Orrore in Irlanda dove è stata scoperta una fossa comune contenente i resti di mortali di neonati e bambini piccoli. Le spoglie sono state rinvenute in una ex struttura cattolica per ragazze madri gestita da suore.
I resti, trovati in un’area sotterranea suddivisa in venti camere, sono trovati durante gli scavi in una rete fognaria in disuso presso il “Bon Secours Mother and Baby Home”, a Tuam, nella Contea di Galway. Si parla di una quantità consistente di ossa, riferibili a diverse centinaia di corpi, intorno a un migliaio.
L’età dei morti, secondo quanto emerso da una inchiesta, varia dalle 35 settimane ai tre anni di vita e sono stati per lo più sepolti nel 1950. Le morti non sono classificate, ma in alcuni certificati si parla di “malattie” come la tubercolosi e “malnutrizione”, visto che la struttura ospitava “poveri”. Altra ipotesi è che le cause delle morti potrebbero essere riconducibili al periodo della grande carestia del XIX secolo. Non si esclude tuttavia che a quei tempi la “Casa” potrebbe essere stata utilizzata per aborti clandestini e a celare presunti infanticidi.
A metà anni ’70, nella struttura – orfanotrofio, alcuni giovavi che giocavano nell’area avevano riferito di aver visto un mucchio di ossa in una camera sotterranea nascosta.
E’ stata una commissione d’inchiesta a far partire le ricerche sulla scorta delle rivelazioni dei ragazzi e anche per la denuncia di una studiosa che ha sempre parlato di una fossa comune.
Il ministro irlandese per l’Infanzia e la Gioventù, Katherine Zappone, ha affermato che la notizia di oggi è “triste e preoccupante”, aggiungendo che la commissione d’inchiesta insieme alle autorità locali dovrebbero “indagare ulteriormente” per fare piena luce sulla casa dell’orrore.