11 Ottobre 2024

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Condannato a 16 anni il giornalista del WSJ Gershkovich. Giudice russo: “Spionaggio”

Il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich, di 33 anni, è stato dichiarato colpevole di spionaggio e condannato a 16 anni in un carcere di massima sicurezza, secondo un reporter della Tass presente in aula.

Nel leggere il verdetto, il giudice ha affermato che la corte lo ha ritenuto “colpevole di aver commesso il reato”. Ha anche affermato che la corte ha stabilito “di imporre una pena di 16 anni in un carcere di massima sicurezza”.

In precedenza, la Corte regionale di Sverdlovsk aveva tenuto due sessioni del caso a porte chiuse prima di ascoltare le arringhe conclusive venerdì. L’accusa aveva chiesto una pena detentiva di 18 anni. Gershkovich non si è dichiarato colpevole.

Il Servizio di sicurezza federale russo, noto anche come FSB, ha affermato che Gershkovich ha raccolto informazioni che costituiscono un segreto di Stato su un’impresa dell’industria della difesa russa su ordine degli Stati Uniti. Il reporter è stato arrestato in flagranza nella città di Ekaterinburg, negli Urali, a marzo del 2023.

Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin nell’intervista con Tucker Carlson dello scorso febbraio si era detto disposto a interessarsi della questione Gershkovich.

“…Abbiamo compiuto così tanti gesti di buona volontà per decenza che penso che ne abbiamo esauriti. Non abbiamo mai visto nessuno ricambiarci in modo simile. Tuttavia, in teoria, possiamo dire che non escludiamo che ciò possa avvenire se i nostri partner adotteranno misure reciproche”. Aveva detto Putin. “Quando parlo di ‘partner’ mi riferisco innanzitutto ai servizi speciali. I servizi speciali sono in contatto tra loro, parlano della questione. Non esiste alcun tabù per risolvere la questione. Siamo disposti a risolverla, ma ci sono alcuni termini che vengono discussi tramite canali di servizi speciali. Credo che un accordo possa essere raggiunto. Non escludo il signor Gershkovich, possa tornare in patria. In fin dei conti non ha alcun senso tenerlo in prigione in Russia”, aveva affermato Putin.

Bug informatico di Microsoft, CrowdStrike: “Problema in via di risoluzione”

La causa principale dell’interruzione tecnologica globale sarebbe stata risolta, ma alcuni sistemi della piattaforma cloud Microsoft 365 potrebbero ancora riscontrare problemi, ha affermato il servizio cloud della società in una dichiarazione citata dai media.

“La causa del problema è stata risolta e diverse app e servizi di Microsoft 365 sono stati ripristinati alla piena funzionalità. L’impatto residuo sta ancora influenzando alcune app e servizi di Microsoft 365 e l’ingegneria di Microsoft 365 sta continuando a condurre ulteriori azioni di mitigazione per fornire sollievo”, ha affermato l’azienda in una dichiarazione su 𝕏.

Nel corso della giornata, sono state segnalate interruzioni di dispositivi informatici basati su Windows provenienti da diversi Paesi. Le principali banche internazionali, compagnie aeree, organi di informazione e aziende di vari altri settori hanno segnalato interruzioni.

Lo sviluppatore americano di soluzioni per la sicurezza informatica CrowdStrike ha confermato l’esistenza di una connessione tra l’ultimo aggiornamento del suo software antivirus e guasti diffusi nel sistema operativo Windows. Secondo il Ceo di CrowdStrike George Kurtz, il problema è stato identificato e il processo di risoluzione è iniziato.

Kurtz (CrowdStrike): “Non è stato un attacco informatico”

“CrowdStrike sta lavorando attivamente con i clienti interessati da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows. Gli host Mac e Linux non sono interessati. Questo non è un incidente di sicurezza o un attacco informatico. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata implementata una soluzione. Rimandiamo i clienti al portale di supporto per gli ultimi aggiornamenti e continueremo a fornire aggiornamenti completi e continui sul nostro sito web. Consigliamo inoltre alle organizzazioni di assicurarsi di comunicare con i rappresentanti di CrowdStrike attraverso canali ufficiali. Il nostro team è completamente mobilitato per garantire la sicurezza e la stabilità dei clienti CrowdStrike”. Lo ha fatto sapere su 𝕏 George Kurtz, ceo di CrowdStrike.

Bug informatico di Microsoft, su milioni di Pc apparsa la ‘schermata della morte’

Una schermata blu – in gergo si chiama ‘Blue screen of death’, la schermata della morte – associata ad errori fatali di un sistema operativo dinanzi ai quali non si può fare nulla è apparsa su migliaia di computer in tutto il mondo in queste ore mandando in tilt i sistemi informatici di aeroporti, ferrovie, ospedali, banche e aziende.

Un gigantesco down globale che, al momento, non sembrerebbe dovuto ad un attacco informatico ma ad un errore nell’aggiornamento di CrowdStrike, un software di sicurezza informatica presente su Windows, una sistema operativo molto popolare e diffuso installato su milioni di dispositivi nel mondo, tra Pc, tablet e altri.

“Per ripristinare i computer coinvolti dal guasto informatico potrebbero volerci dei giorni, non è una situazione che si risolve in poche ore”, spiega all’Ansa Pierluigi Paganini, professore di Cybersecurity presso l’Università Luiss Guido Carli. “CrowdStrike – aggiunge – ha fornito una soluzione manuale temporanea che consiste nel cancellare un file particolare chiamato C-00000291*sys*, ma in alcuni casi il personale dovrà andare fisicamente su alcune macchine e la soluzione può essere più o meno complessa a seconda di quanti computer possiede un’azienda, si pensi ad un aeroporto o ad un ospedale dove l’intervento manuale va fatto su centinaia di macchine. Inoltre, sui pc cifrati le operazioni di ripristino potrebbero richiedere più tempo”.

“E’ una soluzione temporanea, tecnicamente si chiama ‘workaround’ – prosegue l’esperto – in attesa di un aggiornamento automatico da remoto, che però prevede ci sia stato prima lo sblocco manuale”.

A determinare il tilt informatico mondiale è stato un aggiornamento del software di difesa Falcon Agent dell’azienda americana CrowdStrike, soluzione – dice la società – che “protegge da attacchi informatici”.

La società in una nota ha detto che sta lavorando con i team tecnici per risolvere il problema e, appunto, ha rilasciato una soluzione manuale. Anche Microsoft, la casa madre di Windows, ha detto di essere a conoscenza del problema dovuto “all’aggiornamento di un software di terze parti e prevede che una soluzione sarà imminente”. L’azienda di Redmond, inoltre, ha affermato di aver adottato “azioni di mitigazione” dopo le interruzioni “su varie app e servizi di Microsoft 365”.

Al momento è stata esclusa la possibilità di un attacco informatico per il crash mondiale dei sistemi operativi. “E’ un disservizio informatico importante – conclude Paganini – dai primi testi effettuati, la soluzione temporanea suggerita da Crowdstrike non sembra disabilitare completamente la protezione del software dell’azienda, consentendo alla macchina di ripartire e di continuare ad essere protetta”.

