14 Ottobre 2024

Home Blog Pagina 114

584 migranti sbarcano dalla nave Dattilo al porto di Reggio Calabria

La nave Dattilo della Guardia costiera (archivio)

È attraccata stamane al porto di Reggio Calabria la nave “Dattilo” della Guardia costiera con a bordo 584 migranti. A differenza di quanto previsto ieri, tra i migranti non ci sono persone provenienti dall’hotspot di Lampedusa. Con lo sbarco notturno di migranti a Crotone, in poche ore sono giunti in Calabria 1071 persone. Sono parte delle migliaia che sono state soccorse ieri nello Ionio e in parte sbarcati in Sicilia.

Tutti i migranti a bordo della nave della GC, sono stati stati soccorsi in mare nel corso di tre interventi diversi. Ancora non si conoscono i dettagli del salvataggio ma, dalle notizie apprese sul molo di ponente del porto di Reggio, sono circa 70 le donne e i bambini a bordo della nave Dattilo.

Gran parte dei migranti a bordo di nave Diciotti, appartenente alla classe “Dattilo”, sono uomini di cui ancora non è chiara la nazionalità.

Le operazioni di sbarco sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. Sul posto, oltre ai volontari della Protezione civile, c’è la polizia di Stato che, una volta eseguito lo sbarco, si occuperà delle procedure di identificazione.

I migranti saranno trasferiti in parte nella scuola Boccioni di Gallico, alla periferia nord di Reggio Calabria, dove è stato allestito da tempo un centro di primissima accoglienza. L’altra parte, invece, verrà accompagnata al Cedir negli ex locali della Protezione civile.

Una volta eseguiti i necessari controlli sanitari, i migranti saranno trasferiti in base al riparto previsto dal Ministero dell’Interno.

Naufragio: trovato il corpo di un’altra bambina, 74 vittime

ansa

E’ di una bambina di 5 o 6 anni il corpo recuperato stamane a Steccato di Cutro. Si tratta della 74° vittima del naufragio del barcone carico di migranti schiantatosi contro una secca lo scorso 26 febbraio.

Il corpo della piccola che era stato avvistato tra le onde è stato recuperato dalla Guardia costiera. L’ultima giovanissima vittima accertata del naufragio è la 30° minore e la ventunesima compresa nella fascia d’età tra 0 e 12 anni.

Migranti, 487 persone, tra cui quaranta minori, scortate in porto a Crotone

Ansa

Circa 500 migranti sono sbarcati poco dopo la mezzanotte al porto di Crotone. Erano su un vecchio e fatiscente peschereccio, scortato in porto da tre motovedette della Guardia costiera. Gli immigrati, in tutto 487 e tutti uomini, sono 370 pakistani, 85 egiziani, 35 afgani, tra cui una quarantina di minori.

Dalle nazionalità dei migranti che si trovavano a bordo della imbarcazione gli inquirenti ipotizzano che il viaggio sia iniziato dal porto di Tobruk in Libano, punto di incontro tra Pakistan ed Egitto, e non dalla Turchia come avviene di solito.

La traversata è durata 5 giorni ed è costata a ciascuno di loro circa 8mila dollari. Sono in corso le indagini per individuare gli scafisti ed accertare il porto di provenienza della imbarcazione.

Il peschereccio è stato intercettato nel pomeriggio di ieri in acque internazionali a circa 70 miglia dalla costa calabrese a seguito di una segnalazione di Frontex.

Le unità navali della Guardia costiera lo hanno agganciato al largo dalla costa crotonese ed anche con l’aiuto di un rimorchiatore sono riusciti a condurlo al sicuro nel porto nonostante le pessime condizioni ed il sovraffollamento dell’imbarcazione.

Ucraina, Papa Francesco: “Disponibile a incontrare Putin, dietro guerra non solo Russia”

La forza motrice dietro la guerra in Ucraina sono gli “interessi imperiali” di diversi “imperi” e non solo di quello russo, ha detto Papa Francesco in un’intervista rilasciata a una emittente svizzera italiana, la RSI.

L’intervista, rilasciata in Vaticano, andrà in onda domenica ma alcuni estratti sono stati diffusi oggi dall’agenzia di stampa vaticana. Nel colloquio con il giornalista il pontefice ha espresso disponibilità a incontrare il presidente russo Vladimir Putin per la pace.

“Putin sa che sono disponibile. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo ma anche di altri imperi. È tipico dell’impero mettere le nazioni al secondo posto”, ha detto Francesco.

Il pontefice ha sostenuto che l’industria degli armamenti è uno dei maggiori beneficiari delle guerre. Citando un esperto, ha detto: “Se per un anno non si producessero armi, il problema della fame nel mondo sarebbe risolto. È un mercato. Si fanno guerre, si vendono armi vecchie, se ne testano di nuove”. Papa Francesco, 86 anni, celebra il decimo anniversario della sua elezione sul soglio di Pietro il prossimo 13 marzo.

