Lombardia.

L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta del procuratore della Repubblica, Federico Cafiero de Raho, e del procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni.

Per non essere individuato, ed impedire l’identificazione dei dati di accesso alle reti telematiche, l’arrestato utilizzava le postazioni di alcuni Internet Point della città di Bergamo.

Uno stratagemma che, comunque, non gli ha consentito di sfuggire agli investigatori della Polizia Postale che, accortisi di questo intenso traffico sul web, hanno iniziato immediatamente ad intercettare i flussi telematici, attività che ha consentito di individuare le utenze da cui partivano le connessioni internet di accesso alle caselle di posta elettronica e i link di accesso ai cloud da cui venivano scaricate le immagini e i video a carattere pornografico coinvolgenti minori, oltre che informazioni sulla possibilità di dare appuntamento alle giovani vittime.

LE AVVERTENZE DELLA POLIZIA – Su questo fenomeno – è scritto in una nota della Polizia – l’attenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della procura della Repubblica di Reggio Calabria, è sempre alta. Le esigenze di tutela dei minori impongono quindi un’azione continua di monitoraggio preventivo del web e di investigazione al fine di individuare gli autori dei gravi reati che si configurano nelle condotte di produzione, detenzione, divulgazione di materiale pedopornografico.

Altrettanto importante, tuttavia, è l’attività di sensibilizzazione che ogni giorno viene effettuata dagli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni su tutto il territorio nazionale, attraverso progetti educativi finalizzati a far sì che gli adolescenti e le famiglie siano consapevoli delle potenzialità e dei rischi del web in generale, e dei social network in particolare, il cui uso sconsiderato oltre a ledere la loro riservatezza, può mettere in pericolo i minori e consentire che malintenzionati facciano un uso indebito di video e immagini che li ritraggono.

A tale proposito, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ritiene utile ribadire alcuni consigli utili sull’argomento rivolte in particolare ai genitori e agli insegnanti: mantenere sempre vivo un canale di dialogo con i ragazzi magari lasciando che siano loro ad insegnarci come funzionano i servizi di internet che preferiscono; rendersi disponibili a rispondere alle domande più “scomode”: sono quelle a cui gli abusanti online sono sempre pronti a rispondere e che purtroppo fa abbassare la guardia ai ragazzi che così cedono alle richieste di andare oltre, accettando magari di raccontare e fotografare la propria intimità; se un genitore viene a conoscenza di contatti sessuali on line tra il proprio figlio e un adulto sconosciuto, non deve mai sostituirsi al ragazzo/a in internet perché questo potrebbe mettere a rischio un’eventuale indagine per identificare l’abusante. Meglio invece salvare immagini e conversazioni e recarsi immediatamente presso un Ufficio della specialità, anche soltanto per chiedere consiglio; se uno studente confessa ad un insegnante di aver inviato foto intime a sconosciuti o a coetanei, sarà consigliabile indurre il ragazzo ad informare i genitori, offrendogli tutto il supporto di cui ha bisogno facendogli comprendere la gravità del fatto.

Per assicurare un contatto diretto con il cittadino, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è raggiungibile anche attraverso il Commissariato di P.S. on line, punto di riferimento per tutti coloro che frequentano la rete, reperibile all’indirizzo www.commissariatodips.it. Il portale è anche integrato da un’apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete.

A3 bloccata per ore. Code e rabbia. Oliverio attacca l'Anas: "Assurdo"

Neve in Calabria, disagi sull'A3 bloccata per mezzo pesanteA seguito delle abbondanti nevicate di martedì in Calabria, la giornata è stata caratterizzata da gravi disagi e forti rallentamenti sull’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria.

Code un po’ ovunque nei tratti interessati dalle precipitazioni nevose. Tra il bivio di Altilia Grimaldi e Cosenza in direzione nord, l’autostrada è risultata bloccata per alcune ore a causa di un mezzo pesante che si era posto di traverso sulla carreggiata.

Un tir sul viadotto Stupino (tra Rogliano e Altilia) è stato poi rimosso dal personale dell’Anas dopo due ore di intervento. È iniziato lo sblocco del traffico veicolare che sarà completamente normalizzato non prima di un’ora, informa l’ente.

La Protezione Civile Calabria ha soccorso una donna in avanzato stato di gravidanza nei pressi del blocco autostradale. Un’altra donna nel medesimo stato è stata soccorsa dalla protezione civile regionale nei pressi di Mendicino.

INCUBO SULL’A3 quando l’arteria autostradale è stata chiusa interamente al traffico in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Falerna e Cosenza, per consentire ai mezzi di soccorso di rimuovere due mezzi intraversati perché sprovvisti di pneumatici adatti alla neve tra Cosenza ed Altilia, uno in direzione nord e l’altro in direzione sud. A seguito di questo “inconveniente”, il Centro operativo viabilità riunito in Prefettura, ha deciso di chiudere il tratto fino a Falerna. A causa del blocco si sono create due code di un paio di km. Disposto l’invio della protezione civile per soccorrere gli automobilisti bloccati. Rabbia degli automobilisti che sono rimasti bloccati per ore al freddo e impossibilitati a muoversi. 