Tilt informatico globale, aerei e treni fermi dagli Usa all’Ue. Disagi per milioni di persone

Un problema di aggiornamento al software di sicurezza Crowdstrike sta continuando a causare problemi a milioni di utenti di Microsoft Windows nel mondo, dalle compagnie a aeree e ferroviarie alle banche e alle Borse, fino agli ospedali.

Aerei a terra dall’Europa agli Usa e all’Australia; 50 i voli cancellati solo a Fiumicino, oltre un migliaio nel mondo.

Nel primo pomeriggio dovrebbe riunirsi il Nucleo per la cybersicurezza dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, allo scopo di valutare gli effetti causati dal disservizio informatico.

Anche in Italia si stanno avvertendo criticità e l’Agenzia continua a fornire il suo supporto agli operatori coinvolti.

Sul fronte delle Borse, ancora fermi gli indici Ftse Mib di Borsa Italiana e Ftse 100 di Londra a causa dei problemi informatici a livello globale. A distanza di un’ora dall’ultimo aggiornamento i due indici sono fermi rispettivamente a -0,70% e -0,53%. I due indici sono gestiti dalla società Ftse Russell del gruppo London Stock Exchange.

Il colosso tecnologico statunitense Microsoft ha affermato di aver adottato “azioni di mitigazione” dopo le interruzioni del servizio. “I nostri servizi continuano a registrare miglioramenti mentre continuiamo ad adottare misure di mitigazione”, ha affermato l’azienda in un post su X. In un avviso, Microsoft ha affermato che gli utenti “potrebbero non essere in grado di accedere a varie app e servizi di Microsoft 365”. L’annuncio è arrivato mentre l’Australia segnalava interruzioni su larga scala dei sistemi IT.

L’amministratore delegato di CrowdStrike chiede scusa per le interruzione registrate da Microsoft. “Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto causato ai clienti, ai viaggiatori e a chiunque è stato colpito”, ha detto George Kurtz in un’intervista a Nbc.

Intanto CrowdStrike affonda a Wall Street dove, all’avvio delle contrattazioni, perde il 15%. In calo anche Microsoft, che cede l’1,9%.

Enel: al lavoro per risolvere i disservizi
“In relazione ai disservizi informatici attualmente in corso a livello mondiale e riconducibili a problemi riscontrati in fase di aggiornamento automatico di un software di terze parti, Enel Energia informa che si stanno registrando malfunzionamenti e rallentamenti di accesso e fruizione dei servizi clienti. (numero verde, canali digitali etc.)”. Lo si legge sul sito di Enel. “La Società si è già attivata per porre in essere tutto quanto in suo potere per risolvere il disservizio nel più breve tempo possibile e si scusa con i clienti per i disagi registrati. Seguiranno aggiornamenti non appena disponibili”.

Eni: qualche disagio ma nessun impatto significativo
“Eni conferma che sta riscontrando alcuni problemi informatici sui server Microsoft che sono in corso di valutazione e gestione. Al momento non risultano impatti significativi a livello industriale e di sicurezza”. E’ quanto fa sapere un portavoce Eni.

Borsa Italiana, Ftse Mib potrebbe non essere aggiornato
Borsa Italiana ha reso noto che il “valore dell’indice Ftse Mib potrebbe non essere aggiornato”. Il problema rientra nell’ambito dei disagi informatici a livello globale. L’indice Ftse Mib è fermo da alcuni minuti con un calo dello 0,70 per cento. Anche l’indice Ftse 100 di Londra è fermo da alcuni minuti e registra un calo dello 0,53 per cento.

Enav, sistemi sono pienamente operativi
“Enav, a seguito del malfunzionamento di alcuni servizi informatici a livello globale che stanno provocando disagi anche sul trasporto aereo, informa che tutti i sistemi di sorveglianza, controllo e gestione del traffico aereo non hanno subito alcun impatto e sono pienamente operativi”. Lo annuncia unja nota della società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, “I tecnici del Gruppo Enav stanno comunque monitorando costantemente la situazione. Tutti gli operatori di Enav, dalle torri di controllo e dai centri radar, sono al lavoro per garantire il massimo supporto al sistema al fine di ridurre ritardi e cancellazioni”.

Ceo Crowdstrike, ‘difetto è stato identificato e corretto’
“CrowdStrike sta collaborando attivamente con i clienti colpiti da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows. Gli host Mac e Linux non sono interessati. Non si tratta di un incidente di sicurezza o di un cyberattacco. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata distribuita una correzione”. Lo twitta su X il ceo di Crowstrike, George Kurtz, a proposito delle interruzioni registrate da Microsoft.

Tilt informatico: Ita, ‘al lavoro per limitare i disagi’
“Ita Airways comunica che è in corso un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici che sta causando importanti disservizi al trasporto aereo con conseguenti ritardi e cancellazioni”. Lo scrive la compagnia precisando che sta “lavorando per limitare al massimo i disagi dei passeggeri. Per qualsiasi aggiornamento sui voli si prega di consultare l’app e il sito ufficiale della Compagnia”

Guasti informatici per un errore nell’aggiornamento di un software
L’errore di aggiornamento di un agente software sta provocando guasti informatici su larga scala. Non si tratterebbe, dunque, di un attacco hacker. È quanto si apprende da fonti informate. Il problema riguarderebbe il software di cybersicurezza Crowdstrike, usato da molte aziende ed amministrazioni, che, per un errore di configurazione, non si sta aggiornando correttamente.

“Siamo a conoscenza di segnalazioni di arresti anomali su host Windows relativi al Falcon Sensor, i nostri team tecnici stanno lavorando attivamente per risolvere questo problema”, ha scritto Crowdstrike in un avviso confermando l’interruzione all’1:30 di venerdì, orario della costa est americana. Falcon Sensor di CrowdStrike è un software progettato per prevenire attacchi informatici. Un aggiornamento del software sta bloccando i computer in tutto il mondo, portando ad arresti anomali nelle piattaforme Windows. Numerosi computer si sono bloccati facendo visualizzare una schermata blu senza poi riuscire a riavviarsi.

Aspi attiva business continuity contro disservizi digitali
Autostrade per l’Italia ha attivato il sistema informatico di Business Continuity fin dalle prime ore della giornata per far fronte al disservizio digitale che si registra a livello mondiale. Lo annuncia Aspi che sottolinea come siano stati limitati al massimo i problemi e “il servizio sulla rete è stato sempre garantito”. Previsto e attivato anche “un presidio straordinario di uomini e mezzi sin dalle prime ore della mattina”.

Tilt informatico: aeroporti Pechino non sono stati colpiti
I voli negli aeroporti di Pechino non sono stati colpiti dall’interruzione informatica globale hanno dichiarato i media statali cinesi, mentre le compagnie aeree di tutto il mondo hanno segnalato problemi tecnici diffusi. “Alle 16:00 di oggi (08:00 GMT), le operazioni erano attualmente normali negli aeroporti Capital e Daxing di Pechino”, ha dichiarato l’emittente statale cinese CCTV.

Tilt informatico mondiale blocca aerei, treni, banche e borse. “Bug di Microsoft”

Guasti tecnici su larga scala sono stati segnalati in tutto il mondo in quello che sembra essere un malfunzionamento globale dei sistemi informatici.