“Siamo in una guerra mondiale”, ha detto ancora Bergoglio. “È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Perché le grandi potenze sono tutte invischiate. E il campo di battaglia è l’Ucraina. Lì lottano tutti”. Il Papa racconta che Putin sa che lui vorrebbe incontrarlo, “ma lì ci sono tutti interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti”.

Papa Francesco prima del conflitto in Ucraina ha incontrato più volte Putin. Se lo incontrasse oggi cosa gli direbbe?

“Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. È un uomo colto. Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Mi scrisse Lavrov dicendo ‘grazie ma non è il momento’. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell’impero è mettere al secondo posto le nazioni”.

Georgia, Lavrov: “Tentato colpo di Stato” come in Ucraina. Due pesi e due misure con Moldavia

“L’Occidente sta adottando un approccio diverso alle proteste in Georgia e Moldavia perché l’opposizione in Moldavia non soddisfa gli interessi occidentali, ha detto venerdì il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov citato da Tass. Due pesi e due misure.

Il ministro russo nota somiglianze tra il colpo di Stato in Ucraina del 2014 (noto anche come la “rivoluzione” arcobaleno finanziata da Soros e dall’occidente) e le proteste odierne filo-Ue a Tblisi – capitale della Georgia, paese che confina a sud con la Russia in predicato (remoto) di entrare nell’Ue -, e in Moldavia, la cui opposizione in protesta non è filo-occidentale, mentre lo è il governo a Chisinau. Il diplomatico in Georgia vede sforzi  “orchestrati dall’estero” (Usa e Ue), con cui si ambisce ad un accerchiamento totale della Federazione russa.

Secondo Lavrov, i paesi vicini alla Russia dovrebbero decidere da soli quanto sia pericoloso essere risucchiati nella “sfera di influenza” degli Stati Uniti. Ha anche osservato che, commentando l’operazione speciale della Russia in Ucraina, l’Occidente ammette apertamente che era in gioco la sua egemonia negli affari globali. “Quando gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO commentano ciò che sta accadendo in Ucraina e la nostra operazione militare speciale, chiedono che venga inflitta alla Russia una sconfitta strategica sul campo di battaglia, ammettendo apertamente che si tratta di un conflitto esistenziale, il cui esito sarà determinare gli interessi di sicurezza globale dell’Occidente e, per dirla semplicemente, questo è ciò da cui dipende il futuro dell’egemonia e del dominio dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti negli affari globali”, ha concluso l’alto diplomatico russo.

Migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade della capitale georgiana di Tbilisi il 7-8 marzo dopo che i legislatori avevano approvato la prima lettura di un disegno di legge sugli agenti stranieri. Oltre 130 persone sono state arrestate nei due giorni di proteste. Il partito al governo ha deciso di ritirare il disegno di legge il 9 marzo. A febbraio, il parlamento del paese ha registrato una versione georgiana del disegno di legge sugli agenti stranieri e una traduzione della legge statunitense sugli agenti stranieri. Secondo la versione georgiana, i media possono essere designati come agenti stranieri, ma l’iniziativa non riguarda le persone fisiche. La versione statunitense si applica sia alle entità che agli individui e introduce anche la responsabilità penale. Le iniziative hanno suscitato forti critiche sia dall’opposizione che dai politici occidentali.

“Non c’è dubbio – spiega Lavrov – che la legge sulla registrazione delle organizzazioni non governative era solo un pretesto per iniziare un tentativo di cambiare il governo con la forza”, ha detto Lavrov in un’intervista a Russian Pervy TV.

Secondo Lavrov, Stati Uniti, Francia, India e Israele hanno una legislazione simile e negli Stati Uniti la punizione è “molto più severa”, sugli agenti spia.

“Tuttavia, nonostante il fatto che in un certo numero di paesi europei esistano norme simili, il signor Borrel, ha affermato che la legge che i georgiani stanno promuovendo contraddice i valori europei e blocca il percorso dell’adesione della Georgia all’Unione Europea. In generale, appare ovvia l'”ipocrisia”, ha detto il ministro, in riferimento al capo della politica estera dell’UE Josep Borrel.

Lavrov ha confrontato le proteste in Georgia e in Moldavia e ha affermato che in Georgia l’Occidente sostiene l’opposizione perché promuove gli interessi occidentali, mentre in Moldavia l’Occidente ha “condannato” le proteste della minoranza perché lì il governo e il presidente rappresentano gli interessi occidentali.

“Due situazioni simili con proteste si stanno svolgendo davanti ai nostri occhi e, tra l’altro, le proteste a Tbilisi sono state tutt’altro che pacifiche, come abbiamo potuto vedere, le auto sono state ribaltate e i manifestanti hanno usato gas lacrimogeni e fumogeni.

“Non ricordo questo a Chisinau, ma anche se fosse un’azione simile, l’atteggiamento nei suoi confronti è fondamentalmente diverso”, ha detto. Secondo Lavrov, gli eventi in corso in Georgia “vengono orchestrati dall’esterno” con l’obiettivo di creare “irritazioni ai confini della Russia”. “E irritante in un paese in cui l’attuale governo non è affatto ‘filo-russo'”, ha detto Lavrov. L’Occidente, fra l’altro, vuole mettere Cina e India l’una contro l’altra.

