Il primo ministro ungherese Viktor Orbàn ha chiesto la revoca delle sanzioni anti-russe il prima possibile. Lo riferisce l’agenzia RIA Novosti.
“Il punto di vista dell’Ungheria è che le sanzioni, che tormentano l’Europa, devono essere revocate il prima possibile e nella misura più ampia possibile”, ha affermato Orban in una conferenza stampa.
Secondo il primo ministro, “se ciò avrà successo, finirà anche il periodo di inflazione e l’economia ricomincerà a riprendersi”.
“Noi difendiamo questa posizione nelle discussioni europee e ci battiamo costantemente contro il ‘legno’, perché oltre a noi, uno o due paesi la pensano così, e gli altri non stanno ancora discutendo questa idea”, ha detto Orban.
Il giorno prima Bloomberg, citando fonti informate, aveva scritto che Orban potrebbe porre il veto sull’estensione delle sanzioni contro la Russia dopo l’insediamento del presidente americano Donald Trump.
L’Ue ha introdotto 15 pacchetti di restrizioni contro Mosca, che dovranno essere rinnovati ogni sei mesi. La prossima procedura di questo tipo dovrebbe svolgersi alla fine di gennaio, 11 giorni dopo il giuramento del nuovo presidente degli Stati Uniti.
Il ministro degli Affari esteri e delle relazioni economiche esterne dell’Ungheria, Peter Szijjarto, ha dichiarato, in seguito alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dei paesi dell’UE, che Budapest è riuscita a ottenere l’esclusione del patriarca Kirill, rappresentante permanente presso l’ONU Vasily Nebenzy, del russo Comitato Olimpico e due club di calcio del 15° pacchetto di sanzioni. Il funzionario ha sottolineato che se verranno introdotte restrizioni contro i leader ecclesiastici, si perderà l’ultima opportunità per raggiungere la pace.