Lo sottolinea la Bbc segnalando che le principali banche, i media e le compagnie aeree stanno attualmente subendo importanti interruzioni sul piano informatico. I voli sono stati bloccati all’aeroporto di Sydney, la United Airlines ha smesso di volare e la piattaforma del gruppo London Stock Exchange sta subendo interruzioni.

Aena, l’ente di gestione aeroportuale ha allertato su possibili ritardi negli aeroporti spagnoli a causa di “problemi” ai suoi sistemi informatici. In un comunicato diffuso sui social, Aena assicura che sta tentando di risolvere i problemi informatici “nel più breve tempo possibile”. Ma che questi potranno produrre ritardi nei voli programmati oggi in Spagna, anche se l’incidente non sta interessando tutti gli scali spagnoli.

L’aeroporto internazionale di Berlino è bloccato per un guasto tecnico, tutti i voli sono sospesi. Lo riferisce il portavoce dello scalo tedesco.

Anche da Londra arrivano segnalazioni.
Il più grande operatore ferroviario del Regno Unito è alle prese con problemi informatici “diffusi” e avverte di cancellazioni, scrivono su X riguardo alle quattro linee gestite dalla Govia Thameslink Railway (GTR). Alcuni voli sono stati bloccati. Lo scrive la Bbc. Anche la Borsa di Londra è stata colpita da un problema tecnico che ha interessato la sua piattaforma di diffusione delle informazioni al mercato, mentre la visualizzazione della variazione del FTSE 100, il suo indice principale, è stata ritardata all’apertura.

Il colosso tecnologico statunitense Microsoft ha affermato di aver adottato “azioni di mitigazione” dopo le interruzioni del servizio. “I nostri servizi continuano a registrare miglioramenti mentre continuiamo ad adottare misure di mitigazione”, ha affermato l’azienda in un post su X. In un avviso, Microsoft ha affermato che gli utenti “potrebbero non essere in grado di accedere a varie app e servizi di Microsoft 365”. L’annuncio è arrivato mentre l’Australia segnalava interruzioni su larga scala dei sistemi IT.

Crowdstrike in caduta negli scambi premarket a Wall Street
Crowdstrike è in caduta negli scambi pre-market a Wall Street dopo l’interruzione informatica globale che ha interessato Microsoft, la ha perso anche il 2,8% e ora flette dell’1%. Il titolo della società di sicurezza informatica è arrivato a perdere il 20% e adesso lascia sul terreno il 15,9%.

Tilt informatico: Ita, ‘al lavoro per limitare i disagi’
“Ita Airways comunica che è in corso un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici che sta causando importanti disservizi al trasporto aereo con conseguenti ritardi e cancellazioni”. Lo scrive la compagnia precisando che sta “lavorando per limitare al massimo i disagi dei passeggeri. Per qualsiasi aggiornamento sui voli si prega di consultare l’app e il sito ufficiale della Compagnia”

Guasti informatici per un errore nell’aggiornamento di un software
L’errore di aggiornamento di un agente software sta provocando guasti informatici su larga scala. Non si tratterebbe, dunque, di un attacco hacker. È quanto si apprende da fonti informate. Il problema riguarderebbe il software di cybersicurezza Crowdstrike, usato da molte aziende ed amministrazioni, che, per un errore di configurazione, non si sta aggiornando correttamente.

“Siamo a conoscenza di segnalazioni di arresti anomali su host Windows relativi al Falcon Sensor, i nostri team tecnici stanno lavorando attivamente per risolvere questo problema”, ha scritto Crowdstrike in un avviso confermando l’interruzione all’1:30 di venerdì, orario della costa est americana. Falcon Sensor di CrowdStrike è un software progettato per prevenire attacchi informatici. Un aggiornamento del software sta bloccando i computer in tutto il mondo, portando ad arresti anomali nelle piattaforme Windows. Numerosi computer si sono bloccati facendo visualizzare una schermata blu senza poi riuscire a riavviarsi.

Disservizi digitali non toccano Fiumicino ma ritardi su voli
Non ci sono conseguenze sui sistemi operativi all’aeroporto di Fiumicino legati al disservizio dei sistemi digitali mondiali. Ma si registrano ritardi per gli inevitabili riflessi, su voli per gli Usa e per l’Europa, con ritardi. Aeroporti di Roma segnala che, “nonostante i propri sistemi non siano stati impattati, si stanno verificando ritardi e/o cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo a causa di un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici. Si consiglia di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia di riferimento o su www.adr.it” . Al momento risultano ritardi, in media tra i 60 ed i 90 minuti, voli diretti a New York (3 collegamenti), Chicago, Detroit, Atlanta, Boston, Filadelfia, Alicante, Barcellona, Londra, Manchester, Edimburgo.

Aspi attiva business continuity contro disservizi digitali
Autostrade per l’Italia ha attivato il sistema informatico di Business Continuity fin dalle prime ore della giornata per far fronte al disservizio digitale che si registra a livello mondiale. Lo annuncia Aspi che sottolinea come siano stati limitati al massimo i problemi e “il servizio sulla rete è stato sempre garantito”. Previsto e attivato anche “un presidio straordinario di uomini e mezzi sin dalle prime ore della mattina”.

Alla Borsa di Milano l’indice è stato calcolato in ritardo
Stamane l’indice Ftse Mib di Piazza Affari è stato calcolato in ritardo. Ftse Russell, la società che gestisce l’indice, ha fatto sapere alle ore 9 che il valore del Ftse Mib non era aggiornato e che sarebbero seguiti aggiornamenti. Alle 9,32 è seguita una comunicazione urgente nella quale si è spiegato che la corretta diffusione dell’indice Ftse Mbi è stata ripristinata”. L’ipotesi è che si tratti del problema informatico, legato a Microsoft, che sta bloccando anche l’operatività negli aeroporti.

Tilt informatico: aeroporti Pechino non sono stati colpiti
I voli negli aeroporti di Pechino non sono stati colpiti dall’interruzione informatica globale hanno dichiarato i media statali cinesi, mentre le compagnie aeree di tutto il mondo hanno segnalato problemi tecnici diffusi. “Alle 16:00 di oggi (08:00 GMT), le operazioni erano attualmente normali negli aeroporti Capital e Daxing di Pechino”, ha dichiarato l’emittente statale cinese CCTV. (Ansa)

Investe con il fuoristrada un giovane e poi fugge, fermato

Un ventottenne è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di avere investito “volontariamente” col proprio fuoristrada a Cutro (Crotone), un giovane, provocandogli gravi ferite.

Il fatto è accaduto la scorsa notte nella frazione “Steccato”. Il giovane investito quando è stato travolto dal mezzo stava percorrendo a piedi una strada interna del centro del Crotonese. E’ stato portato dal personale del 118 nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro ed è ricoverato con prognosi riservata.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Crotone, sotto le direttive della Procura della Repubblica e con il supporto dei militari della Compagnia di Petilia Policastro.

L’investitore, identificato grazie ad alcune testimonianze ed alle immagini del sistema di videosorveglianza, è stato rintracciato dai militari a Mesoraca, il centro in cui risiede. E’ stato fermato e condotto in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Riguardo i motivi per i quali il ventottenne ha investito il giovane non si esclude, per il momento, alcuna ipotesi.

Aveva una penna-pistola nascosta in casa, arrestato

Un uomo di 34 anni è stato arrestato a Cetraro dai carabinieri della locale Stazione con l’aiuto dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile e dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria” di Vibo Valentia.