La Russia non vede possibilità di colloqui con l’Ucraina data la posizione di Kiev

La Russia attualmente non vede alcuna opportunità di impegnarsi con l’Ucraina a causa della posizione di Kiev, ha detto venerdì ancora il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in riferimento ai negoziati di pace.

“Abbiamo detto che non stiamo eludendo i negoziati non perché li abbiamo implorati di negoziare. Al momento, non vediamo alcuna possibilità di tenere colloqui, ma lo stiamo semplicemente sottolineando in mezzo a un’ondata continua di dichiarazioni al effetto di `quanto sia grave che la Russia sia riluttante a impegnarsi'”, ha detto il massimo diplomatico russo in un’intervista al programma di affari pubblici “Bolshaya Igra” (“Il grande gioco”) sulla televisione Channel One.

“Qualcuno ha letto quello che [il presidente ucraino Volodimir] Zelensky ha detto? Qualcuno ricorda il decreto che ha firmato a settembre che vieta qualsiasi colloquio?”, si è chiesto il massimo diplomatico russo riferendosi al rifiuto di Zelensky di negoziare con il leader russo Vladimir Putin.

“Devi aver sentito le ultime dichiarazioni. Ebbene, Zelensky sta mostrando segni di arretramento?”, ha chiesto Lavrov. Secondo il ministro degli Esteri russo, Zelensky ha dichiarato che non si sarebbe mai seduto al tavolo dei negoziati con Putin, e che l’Ucraina avrebbe avuto la sua vittoria qualunque cosa accada, e che aveva alleati altrove e altre sedi in cui avrebbe deciso il suo paese futuro”.

Cina, Xi Jinping rieletto presidente per la terza volta consecutiva

I delegati della prima sessione del 14° Congresso nazionale del popolo (Anp, parlamento) hanno votato all’unanimità venerdì per la rielezione di Xi Jinping a presidente della Repubblica popolare cinese. Si tratta del terzo mandato consecutivo quinquennale. Un’ascesa considerata senza precedenti, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Xinhua. Alla votazione hanno partecipato circa 2.952 persone.

La rielezione di Xi Jinping, che compirà 70 anni a giugno, è diventata possibile dopo che la costituzione del Paese è stata modificata nel 2018, con una persona in grado di ricoprire la carica di capo dello Stato senza limiti.

Xi Jinping è stato anche rieletto all’unanimità presidente della Commissione militare centrale della Repubblica popolare cinese, come annunciato durante la terza riunione plenaria della prima sessione dell’Anp, ha affermato l’agenzia.

Il congresso del popolo elegge Li Qiang come premier

Li Qiang è il nuovo premier cinese: il Congresso nazionale del popolo, ramo legislativo del Parlamento, lo ha eletto con 2.936 voti favorevoli, 3 contrari e otto astenuti.

Il presidente Xi Jinping, suo sponsor, ha firmato il decreto di nomina al quale, tra gli applausi dell’aula, ha fatto seguito il passaggio delle consegne tra il primo ministro uscente Li Keqiang e quello entrante Li Qiang.

Putin si congratula con Xi per la rielezione a presidente cinese: “Rafforzare cooperazione tra Russia e Cina”

Venerdì il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con Xi Jinping per la sua rielezione a presidente della Repubblica popolare cinese.

Il messaggio di Putin pubblicato sul sito web del Cremlino recita: “La decisione dell’Assemblea nazionale del popolo è un riconoscimento dei vostri servizi come capo di stato e dell’ampio sostegno per il corso che avete perseguito per garantire l’ulteriore sviluppo socio-economico della Cina e proteggere il gli interessi della nazione nell’arena internazionale”.

Mosca e Pechino continueranno a coordinare gli sforzi congiunti per affrontare questioni importanti, ha assicurato il presidente russo. “Continueremo a coordinare il nostro lavoro congiunto per affrontare i maggiori problemi dell’agenda regionale e globale”, ha affermato Putin nel suo messaggio.

Il leader russo ha anche espresso la fiducia che lui e Xi sarebbero in grado di rafforzare la cooperazione bilaterale in vari settori. “La Russia apprezza molto il tuo contributo personale al rafforzamento delle relazioni di partenariato globale e interazione strategica tra i nostri paesi. Sono fiducioso che lavorando insieme, garantiremo l’ulteriore crescita della fruttuosa cooperazione russo-cinese in vari campi”, ha sottolineato.

Putin ha augurato alla sua controparte cinese un continuo successo nei suoi doveri statali a beneficio dell’amichevole nazione cinese, nonché buona salute e prosperità.

In arrivo migliaia di migranti soccorsi in mare, in campo anche la Marina militare

Migliaia di migranti sono stati soccorsi negli ultimi giorni nello Ionio e nel canale di Sicilia. Per far fronte all’impegno Sar è intervenuta anche la Marina Militare per supportare la Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso a imbarcazioni di migranti al largo della Sicilia, regione che insieme alla Calabria, sarà punto di approdo.

“La Guardia Costiera in difficoltà nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio, durante interventi di propria competenza ha chiesto supporto alla Marina Militare”, fa sapere il ministero della Difesa citato dall’Adnkronos.