E’ stata anche sgomberata la statale 107 al valico “La Crocetta”. Anas e Protezione civile consigliano a chi dovesse raggiungere Cosenza da sud, di percorrere l’autostrada A3 fino a Falerna, di deviare sulla statale 18 Tirrenica verso Paola e quindi verso Cosenza.

In questo caso considerato il notevole incremento di traffico sulla SS18 si prevedono possibilità di code nei pressi del semaforo della Frazione Campora San Giovanni del Comune di Amantea.

Gli enti consigliano di non mettersi in viaggio se non per motivi strettamente necessari. Presso la Prefettura di Cosenza è stato istituito il tavolo COV (Centro Operativo Viabilità), a cui è stata convocata anche la Protezione Civile Regione Calabria per affrontare l’emergenza.

IL GOVERNATORE OLIVERIO ATTACCA ANAS: “ASSURDO” – “E’ assurdo che una nevicata, peraltro ampiamente prevista e annunciata, possa mettere in ginocchio un’arteria di grande comunicazione e mobilità qual è l’autostrada Sa-Rc”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio che ha chiesto, in merito, chiarimenti sia al responsabile regionale dell’Anas, ing. Massi, che al Presidente Nazionale Armani, ai quali ha sollecitato interventi urgenti ed adeguati per togliere tantissime persone ed automobilisti da una condizione di gravissimo disagio a cui sono costretti da ore.

"Pil Italia crescerà dell'1,3%" Conferma il Fmi

"Pil Italia crescerà dell'1,3%" Conferma il FmiIl Fondo Monetario Internazionale conferma le stime di crescita per l’Italia al +1,3% nel 2016 e al +1,2% nel 2017. Lo afferma il Fondo nell’aggiornamento del World Economic Outlook, nel quale ha rivisto al ribasso rispetto a ottobre le stime di crescita globali. Il pil dell’Italia è cresciuto dello 0,8% nel 2015, meno dei molti altri paesi Ue.

Il Fmi taglia le stime di crescita globali. E avverte: i rischi restano al ribasso. Il Fondo prevede un pil mondiale in crescita del 3,4% nel 2016, 0,2 punti percentuali in meno rispetto a ottobre. La crescita accelera al 3,6% nel 2017, 0,2 punti percentuali in meno rispetto al World Economic Outlook di ottobre. A pesare il rallentamento della Cina, i prezzi piu’ bassi delle commodity e l’uscita dalle misure monetarie non convenzionali negli Usa.

Il Fmi rivede al rialzo la crescita dell’area euro nel 2016 al +1,7%, +0,1 punti percentuali rispetto alle stime di ottobre. Confermata al +1,7% la previsione per il 2017. Il Fondo taglia le previsioni per gli Stati Uniti, che cresceranno del 2,6% nel 2016, -0,2 punti percentuali e del 2,6% nel 2017, -0,2% punti percentuali.

La Cina crescerà del 6,3% nel 2016 e del 6,0% nel 2017. Ai minimi da 25 anni.  Il Fmi conferma la stime per il Dragone, che nel 2015 è cresciuto del 6,9%. Confermate anche le stime per l’India, al +7,5% nel 2016 e nel 2017. L’economia della Russia si contrarra’ quest’anno piu’ del previsto, con il pil in calo dell’1,0%, per tornare a crescere nel 2017. Le economie emergenti e in via di sviluppo rallentano per il quinto anno consecutivo, con la crescita al +4% nel 2015, il livello piu’ basso dal 2008-2009.

Omicidio-suicidio a Lanusei, strangola la moglie e si impicca

Dramma a Lanusei, strangola la moglie e si suicidaLANUSEI (SARDEGNA) – Omicidio-suicidio a Lanusei, nella provincia dell’Ogliastra, in Sardegna. Un uomo di 72 anni, Vincenzo Usai, ha ucciso la moglie, Luigia Carrogu, di 77, e poi si è tolto la vita, nel loro appartamento in via Monti 28.

Secondo quanto si è appreso, l’uomo avrebbe strangolato la moglie, che è morta per soffocamento, e poi si è suicidato impiccandosi in casa. I parenti che sono andati a trovarli stamattina, non riuscendo a farsi aprire dalla coppia, hanno dato l’allarme.

Poco prima delle 10 sul posto sono intervenuti i medici del 118 e gli agenti del Commissariato di Lanusei. Poi sono arrivati anche gli agenti della Polizia scientifica che cercano di far chiarezza sull’accaduto. I due coniugi pare fossero da tempo malati: in particolare la donna, che soffriva di depressione.

Milano, truffa finanziaria per milioni. 15 in manette

Milano, truffa finanziaria per milioni. 15 in manetteMILANO – La Guardia di Finanza di Milano, su disposizione del pm Eugenio Fusco, sta eseguendo numerose perquisizioni ed un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Giuseppe Vanore, nei confronti di 15 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’abusivo esercizio dell’attività finanziaria aggravato dalla transnazionalità ed alla truffa che, da quanto si è saputo, ammonterebbe a milioni di euro.

Secondo quanto trapela, gli arrestati avrebbero rilasciato titoli di garanzia illeciti attraverso alcune società che non avevano i requisiti, anche di carattere patrimoniale, per farlo. L’operazione è stata denominata “El Cartero”

 

 

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