Durante una perquisizione per la ricerca di armi, i militari hanno trovato, nascosta nel muro del bagno, una penna-pistola perfettamente funzionante e pronta all’uso.

L’arma clandestina, prodotta artigianalmente e nascosta in un altro oggetto con le fattezze e dimensioni di una biro, è particolarmente facile da occultare, ma altrettanto offensiva e pericolosa per le persone, soprattutto poiché trovata con un proiettile calibro 22 compatibile con la penna-pistola.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Paola, retta dal procuratore facente funzione Ernesto Sassano. L’arrestato è stato portato nella Casa circondariale di Paola.

Forte terremoto in Cile, magnitudo 7.4. Si temono danni

Fortissimo terremoto in Cile. Una scossa di magnitudo 7.4 ha colpito la vasta regione cilena di San Pedro de Atacama, con epicentro al confine con la Bolivia. Il sisma si è verificato alle 22.50 locali quando in Italia erano le 3.50 di notte.

Secondo l’istituto di sismologia Usgs statunitense il terremoto si è verificato ad una profondità di 117.4 chilometri. La regione in cui si è verificato l’evento tellurico è zona montuosa con pochi villaggi abitati da pochi abitanti. Si temono comunque danni.

Mosca: “Potremmo schierare missili nucleari in risposta allo spiegamento di razzi Usa in Germania”

Mosca non esclude di schierare missili nucleari in risposta allo schieramento di missili a lungo raggio statunitensi in Germania. Lo ha detto ai giornalisti il ​​vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov citato dalla Tass.

“Non escludo nulla”, ha detto il vice ministro quando gli è stato chiesto se la Russia potrebbe schierare missili nucleari in risposta allo spiegamento di missili statunitensi in Germania.

“Se i funzionari del governo federale tedesco riterranno ragionevole intraprendere attività incendiarie, citando ciò che abbiamo nella regione (Kaliningrad, la regione più occidentale della Russia, ndr), allora risponderemo con le misure di ritorsione che riterremo appropriate”, ha sottolineato l’alto diplomatico.

Secondo Ryabkov, date le capacità combinate dei paesi NATO, la Russia deve calibrare la sua risposta, senza avvertire alcun “vincolo interno” in termini di cosa schierare, dove e quando. “Detto questo, c’è un’ampia gamma di opzioni. Non si tratta di minacciare nessuno, è un modo per trovare il metodo più efficace per rispondere alle sfide mutevoli, in particolare in termini di costi”, ha aggiunto.

“Niente è predeterminato e non c’è alcuna predeterminazione per ulteriori tensioni”, ha continuato Ryabkov. “Purtroppo, a questo punto, l’Occidente sta seguendo la strada dell’escalation, cercando pretesti inverosimili per accusarci di presunta violazione della sua sicurezza. Ciò è deplorevole, ma non ci impedirà di lavorare per garantire la sicurezza lungo l’intero confine russo, inclusa sicuramente l’area delle operazioni militari speciali”, ha sottolineato.

Washington e Berlino hanno affermato in una dichiarazione congiunta del 10 luglio che gli Stati Uniti avrebbero iniziato a implementare capacità di fuoco a lungo raggio in Germania nel 2026. Missili “che hanno una gittata significativamente maggiore rispetto agli attuali razzi terrestri in Europa”.

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha sottolineato che tali piani aumentano la probabilità di una corsa ai missili e potrebbero portare a un’escalation incontrollata.

Unione Europea, il voto non cambia nulla. Rieletta von der Leyen coi Verdi

Il voto di giugno per le europee – influenzato da una forte ondata di astensionismo e con un consenso oltre ogni aspettativa verso le Destre in alcuni paesi europei – non cambiano gli assetti nella governance in seno all’Unione europea. La maggioranza degli eurodeputati ha rieletto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea. La presidente tedesca ha ottenuto 401 voti a favore. Tutto resta quindi come era prima, tenendo contro che alla presidenza dell’Assemblea di Strasburgo martedì era stata rieletta Roberta Metsola.

Per Ursula von der Leyen questo sarà il secondo mandato come presidente della Commissione europea. La presidente era stata eletta per la prima volta dagli eurodeputati nel luglio 2019, dopo i due mandati consecutivi di Jean Claude Junker.

La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Su 707 deputati che hanno partecipato al voto, 401 hanno votato a favore, 284 contrari e 15 si sono astenuti. 7 le schede nulle. La maggioranza necessaria era di 360 voti.

Prima del voto, Ursula von der Leyen ha presentato le sue priorità politiche per i prossimi cinque anni in un dibattito all’eurocamera. Tra i punti salienti della presidenza un nuovo slancio al “Green deal”, su cui ha trovato la quadra per ottenere i voti dei Verdi (decisivi) fino al sostegno dell’Ucraina e alle politiche belliciste contro la Russia perseguite da prima della guerra, con le sanzioni e lo spiegamento di basi Nato attorno ai confini russi.

Da quanto trapela, oltre al suo gruppo, il Ppe, hanno votato a favore di Ursula i gruppi S&D (social-democratici), Liberali e, appunto, i Verdi. Tra i gruppi citati i voti dovevano essere sulla carta 454. Ci sarebbero stati una cinquantina di franchi tiratori. M5s e Sinistra (The left) avrebbero votato contro o qualcuno si è astenuto. I “Patrioti” di Orban, Le Pen e Lega avrebbero votato pure contro, come pare molti di Ecr (i conservatori dove sta FdI della Meloni). I meloniani anche se avessero dato i voti a Ursula sarebbero stata ininfluente.

Fidanza: “Fratelli d’Italia ha votato contro Ursula von der Leyer”

“Le scelte fatte in questi giorni, la piattaforma politica, la ricerca di un consenso a sinistra fino ai Verdi hanno reso impossibile il nostro sostegno a riconferma della presidente Ursula von der Leyen”, Lo ha detto il capodelegazione di Fratelli d’Italia all’Eurocamera Carlo Fidanza sottolineando che con la rielezione “non viene dato seguito al forte messaggio di cambiamento uscito dalle urne del 9 giugno. Questo non pregiudica – ha aggiunto – il nostro rapporto di lavoro istituzionale che siamo certi possa portare a alla definizione di un ruolo adeguato in seno alla prossima commissione che l’Italia merita”. Meloni si sarebbe dunque sfilata quando Ursula ha trovato altre sponde coi Verdi.

I gruppi del Parlamento europeo 2024-2029

La rielezione di Ursula von der Leyen avviene quando la Corte europea ha condannato da poche ore la presidente per la “poca trasparenza” nell’acquisto dei vaccini ai tempi della pandemia. Miliardi di euro dei contribuenti contrattati “via sms” con l’Ad di Pfizer Bourla fino ai contratti opachi, con la maggior parte del testo oscurato da “omissis”. Ma tant’è.

Von der Leyen, grata ai Verdi, lavorerò con chi mi ha votato

“Sono molto grata ai Verdi per il loro sostegno. Lavorerò il più possibile con coloro che mi hanno sostenuto, che sono pro-Ue, pro-Ucraina, pro-Stato di diritto. Sono molto grata alla piattaforma Ppe-S&d-Renew, ma sono anche molto grata al gruppo dei Verdi. Abbiamo avuto scambi approfonditi su tutti i temi ed è un buon segno che alla fine abbiano votato sì”, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa dopo il voto.