“È stato disposto – spiega il ministero – l’immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative, ad integrazione dei mezzi della Guardia Costiera attualmente impegnati sulla scena luogo dell’azione. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta”.

Oltre mille persone sono segnalate in pericolo al largo delle coste della Calabria. Le motovedette della Guardia costiera stanno intervenendo per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Nave Dattilo e le motovedette Sar, invece, sono intervenute per altre due carrette del mare con circa 800 migranti che si trovano a circa 100 miglia a sud est di Roccella Ionica.

I soccorsi sono coordinati dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma in area Sar italiana. Le operazioni risultano “particolarmente complesse per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva”, spiegano dalla Guardia costiera. Previsto anche l’impiego di un aereo Atr 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli della Guardia costiera.

Intanto, è previsto per domani attorno alle 11 l’arrivo nel porto di Reggio Calabria di nave “Diciotti”, della Guardia costiera, con a bordo circa seicento migranti soccorsi negli ultimi giorni in vari punti del Mediterraneo, riporta l’Ansa.

L’attività di primo soccorso e di assistenza ai migranti, al loro arrivo, sarà coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria, che provvederà anche alla loro distribuzione su tutto il territorio nazionale, secondo il piano di riparto concordato col Ministero dell’Interno.

La situazione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo, con la decisione di portarne 600 a Reggio Calabria, è stata esaminata anche alla luce del sovraffollamento che si registra nell’hotspot di Lampedusa e la conseguente impossibilità di ospitarvi altre persone.

Naufragio, trovato il corpo di un altro bambino. 73 vittime

È stato trovato il corpo di un altro minore vittima del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio a Steccato di Cutro.

Si tratta di un bambino di circa sei anni che giaceva sulla battigia. A trovare il corpo sono stati alcuni cittadini, che hanno avvertito la Guardia costiera.

È la 73° vittima accertata del naufragio, la ventinovesima minorenne e la ventesima nella fascia d’età compresa tra 0 e dodici anni.

Fallisce la Silicon Valley Bank, crollano le Borse. Si teme contagio come Lehman Brothers

Silicon Valley Bank getta la spugna e fallisce dopo i tentativi di raccolta fondi caduti nel vuoto e una fuga dei clienti più veloce delle trattative per una sua vendita.

Le autorità americane chiudono l’istituto e ne assumono il controllo decretandone di fatto il fallimento, il secondo maggiore della storia americana dopo il collasso di Washington Mutual nel 2008.

Il crollo agita i mercati preoccupati per un possibile effetto contagio e spaventati dall’ipotesi che il fallimento possa essere una nuova “Lehman Brothers”.

Le borse europee chiudono tutte in calo appesantite dal settore finanziario. Piazza Affari cede l’1,55%, mentre Francoforte e Londra arretrano rispettivamente dell’1,31% e dell’1,67% senza riuscire a trarre beneficio dai dati economici. L’inflazione tedesca è stata confermata a febbraio all’8,7% mentre il pil britannico è tornato a crescere, segnando a gennaio un aumento dello 0,3%.

Negativa anche Wall Street dove, oltre a Silicon Valley Bank, gli investitori cercano di digerire i dati a luce e ombre sul mercato del lavoro americano. L’economia ha creato in febbraio 311.000 posti, più delle attese degli analisti. Il tasso di disoccupazione però è salito al 3,4%. Indicazioni che quindi mantengono la pressione alta sulla Fed in attesa del dato sulla disoccupazione la prossima settimana e della decisione sui tassi din interesse alla fine di marzo.

A celebrare la tenuta del lavoro americano nonostante l’aggressiva campagna di rialzi del costo del denaro della Fed è Joe Biden. I dati “sono buoni” e mostrano come il “mio piano economico funziona”, ha detto il presidente americano osservando come, anche se resta da fare per far scendere l’inflazione, l’economia è nella giusta direzione. Andando avanti, ha aggiunto, la minaccia maggiore è il tetto del debito, per il quale si profila una battaglia in Congresso.

La Casa Bianca, insieme al Tesoro, segue gli sviluppi e monitora quanto sta accadendo a Silicon Valley Bank, la banca specializzata nei finanziamenti di start-up tecnologiche la cui caduta è stata accelerata da alcune società di venture capital – inclusa Founders Fund di Peter Thiel – che hanno consigliato alle aziende in portafoglio di ritirare i soldi dall’istituto. Un consiglio che si è tramutato in una fuga e in una fallimento a stretto giro, nel giro di meno di 48 ore.

Alle prime difficoltà Silicon Valley Bank ha cercato prima di rassicurare e poi di rafforzarsi raccogliendo nuovi fondi. Un’operazione disperata che, però, non è riuscita avviando una spirale finita poi fuori controllo con il fallimento.
“Il sistema bancario resta resiliente”, afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, dicendo di avere “piena fiducia” nelle autorità bancarie.

Per la California si tratta della seconda banca persa in pochissimo tempo: oltre a SVB infatti Silvergate Capital Corp ha deciso di chiudere le sue attività e procedere con la liquidazione. Il caso Silicon Valley Bank, affermano alcuni osservatori, non è una nuova Lehman Brothers ma mostra gli effetti degli aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed sulla liquidità. I problemi di SVB affondano le radici al picco del boom dell’industria tecnologica, quando la società ha deciso di parcheggiare 91 miliardi di dollari di depositi in titoli legati ai mutui e Treasury, che erano bollati come sicuri ma che ora valgono 15 miliardi in meno di quando sono stati acquistati da SVB a causa degli aumenti dei tassi. Con il fallimento i 175 miliardi di dollari di depositi, inclusi quelli di alcuni dei nomi maggiori del mondo tecnologico, finiscono sotto il controllo della Federal Deposit Insurance Corp. L’agenzia federale ha già creato una nuova banca, la National Bank of Santa Clara, per i depositi e i gli asset di SVB: il nuovo istituto sarà operativo da lunedì per facilitare i prelievi da parte degli clienti dell’istituto fallito.

Venerdì nero per le Borse europee. A deprimere i listini, pur in recupero nel finale con il miglioramento di Wall Street, sono stati i timori di un contagio dalla crisi della Silicon Valley Bank mentre i dati contrastanti sull’occupazione americana non hanno aiutato molto a prevedere le prossime mosse della Fed sui tassi. Francoforte ha lasciato sul terreno a fine giornata l’1,31% e Parigi l’1,3% . Maglia nera a Londra (-1,67%) malgrado il Pil del Regno Unito a gennaio sia tornato marginalmente positivo.

Giornata difficile per Milano (-1,55%), spaventata come le altre Borse europee dal fallimento della SVB. Nel finale ha tuttavia provato a contenere le perdite col miglioramento di Wall Street grazie alla lettura dei dati sull’occupazione Usa e in particolare il rallentamento registrato dai salari che fa sperare in un atteggiamento non da falco della Fed se martedì prossimo i dati sull’inflazione americana saranno confortanti. A soffrire sono state soprattutto le banche a partire da Fineco (-4,58%) e Bper (-4,47%). Pesante Prysmian (-4,28%) all’indomani dei conti che hanno invece premiato Leonardo (+2,85%) e Italgas (+1,65%). In vetta al podio Buzzi Unicem (+2,99%).

Fox News censura parte intervista a Trump: “In accordo di pace lasciare Donbass alla Russia”

L’emittente statunitense Fox News ha censurato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump tagliando una parte importante dell’intervista in cui il tycoon affermava di “lasciare che la Russia conquisti territori dell’Ucraina (Donbass) come parte di un accordo di pace tra le nazioni”.

In un’intervista al programma radiofonico del conduttore di Fox News Sean Hannity, Trump ha rivelato – riporta Insider -, che avrebbe potuto cercare di mediare un accordo di pace tra Russia e Ucraina.

Trump ha affermato di poter porre rapidamente fine alla guerra. “Avrei potuto negoziare. Nel peggiore dei casi, avrei potuto fare un accordo per giungere a qualcosa di positivo. Ci sono alcune aree che sono territori ucraini di lingua russa. Francamente, si sarebbe potuto concludere un accordo” di pace. Un passaggio che è stato tagliato.

Pechino avverte: “Gli Usa devono ritirare le truppe dalla Siria e smetterla di saccheggiarla”

La Cina invita gli Stati Uniti a ritirare le sue truppe dalla Siria e a smettere di saccheggiare quel paese, ha detto venerdì il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning in una conferenza stampa citato dalla Tass.

“Gli Stati Uniti sono intervenuti illegalmente in attività militari legate alla crisi siriana, che ha portato alla morte di un gran numero di civili innocenti e a un grave disastro umanitario”, ha detto Mao. “Chiediamo agli Stati Uniti di rispettare sinceramente la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di altri paesi, e di fermare immediatamente la loro presenza militare illegale e i saccheggi in Siria”, ha affermato. Mao ha invitato le autorità statunitensi a revocare le “sanzioni unilaterali illegali” contro la Siria e a fermare le azioni che aggravano la situazione umanitaria nel Paese.

Secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese, durante gli anni della crisi siriana nel Paese almeno 350.000 persone hanno perso la vita a causa del conflitto militare e 14 milioni hanno un disperato bisogno di assistenza umanitaria.

Mercoledì la Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti non ha approvato una risoluzione secondo la quale l’amministrazione di Washington dovrebbe ritirare tutte le truppe statunitensi dalla Siria. L’iniziativa è stata introdotta a febbraio dal repubblicano Matt Gaetz, della Florida. Ha sottolineato che il Congresso non ha dato il permesso di utilizzare le forze statunitensi in operazioni di combattimento sul territorio siriano.

Il 4 marzo, il presidente dei capi di stato maggiore congiunti degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, ha visitato la Siria, dove ha affermato che la presenza militare statunitense nel paese era di fondamentale importanza per la sicurezza sia degli Stati Uniti che dei suoi alleati.