Prossime tappe

La presidente eletta della Commissione invierà ora delle lettere ufficiali ai capi di Stato o di governo degli Stati membri invitandoli a presentare i loro candidati per i posti di commissario europeo. Il governo italiano della Meloni rischia di restare a mani vuote e vedere riconfermate membri del Pd come l’uscente Parlo Gentiloni. FdI spera di una chiamata di Fitto ma con l’aria che tira…Il Parlamento organizzerà dopo l’estate una serie di audizioni pubbliche dei candidati nelle commissioni competenti. L’intero collegio dei commissari dovrà poi essere approvato dal Parlamento.

Chi credeva che con il voto alle destre europee (in alcuni paesi) cambiavano gli assetti di governo è rimasto deluso. In Italia, ad esempio, anche se avesse votato la totalità degli aventi diritto, la coalizione di centrodestra avrebbe potuto ottenere, tra FdI, Lega e FI (che da filoeuropeista sta nel Ppe), all’incirca una cinquantina di seggi sui 76 eleggibili. Ne ha preso 40: ventiquattro i meloniani e 8 ciascuno tra Carroccio e Forza Italia. Tutti comunque europeisti convinti, filo Nato e, con qualche lieve distinguo, pro-Ucraina. Non sarebbe comunque cambiato nulla.

Segno che non è “colpa” dell’astensionismo (come sostengono alcuni osservatori); una maggioranza silente, che dissente perché evidentemente consapevole che qualsiasi partito si voti le cose a Bruxelles restano immutate, mentre l’Italia continua a non contare nulla. Una “maggioranza”, quella degli astensionisti, destinata ad aumentare.

Trentottenne trovato in possesso di oltre 8 kg di droga, in cella

Archivio

Durante una perquisizione è stato trovato in possesso di oltre 8 chilogrammi di droga pronta per essere smerciata nelle piazze cosentine. Protagonista un 38enne pregiudicato di Cosenza che è stato arrestato in flagranza dai carabinieri bruzi.

Nell’ambito di un servizio antidroga, i militari della Stazione di Cosenza Centro, in esito a perquisizione personale e domiciliare di iniziativa, hanno rinvenuto nella esclusiva disponibilità del 38enne, occultati all’interno della propria abitazione, nel centro storico di Cosenza, circa 8 kg di marijuana (suddivisi in 15 involucri di plastica termosaldati) e circa 80 grammi di hashish in altri due involucri.

Rinvenuti anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di viale Mancini. Dovrà rispondere di detenzione illecita di droga ai fini dello spaccio.

Pfizergate, Ursula condannata per la poca trasparenza sull’acquisto dei vaccini

La candidatura di Ursula von der Leyen per un secondo mandato a capo della Commissione europea ha subìto un duro colpo dopo che una corte distrettuale dell’UE ha stabilito che non è stata sufficientemente trasparente con l’opinione pubblica in merito ai contratti per i vaccini anti-Covid-19.

Il Tribunale dell’Unione europea si è pronunciato contro la decisione della Commissione di censurare ampie parti dei contratti prima di renderli pubblici.

La sentenza è arrivata poco più di 24 ore prima che il futuro politico di von der Leyen venga deciso dai membri del Parlamento europeo. Ha bisogno di 361 dei 720 legislatori dell’UE per sostenerla in un voto segreto che si prevede sarà serrato.

“Deve fare delle concessioni su questo per il nostro voto”, ha detto a POLITICO un delegato di Renew Europe, a cui è stato concesso l’anonimato per parlare apertamente, aggiungendo: “È importante che von der Leyen dimostri di poter valutare da sola la serietà e il rimedio appropriato”.

Uno dei gruppi a cui von der Leyen ha chiesto sostegno sono i Verdi, i cui membri hanno intentato questa causa in tribunale sui vaccini.

Hanno presentato richieste per accedere ai contratti sui vaccini e ad alcuni documenti correlati per comprendere l’accordo tra la Commissione e i produttori di vaccini anti-Covid-19 nel 2021.

La Commissione ha accettato di dare accesso solo parziale a determinati contratti, sostenendo che alcune sezioni erano state censurate per proteggere interessi commerciali o per questioni di privacy. I Verdi hanno quindi portato la Commissione in tribunale per il rifiuto.

Mercoledì il Tribunale ha accolto parzialmente la causa dei deputati al Parlamento europeo e ha annullato la decisione della Commissione di censurare parti dei contratti.

Ha contestato la decisione della Commissione di nascondere le disposizioni in materia di indennizzo, sostenendo che la Commissione non è riuscita a dimostrare in che modo tali clausole avrebbero potuto compromettere gli interessi commerciali delle aziende farmaceutiche.

La Commissione si era anche rifiutata di rivelare i dati personali dei funzionari che avevano negoziato l’acquisto dei vaccini per questioni di privacy. Ma la corte ha ritenuto che gli eurodeputati avessero dimostrato “l’interesse pubblico” nell’identificare quel team, al fine di accertare se avessero avuto conflitti di interesse.

Tilly Metz, una delle eurodeputate verdi che ha presentato la denuncia, ha affermato che la sentenza è “significativa per il futuro”, poiché si prevede che la Commissione effettuerà più appalti congiunti, nel settore sanitario, ma potenzialmente anche nella difesa.

“È importante che la corte abbia confermato l’importanza di giustificazioni adeguate per proteggere gli interessi commerciali”, ha affermato in una dichiarazione.

“La nuova Commissione europea deve ora adattare la gestione delle richieste di accesso ai documenti per essere in linea con la sentenza odierna”, ha aggiunto.

Peter Liese, un parlamentare europeo del Partito Popolare Europeo (lo stesso gruppo politico di von der Leyen), ha minimizzato la sentenza della corte. Ritiene “giustificabile” che la Commissione abbia accettato alcune delle richieste delle aziende farmaceutiche, tra cui la redazione di alcune clausole, per garantire un rapido accesso ai vaccini per l’Europa.

“È positivo che gli avvocati della Commissione analizzino ora la sentenza in dettaglio e ne traggano le conclusioni, ma la conclusione secondo cui la Commissione ha sbagliato tutto può essere confutata già a prima vista, leggendo la sentenza”, ha aggiunto.

La Commissione ha sottolineato come il tribunale abbia convenuto che alcune clausole dei contratti rientrassero nella tutela degli interessi commerciali, accogliendo quindi solo parzialmente le rivendicazioni avanzate in giudizio.

“In questi casi, la Commissione ha dovuto trovare un difficile equilibrio tra il diritto del pubblico, compresi i deputati al Parlamento europeo, all’informazione e i requisiti legali derivanti dagli stessi contratti COVID-19, che potrebbero comportare richieste di risarcimento danni a spese dei contribuenti”, ha affermato la Commissione in una nota.

Il dirigente ha continuato dicendo che “esaminerà attentamente le sentenze della Corte e le loro implicazioni” e che “si riserva le sue opzioni legali”.

La Commissione può presentare ricorso contro la sentenza entro due mesi e 10 giorni dalla decisione. Altri casi riguardanti i contratti Pfizer e la comunicazione tra von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla (nella foto) sono anch’essi pendenti in diverse giurisdizioni dell’UE.