Naufragio, il 17 marzo incidente probatorio per ‘scafista’ minorenne

Ansa

È stata fissata per il 17 marzo la prima udienza dell’incidente probatorio del procedimento a carico del minorenne che – secondo gli inquirenti – sarebbe stato uno dei quattro scafisti del barcone carico di migranti naufragato nella notte del 26 febbraio a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese. Nel naufragio ci sono stati 72 morti accertati ed un numero imprecisato di dispersi.

L’incidente probatorio si svolgerà davanti al gip del Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Al giovane vengono contestati i reati di omicidio e lesioni colpose e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Davanti al gip saranno messe a confronto le dichiarazioni di alcuni migranti sopravvissuti con quelle del minore.

Le altre udienze dell’incidente probatorio sono state già fissate per il 20 e 21 marzo. Non è stata ancora stabilita, invece, la data dell’incidente probatorio chiesto dalla Procura della Repubblica di Crotone per i tre presunti scafisti maggiorenni.

‘Ndrangheta, sgomberato un poliambulatorio confiscato ai clan in Brianza

Un poliambulatorio confiscato alla criminalità organizzata è stato sequestrato e sgomberato in Brianza. Nella giornata di giovedì i carabinieri della compagnia di Seregno e gli agenti della polizia locale, insieme al personale dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, hanno eseguito un’ordinanza di sgombero coatto di un negozio adibito a poliambulatorio che era stato confiscato durante uno dei filoni di indagine scaturiti dall’operazione dei carabinieri del nucleo investigativo di Monza contro la ‘ndrangheta lombarda denominata “Infinito”.

Il personale, coordinato dalla prefettura di Monza e della Brianza, ha provveduto ad aprire l’ingresso dei locali, cambiare la serratura e acquisire il materiale del bene all’interno del quale permangono ancora gli arredi del poliambulatorio “che are stato avviato dai parenti di un noto esponente della criminalità organizzata di Desio” spiegano dal comando provinciale dell’Arma di Monza e Brianza.

Ora il poliambulatorio confiscato alla criminalità organizzata avrà un’altra vita: il bene è già destinato al comune di Seregno nell’ambito del progetto Agenzia per l’abitare: un nuovo dispositivo di governance per le politiche della casa che è destinato tanto ai destinatari degli alloggi quanto ai soggetti privati che erogano servizi abitativi o ai singoli proprietari di immobili.

Terremoto di magnitudo 3.5 nel Reggino

Un terremoto di magnitudo 3.5 si è verificato stamane alle 10.30 nel reggino. L’epicentro della scossa si trova a 5 km da Santo Stefano in Aspromonte, ad una quindicina di chilometri da Reggio Calabria.

Il sisma ha avuto una profondità di 9 chilometri, fa sapere la sala sismica di Roma dell’Ingv. Non risultano danni a cose o persone.

Amburgo, strage di Testimoni di Geova: uomo spara e uccide 8 persone

E’ di otto morti e diversi feriti il bilancio di un assalto armato nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova ad Amburgo, nel nord della Germania.

Un uomo ha sparato durante una riunione e, secondo la Bild, nel bilancio di questa tragica notte nel quartiere di Altersdorf, altri otto dei presenti nell’edificio in quel momento sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati in ospedale.

Dietro la strage commessa ieri nella chiesa dei testimoni di Geova, ci sarebbe un ex membro della stessa comunità, scrive lo Spiegel sull’attentato. Si chiamerebbe Philipp F., di 35 anni, dipendente di un centro commerciale. Il sospettato, stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti potrebbe essere morto sul posto. L’esecutore della strage non sarebbe noto come estremista alle forze dell’ordine. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Non è ancora chiaro se fosse detenuta legalmente.

La polizia, intervenuta sul posto, ha lanciato l’allerta, e ha chiesto ai residenti della zona e dei quartieri limitrofi di restare chiusi in casa, affermando in un primo momento che “l’allarme” era “in corso” e c’era “pericolo estremo” per le strade della città tedesca. Inizialmente si era infatti temuto che a colpire fossero state una o più persone, datesi poi alla fuga. Nelle ore successive, un portavoce delle forze dell’ordine ha chiarito che non c’erano indizi che potessero confermare questo timore e l’allarme è rientrato.

Gli inquirenti hanno catalogato l’accaduto come “Amoktat”, termine che si usa in tedesco per definire il gesto folle di chi spara nella massa. E adesso ritengono che il responsabile della strage potrebbe essere fra le vittime: “Ma non abbiamo la certezza al cento per cento, e ci sono verifiche su questo”, ha spiegato ancora il portavoce.

“Siamo stati allertati alle 21.15, e poiché eravamo molto vicini all’edificio, siamo arrivati velocemente sul posto”, ha detto la polizia in un comunicato ufficiale. “Gli agenti entrati nella palazzina a tre piani hanno sentito sparare ancora un colpo. E al piano di sopra è stato rinvenuto un uomo, poi deceduto”. Non è chiaro che tipo di riunione fosse in corso nella chiesa, dove si tiene una messa due volte alla settimana, proprio nelle ore serali.

Meloni: “Come mai Frontex non ha mai segnalato il barcone quando attraversava la Grecia?”

C’è una nota da evidenziare nella conferenza stampa del governo a Cutro. Un punto curioso molto interessante rilevato dalla premier Giorgia Meloni.

Rispondendo alle domande dei giornalisti il presidente del Consiglio ha avuto modo di sottolineare il ruolo di Frontex nelle ultime ore prima del naufragio a Steccato di Cutro, quando sabato sera 25 febbraio è pervenuta la prima (e sola) segnalazione di una imbarcazione a 40 miglia nautiche al largo delle coste calabresi; natante, ormai sappiamo a memoria, che aveva “buona galleggiabilità, velocità a sei nodi, solo una persona in coperta e con probabili altre persone in stiva”, rilevate con il termoscanner in dotazione dei mezzi aerei dell’agenzia.

In sostanza, ha osservato, a ragione, la Meloni, visto che il viaggio è durato tre o 4 giorni, come mai Frontex che opera su tutto il Mediterraneo, non ha mai segnalato l’imbarcazione quando attraversava le acque territoriali di altre nazioni, e lo ha fatto solo in acque italiane?

Bel dilemma! Il riferimento della premier è alla Grecia, paese che fa parte dell’Unione europea (e noto per le sue politiche di respingimento), il cui arcipelago è stato attraversato in tutta tranquillità dal barcone carica di migranti almeno ben due, tre giorni prima dell’unica segnalazione dell’agenzia Ue con sede a Varsavia avvenuta dopo le 22 di sabato 25 febbraio.

Un quesito che facciamo nostro e forse dovrebbero farlo proprio anche i pm di Crotone che indagano per accertare eventuali responsabilità sui presunti mancati soccorsi da parte di finanza e guardia costiera. Dunque, perché Frontex non ha mai segnalato la presenza di questa imbarcazione mentre attraversava i primi confini europei, quindi la Grecia?

Una domanda destinata quasi certamente a rimanere senza risposte, ma l’osservazione del capo del governo non fa una piega.

Cdm Cutro, pene fino a 30 anni per scafisti e associazioni coinvolti in traffico migranti

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio a Cutro

“Vi è un intervento nell’ambito del diritto penale estremamente severo nei confronti degli scafisti, ma non solo: anche nei confronti di chi organizza, promuove, finanzia in qualsiasi modo questa tratta di persone”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in conferenza stampa a Cutro per illustrare il decreto sui flussi migratori che inasprisce le pene per scafisti e associazioni che si rendono responsabili del traffico di migranti.

Il provvedimento si articola in tre punti, spiega il Guardasigilli: “primo è un inasprimento delle pene dell’articolo 12 del testo unico sull’immigrazione; pene che vengono aumentate in misura relativamente consistente, ma soprattutto vi è l’introduzione di una nuova fattispecie di reato che è quella che punisce, con questa pena molto severa, da venti a 30 anni di reclusione, quando deriva come conseguenza non voluta da parte degli scafisti, la morte o la lesione grave o gravissima di più persone. Conseguenza non voluta, ma spiega ancora il ministro Nordio, se fosse voluta, ci troveremmo di fronte a un reato ancora più grave di omicidio aggravato. Però la pena è portata direi al massimo possibile, a trent’anni”.

La terza novità “è costituita dall’allargamento di giurisdizione penale dello Stato italiano. Se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale nel teritorio dello Stato il reato è punito secondo la legge italiana anche quando la morte o le lesioni si verificano al di fuori di tale territorio”.

In buona sostanza, spiega Nordio, “Quando l’imbarcazione è diretta verso il territorio italiano, anche se il disastro si verifica in acque extra nazionali la giurisdizione penale italiana viene affermata”. Quindi significa “un allargamento di quella che è la nostra pretesa punitiva nei confronti di questi criminali, che tra l’altro agiscono in associazioni e traggono poi da questa attività alimenti finanziari per aumentare ancora di più la propria attività illegale”.

Un traffico che registra “una crescita esponenziale che se noi non la fermiamo, anche con l’arma della sanzione penale, rischia di aumentare anche le vittime in mare”, ha concluso il ministro Nordio.

Consiglio dei ministri a Cutro, il comunicato del governo

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 9 marzo 2023, alle ore 16.29 presso l’aula consiliare del comune di Cutro (Crotone), sotto la presidenza di Giorgia Meloni. Segretario, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

DECRETO IMMIGRAZIONE

Il Decreto legge reca Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri dell’interno, Matteo Piantedosi, della giustizia, Carlo Nordio, del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida e per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.

Le nuove norme rafforzano gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di esseri umani, semplificano le procedure per l’accesso, attraverso canali legali, dei migranti qualificati.

Di seguito le principali innovazioni del decreto.

Inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina

Si introduce il nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che prevede gravi pene:

  • da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone;
  • da 15 a 24 anni per morte di una persona;
  • da 20 a 30 anni per la morte di più persone.

Espulsioni e ricorsi

Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna.

Nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri

Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti.
In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.

Modifiche alle norme sui titoli di ingresso e di soggiorno per lavoro subordinato di cittadini stranieri

Si semplifica l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si accelera la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale.