Incendi, due vigili del fuoco morti per salvare una famiglia

Questo pomeriggio, durante le operazioni di spegnimento di un incendio di vegetazione nel comune di Nova Siri, contrada Cozzuolo, in provincia di Matera, due vigili del fuoco hanno perso la vita. Da accertare la dinamica dell’evento, fanno sapere gli stessi vigili del fuoco. A perdere la vita sono Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, entrambi 45 enni

“Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme. Ma sono caduti in un dirupo. Si sono comportati da eroi”, spiega il sindaco di Nova Siri. Antonello Mele.
Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha evidenziato quanto sia “complesso e rischioso il lavoro che svolgono le donne e gli uomini impegnati in prima linea nella lotta attiva agli incendi boschivi” ed ha ricordato che “i comportamenti scorretti, oltre a causare danni ingenti al nostro patrimonio naturale, possono mettere in serio pericolo gli operatori impegnati nello spegnimento”.

Roghi hanno interessato anche la Capitale: un vasto incendio di sterpaglie è divampato in via di Casal Lumbroso, dove sono bruciati due capannoni e in via precauzionale sono state evacuate diverse abitazioni a causa del fumo denso che ha interessato l’intera area. Tanto che la Protezione civile ha raccomandato di tenere le finestre chiuse e di non utilizzare i condizionatori a presa d’aria esterna nella zona. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco, le pattuglie della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile per il supporto allo spegnimento.

Un altro incendio ha colpito una fabbrica di lavorazione di materiale plastico a Fiscaglia, nel Ferrarese. Qui, cinque dipendenti della ditta, sono rimasti feriti.

Muore carbonizzato nella sua auto che va in fiamme. Una vera e propria tragedia quella che è capitata ad un 93enne di Cocullo che è stato trovato senza vita dai vigili del fuoco di Sulmona, questo pomeriggio, dopo un incendio di sterpaglie divampato nelle campagne di Goriano Sicoli. I pompieri hanno spento le fiamme e hanno notato una Panda vecchio modello che era rimasta coinvolta nel rogo. All’interno c’era il cadavere dell’anziano. Sono in corso gli accertamenti per verificare le cause che hanno generato l’incendio

Arrestato presunto autore di un duplice omicidio in Calabria

I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno notificato in carcere, dove era già detenuto per altra causa, un’ordinanza di custodia cautelare a Francesco Faillace, di 41 anni, ritenuto uno degli autori del duplice omicidio di Maurizio Scorza e della compagna Hanene Hedhli, avvenuto il 4 aprile 2022 a Castrovillari.

Per il duplice omicidio era già stata arrestata un’altra persona, Francesco Adduci, di 58 anni, condannato a 21 anni in primo grado dalla Corte d’assise di Cosenza il 14 marzo scorso. L’ordinanza, emessa dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, è stata notificata a Faillace nella Casa circondariale di Civitavecchia (Roma).

L’uomo è accusato di omicidio premeditato in concorso e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, con l’aggravante mafiosa.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini, coordinate dalla Dda ed eseguite dai carabinieri del Nucleo investigativo di Cosenza. Secondo l’accusa, la vittima sarebbe stata attratta nel podere di Adduci con il pretesto della consegna di un agnello, il 4 aprile 2022.

Dopo l’omicidio i corpi erano stati portati in un altro luogo. Il corpo di Scorza fu trovato all’interno del bagagliaio della sua autovettura, insieme all’agnello effettivamente consegnatogli prima di essere ucciso, mentre la donna era adagiata sul sedile anteriore lato passeggero.

Le indagini avrebbero permesso di stabilire che il duplice omicidio è da ricondurre alla logica di contrapposizione tra gruppi di ‘ndrangheta per il controllo criminale del territorio, nella Sibaritide.

Maurizio Scorza, originario di Cassano ma residente a Villapiana, nel 2013 sfuggì ad un agguato mentre stava percorrendo a piedi una via di Castrovillari. Fu colpito da alcuni proiettili ma riuscì a salvarsi.

Rimpasto di Occhiuto in Calabria, nominati un nuovo vice e due assessori

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – dopo un “positivo e approfondito” confronto con i vertici nazionali e locali dei partiti che sostengono la sua maggioranza – ha firmato questa mattina i decreti con i quali viene in parte ridisegnata la Giunta regionale.

Il governatore, nel procedere all’assegnazione di nuove deleghe e alla nomina di nuovi assessori, ha deciso di alleggerirsi di alcuni dossier. L’assessore Filippo Pietropaolo diventa il nuovo vice presidente della Giunta regionale.

Avrà le deleghe all’organizzazione, alle risorse umane e transizione digitale, alla sicurezza e legalità e valorizzazione ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

L’assessore Giovanni Calabrese avrà le competenze di indirizzo politico in materia di lavoro e formazione professionale, Its e alta formazione, tutela dell’ambiente, e turismo. Caterina Capponi viene nominata assessore con deleghe alle politiche sociali, alla cultura, allo sport e politiche giovanili, alle infrastrutture sportive, e alle pari opportunità. Maria Stefania Caracciolo viene nominata assessore con deleghe ai lavori pubblici, all’istruzione, all’edilizia scolastica, all’area dello Stretto e città metropolitana di Reggio Calabria, ai fenomeni migratori, all’urbanistica. Sono loro i due volti nuovi della giunta.

L’assessore Gianluca Gallo seguirà l’agricoltura, le risorse agroalimentari e la forestazione, le aree interne e le minoranze linguistiche, i servizi di mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale. L’assessore Marcello Minenna avrà le deleghe economia e finanze, programmazione strategica e indirizzi per l’attuazione degli interventi finanziati con fondi nazionali e comunitari. L’assessore Rosario Varì avrá le competenze di indirizzo politico in materia di sviluppo economico e internazionalizzazione, innovazione e sistema universitario, ricerca, sviluppo del porto di Gioia Tauro e Zes.

Saranno di diretta competenza del presidente: rapporti con l’Unione europea; iniziativa legislativa; tutela della salute e politiche socio-sanitarie e socio-assistenziali; indirizzi sugli enti strumentali, fondazioni e società partecipate; marketing territoriale e promozione degli asset strategici; aeroporti e trasporto aereo; protezione civile; ogni altra materia non espressamente attribuita alla competenza di un assessore.

Il governatore Roberto Occhiuto “augura buon lavoro a tutti i componenti della Giunta, certo che il nuovo assetto potrà dare rinnovato impulso all’azione del suo governo regionale”.

Il presidente, allo stesso tempo, ringrazia la vice presidente uscente Giusi Princi, eletta all’europarlamento, e l’assessore uscente Emma Staine “per quanto di positivo fatto in questi anni di proficua collaborazione”.

Truffano e raggirano una anziana disabile, arrestata coppia di insegnanti

I Finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di due coniugi insegnanti di un paese della provincia di Reggio Calabria.

Eseguito anche il sequestro preventivo per oltre 95mila euro. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta da
Emanuele Crescenti.

La coppia di insegnanti è indagata a vario titolo per truffa ai danni dello Stato, circonvenzione di incapace, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, nonché di falso in atto pubblico.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una indagine svolta dalle Fiamme gialle del Gruppo di Gioia Tauro, scaturite dalla segnalazione di un istituto scolastico della Provincia di Roma, ove l’uomo avrebbe dovuto prestare servizio come docente.