Programmi di formazione

Ingressi fuori quota per stranieri che hanno superato, nel Paese di origine, i corsi di formazione riconosciuti dall’Italia, che saranno promossi dal Ministero del lavoro.

Durata del permesso di soggiorno rinnovato

I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi.

Priorità alle aziende/lavoratori agricoli

Si stabilisce che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti.

Contrasto alle agromafie

Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.

Centri per migranti

Si introducono norme per il commissariamento della gestione dei centri governativi per l’accoglienza o il trattenimento degli stranieri, e comunque per farne proseguire il funzionamento.
Si prevede la facoltà, in sede di individuazione, acquisizione o ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare al codice dei contratti pubblici, consentendo una maggiore speditezza nello svolgimento delle procedure. L’efficacia della deroga è limitata fino al 31 dicembre 2025. È fatto, comunque, salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

Protezione speciale

Si definisce meglio la protezione speciale per evitare interpretazioni che portano a un suo allargamento improprio. Con norma transitoria si prevede che la nuova disciplina operi dall’entrata in vigore del decreto-legge.

Naufragio, Meloni a Cutro: “L’obiettivo è sconfiggere i trafficanti criminali”

L’obiettivo del governo italiano è “sconfiggere i trafficanti di esseri umani”. Parola del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi a Cutro ha riunito il Cdm per dare “un segnale concreto” dopo il tragico naufragio dello scorso 26 febbraio a Steccato di Cutro, in cui sono morti almeno 72 immigrati.

Nel corso della riunione del governo, è stato approvato all’unanimità il decreto legge sui flussi regolari di migranti e il contrasto all’immigrazione irregolare. La norma riguarda i reati legati alla tratta delle persone e prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti.

Nel decreto viene introdotta “una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione”, afferma la premier in conferenza stampa nel chiostro del comune di Cutro. Non solo pene severissime per gli scafisti, ma anche per quelle associazioni che sono coinvolte nel traffico di esseri umani.

Il testo licenziato dal governo prevede inoltre – questa una delle novità -, che il reato viene perseguito severamente anche se consumato in acque internazionali, al di fuori dei confini italiani. Un modo per scoraggiare gli scafisti, ma non solo, che intraprendono viaggi clandestini che mettono a repentaglio, al prezzo di migliaia euro a persona, la vita di chi scappa da situazioni difficili nei loro paesi di origine.

Il il ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega che “c’è un allargamento di giurisdizione penale dello Stato italiano: se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato, il reato è punito secondo la legge italiana, anche quando la morte e le lesioni si verificano fuori dal territorio italiano”.

“Volevamo dare un segnale concreto. E’ la prima volta che viene celebrato un Cdm nel luogo in cui si è svolta una tragedia come questa”, ha detto la premier. “Faremo tutto quello che va fatto per sconfiggere questi criminali”, ha detto Giorgia Meloni riferendosi ai trafficanti di esseri umani che si fanno pagare fino a 9 mila euro. La premier ha anche ringraziato il ministero Piantedosi per il lavoro svolto.

Meloni chiede risposte all’Europa. “Non c’è stato incontro bilaterale dove io non abbia trattato questa materia. Il tema europeo diventa ancora più centrale. All’indomani della tragedia ho scritto una lettera ai vertici dell’Ue per chiedere azioni concrete immediate. Su questo serve il coinvolgimento dell’Europa a partire dalla coesione e dalle risorse. Abbiamo bisogno di risposte a 360 gradi. L’Italia non può affrontare da sola il problema. Da parte della von der Leyen c’è stata una risposta a questo, che segna di fatto un cambio di passo. Fondamentalmente noi chiediamo che dal prossimo Consiglio europeo arrivino passi concreti. Vogliamo stabilire il principio che non accettiamo la tratta delle persone del terzo millennio”.

“Siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia, la nostra è una politica di maggiore fermezza”, ha detto Meloni. “Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani sia dare il messaggio per cui non conviene entrare illegalmente in Italia, pagare gli scafisti e rischiare di morire”.

“Qualcuno ritiene – ha proseguito Meloni – che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno lo dice o lo lascia intendere, che le istituzioni si girano dall’altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.

Guarda la conferenza stampa del governo Meloni a Cutro

Altra intensa scossa in Umbria, magnitudo 4.6. Paura tra i cittadini

Un’altra intensa scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata in Umbria alle 20.08 di questa sera con epicentro a sei km da Umbertide, in provincia di Perugia. L’evento tellurico si è verificato dopo circa quattro ore dalla prima intensa scossa delle 16.05 di oggi, di magnitudo 4.4.

Dopo qualche minuto si è verificato un altro sisma di intensità 3.9, oltre ad altri eventi di natura strumentale. L’ultimo terremoto è stato registrato dall’Ingv a 8 km di profondità. Gente in strada in preda al panico a Perugia, che dista una ventina di chilometri dall’epicentro, e in altre città umbre.

Al momento non vengono segnalati danni a cose o persone. La protezione civile è al lavoro per monitorare eventuali danni alle strutture.

NOTIZIE DALLA CALABRIA

ITALIA E MONDO