Secondo tale segnalazione, l’insegnante avrebbe avanzato richieste di congedo straordinario per l’assistenza di
un’anziana donna gravemente malata, asseritamente sua parente e convivente.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di accertare – secondo l’accusa – come nessuna assistenza fosse stata in realtà fornita all’anziana donna che addirittura, era domiciliata da tempo in una casa di riposo fuori regione nel periodo in cui l’uomo fruiva delle assenze ai sensi della legge 104/92.

Sempre secondo gli inquirenti, i coniugi inoltre avrebbero inopinatamente abusato dello stato di isolamento affettivo della donna, inducendola a mettere a loro disposizione la sua pensione, compresa quella di invalidità, – fino all’azzeramento del saldo di conto corrente – comunque senza fornire alcuna forma di supporto e assistenza per le gravi patologie sofferte dalla donna.

Il denaro dell’anziana sarebbe stato poi utilizzato, al netto del pagamento di parte delle rette di soggiorno per la
casa di riposo – ove sarebbe maturato un ingente debito a carico dell’anziana donna – per il soddisfacimento di
esigenze personali e familiari dei coniugi, nonché per l’acquisto di beni di lusso, carburante e spese di
parrucchiere per oltre 90.520 euro in soli 4 anni.

Tra la copiosa documentazione acquisita, i militari hanno anche riscontrato come i due coniugi avrebbero contraffatto e formato dichiarazioni sostitutive di certificazione e di notorietà in cui sarebbe stata artatamente falsificata la firma dell’anziana per l’ottenimento di contrassegni personali alla mobilità per disabili.

Concorsi e falso, condannato a 1 anno e 4 mesi l’infettivologo Galli

Il tribunale di Milano ha condannato a 1 anno e 4 mesi il professor Massimo Galli per falso, nel processo sui presunti concorsi pilotati per professori e ricercatori dell’Università Statale di Milano, a vantaggio del suo collaboratore Agostino Riva (assolto per non aver commesso il fatto) e svantaggiando il primario del Niguarda, Massimo Puoti.

L’infettivologo, ex primario dell’ospedale Sacco in pensione e tra i professori più noti durante la pandemia Covid, è stato invece assolto dalle accuse (alternative) di turbativa d’asta e abuso d’ufficio sui concorsi perché il fatto non sussiste. Motivazioni in 90 giorni.

La condanna riguarda una singola “falsità”, ha detto il collegio in aula, di un singolo verbale del 14 febbraio 2020. “Ho dimenticato di correggere una data”, ha detto a caldo Galli.

Il processo è nato da uno dei filoni dell’inchiesta ‘concorsopoli’ dei pm di Milano Carlo Scalas ed Eugenia Baj Macario sulle presunte selezioni pilotate per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano.

La commissione di cui Galli ha fatto parte nel 2020, oltre a essere membro dell’Università interessata dal posto bandito, avrebbe preferito Riva a Puoti con un punteggio di 69,9 contro 67,4. I pubblici ministeri avevano chiesto di condannare il 73enne a 1 anno e 10 mesi e il suo collaboratore Riva a 1 anno e 6 mesi.

Massimo Galli, “Io condannato per una dimenticanza”
Il collegio dei giudici Bertoja-Cantù Rajnoldi-Taricco, dopo la camera di consiglio, ha concesso a Galli le attenuanti generiche ma dichiarato la “falsità” del verbale numero 2 di gara del 14 febbraio 2020. Un ‘falso’ che in aula l’infettivologo 73enne, sentito durante l’esame nel processo, aveva provato a spiegare con la pandemia Covid appena scoppiata nel mondo. “Il 14 febbraio 2020 stavo licenziando un lavoro che è stato accettato 4 giorni dopo a una rivista internazionale con la prima datazione sulle sequenze del virus e la penetrazione umana del coronavirus”. “Sono finito in questa storia per un’intercettazione di due persone a me ostili in cui mi si attribuiva l’intenzione di falsare concorsi”, ha detto dopo la lettura del dispositivo dicendosi sicuro di poter dimostrare la propria innocenza nei gradi successivi di giudizio.

“Sul falso l’unica cosa che mi sento di ammettere è di aver dimenticato di correggere un orario”. Il professore, che ha detto di essere “assolutamente sereno”, ha aggiunto: “se per chiudere la questione bisognava avere una condanna per qualcosa, evidentemente restava solo la possibilità del falso”. L’infettivologo ha annunciato che presenterà ricorso in appello.

Terremoto giudiziario a Venezia, in manette assessore. Indagato il sindaco Brugnaro

Un terremoto giudiziario si è abbattuto sul Comune di Venezia. In un’inchiesta per corruzione, legata alla vendita di aree pubbliche e di palazzi comunali, è stato indagato il sindaco della città, Luigi Brugnaro, assieme a due funzionari del suo gabinetto, Morris Ceron, e Derek Donadini.

Nella stessa inchiesta della Guardia di Finanza, ma in un filone diverso, è stato arrestato l’assessore comunale alla mobilità Renato Boraso. In cella anche l’imprenditore edile Fabrizio Ormenese.

Agli arresti domiciliari sono finiti invece altri 7 funzionari comunali e di partecipate pubbliche, tra le quali l’azienda dei trasporti comunale Actv. Per altri sei indagati è stata disposta l’interdizione per 12 mesi dai pubblici uffici. In tutto gli indagati sono 18; tra essi anche il direttore generale dell’Actv, Giovanni Seno, e il responsabile del settore appalti, Fabio Cacco. Una bufera, per proporzioni e portata politica, seconda solo all’inchiesta sugli appalti del Mose, che 10 anni fece scattare 35 arresti in laguna.

A Boraso, ex Forza Italia transitato sotto le insegne della ‘lista Brugnaro’ e in Coraggio Italia – movimento fondato da Brugnaro assieme a Giovanni Toti – la Procura di Venezia contesta 11 episodi di corruzione, concussione e autoriciclaggio: vicende dal 2015 a oggi tra cui la vendita al ribasso di Palazzo Papadopoli, che vede coinvolti in un altro filone anche il sindaco Luigi Brugnaro e il suo capo di gabinetto Morris Ceron. Per l’accusa Boraso, all’epoca assessore al Patrimonio, si sarebbe fatto consegnare 73.200 euro dagli emissari del magnate di Singapore Chiat Kwong Ching, con fatture alla sua società “Stella consulting” per consulenze inesistenti, nel 2017 e nel 2018; cifre poi girate ad altre due sue aziende. “Ha sistematicamente mercificato la propria pubblica funzione, svendendola agli interessi privati”, dice il gip. E in un’intercettazione il sindaco lo mette in guardia: “Tu non mi ascolti, tu non capisci un c… Mi stanno domandando che tu domandi soldi, tu non ti rendi conto, rischi troppo… Se io ti dico di stare attento, ti devi controllare”.

Per Brugnaro, Ceron e Donadini, la vicenda oggetto d’indagine è quella dell’area dei Pili, comprata dall’imprenditore di ‘Umana’ quando non era ancora in politica, a soli 5 milioni, poi zona di lottizzazione, per la quale Brugnaro aveva avviato una trattativa (poi fallita) sempre con Chiat Kwong Ching. Quattro ettari e mezzo di terreni, inquinati dalle lavorazioni di Marghera, finiti sotto il controllo di ‘Porta di Venezia’, facente sempre capo a Brugnaro, ma con “gestore di fatto” – scrive la Procura – il vice capo di gabinetto in Comune Derek Donadini. Dal 2017 anch’essa in mano al blind trust di diritto newyorkese creato dal sindaco per parare le accuse di conflitto di interessi. E’ proprio sui meccanismi del blind trust indaga la Gdf. Brugnaro, Ceron e Donadini, è scritto nell’ordinanza, “concordavano con Ching il versamento di un prezzo di 150 milioni di euro in cambio della promessa di far approvare il raddoppio dell’edificabilità e l’adozione delle varianti urbanistiche necessarie per l’approvazione del progetto edilizio”.

Brugnaro si dice “esterrefatto” e aggiunge: “so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici”. E sui Pili precisa: “Quella è un’area già edificabile da prima della mia amministrazione”.

Tuttavia, secondo i magistrati, gli stessi Brugnaro, Ceron e Donadini, in un incontro a Venezia “concordavano con Ching la cessione dell’immobile comunale Palazzo Papadopoli al prezzo di oltre 10 milioni di euro, inferiore al valore di 14 milioni… e ciò al fine di facilitare le trattative con Ching per la cessione del terreni dei Pili, di proprietà del Brugnaro”.
Riduzione del valore dell’immobile effettivamente avvenuta, tramite “atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere da Brugnaro, da Ceron e Donadini, che agivano per conto del primo”.

Due gemellini neonati trovati chiusi in un armadio, choc in Calabria

Due gemellini neonati sono stati rinvenuti senza vita all’interno di un armadio chiuso, avvolti in un lenzuolo. È successo a Reggio Calabria. A fare l’agghiacciante scoperta è stata una donna che, nella tarda serata di ieri, ha subito chiamato la polizia.

A partorire i due gemellini sarebbe stata la figlia della donna che li ha scoperti, una ragazza di 24 anni che si trovava da alcuni giorni ricoverata nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove si era recata per un malore senza fornire ulteriori spiegazioni ai sanitari del reparto di Ostetricia e ginecologia. Proprio mentre il personale medico stava studiando il caso sotto l’aspetto clinico, trovandosi, tra l’altro, di fronte al rifiuto da parte della giovane di sottoporsi a visita ginecologica, è scoppiato il caso giudiziario.

Una vicenda che ha suscitato profondo sconcerto a Reggio Calabria. Tra i mille interrogativi suscitati dalla vicenda, c’è solo una certezza: l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, a carico della ragazza, che risulta indagata per duplice infanticidio ma nei confronti della quale, almeno per il momento, non é stato adottato alcun provvedimento restrittivo.

Residente a Pellaro, nella zona sud della città, la giovane vive assieme ai genitori in un contesto familiare che gli inquirenti definiscono normale, senza alcun disagio particolare che possa spiegare la vicenda.
La giovane aveva un fidanzato, individuato dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, che sta conducendo le indagini. Nelle ultime ore il giovane é stato sentito come persona informata sui fatti, ma sul contenuto delle sue dichiarazioni vige il massimo riserbo. Ciò che sta emergendo, piuttosto, dalle prime indagini, è che i genitori della 24enne, pur essendo sotto choc per il ritrovamento dei due feti all’interno dell’armadio della loro abitazione, stanno collaborando con gli inquirenti essendo interessati a fare piena luce sull’accaduto.

Oltre al fidanzato, la polizia sta sentendo altri familiari e conoscenti della ragazza, per quale la Procura ha nominato un avvocato d’ufficio. La giovane è ancora ricoverata in ospedale, ma non è escluso che possa essere dimessa entro stasera stessa, dato che le sue condizioni non destano preoccupazioni. Finora la 24enne si è trincerata in un silenzio assoluto, decidendo di non rispondere alle domande degli investigatori, il cui obiettivo è capire chi fosse a conoscenza della gravidanza, come la ragazza sia riuscita a nasconderla addirittura ai suoi genitori e se qualcuno abbia avuto un ruolo diretto o indiretto nella vicenda.

Dal taglio del cordone ombelicale all’espulsione dei feti è inverosimile, infatti, che la giovane abbia potuto fare tutto da sola. Non se lo spiegano altrimenti i magistrati, per i quali qualche elemento utile alle indagini potrebbe emergere dall’esame del cellulare della ragazza, che è stato sequestrato. Non è escluso, infatti, che la 24enne si sia confidata con un’amica o che abbia chiesto aiuto a qualcuno.

Nel tentativo di ricostruire le circostanze del parto, inoltre, il sostituto procuratore Chiara Greco, titolare del fascicolo aperto sulla vicenda, ha disposto l’autopsia sui corpi dei due gemellini. Il medico legale dovrà stabilire innanzitutto se siano frutto di un parto spontaneo o di un aborto e, in quest’ultimo caso, se sia stato naturale o provocato.

L’esame autoptico, inoltre, dovrà servire a chiarire se i gemelli erano già morti nel momento della nascita o se siano deceduti successivamente. E anche quale fosse la loro età gestazionale nel momento del ritrovamento. Da un primo esame esterno i due corpicini sembrerebbero “completamente formati”, ma solo un’analisi approfondita, inclusa la docimasia polmonare, l’esame che permette di accertare la presenza di aria nei polmoni, potrà confermare se i feti abbiano respirato prima di essere avvolti in un lenzuolo e nascosti dentro l’armadio in cui sono stati trovati.
Solo dopo tutti questo accertamenti il quadro sarà più chiaro per gli inquirenti, che, al momento, salvo possibili sviluppi investigativi, hanno deciso soltanto di iscrivere la 24enne nel registro degli indagati.

Agguato a Reggio, ferito un uomo di 51 anni. È grave

Un uomo di 51 anni, Massimiliano Sinisi, è stato ferito a colpi d’arma da fuoco la scorsa notte a Reggio Calabria, nella periferia sud della città.

La vittima, un manovale già noto alle forze dell’ordine, è stato colpito all’addome mentre si trovava in via Pio XI. A sparare ignoti che si sono poi dileguati.

Le sue condizioni sarebbero gravi. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura e la Squadra mobile che ha avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore Chiara Greco. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica della sparatoria attraverso le telecamere presenti nella zona.

In queste ore, inoltre, la mobile sta interrogando familiari e conoscenti della vittima che è stata trasportata al Gom di Reggio Calabria dove è stata ricoverata. Disposte alcune perquisizioni nei confronti di pregiudicati della zona. Al momento le notizie sono frammentarie, ma non si esclude che il tentato omicidio sia maturato negli ambienti della criminalità locale.

In particolare, secondo quanto si è appreso, Massimiliano Sinisi è noto per fatti legati a percosse, minacce e violazioni alla legge sulle armi. Non risulta affiliato a cosche di ‘ndrangheta anche se il suo nome compare in alcuni atti giudiziari riguardanti le cosche della zona sud di Reggio.

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Reggio Calabria e la Squadra mobile sta cercando di ricostruire la dinamica dell’agguato e il contesto in cui è maturato il tentato omicidio.

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