Operazione Dionisio contro i clan del Catanzarese. FOTO NOMI VIDEO

Carlomagno

spaccio droga lameziaAssociazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti con lโ€™aggravante delle finalitร  mafiose. Queste le accuse, formalizzate nell’ operazione Dioniso, nei confronti di 47 indagati ritenuti affiliati alla cosca โ€˜ndranghetista Cerra-Torcasio-Gualtieri attiva nella piana di Lamezia Terme, nei confronti dei quali, fin dalle primi luci dellโ€™alba sono scattate le manette.

Lโ€™ordinanza di custodia cautelare, (da 1120 pagine), eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro unitamente a quelli della Compagnia di Lamezia Terme, ha portato a 24 misure cautelari in carcerate e 23 agli arresti domiciliari a Lamezia Terme, San Luca, Bari, e altre localitร  del territorio nazionale. 77 gli indagati complessivamente.

La misura, che trae origine da unโ€™indagine del Nucleo Investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha permesso di documentare lโ€™esistenza di tre piazze di spaccioย in cui veniva smerciata la roba: via Trempa, a Capizzaglie e a “Ciampa di cavallo”, luoghiย gestiti dalla cosca nonchรฉ lโ€™impiego degli illeciti ricavi anche per il sostentamento degli accoliti detenuti e delle relative famiglie.

Tra le persone coinvolte nellโ€™operazione cโ€™รจ anche il capo storico della cosca, Nino Cerra, 69 anni. Il gip Carlo Saverio Ferraro ha accolto le richieste dei sostituti procuratori Elio Romano e Fabiana Rapino e ha applicato le seguenti misure cautelari (Dopo video e foto)

In carcere vanno
Nino Cerra, 69 anni; Pasquale Torcasio, (48); Vincenzo Torcasio, (37); Pasquale Torcasio, (37); Antonio Gualtieri, (38); Pasquale Carnovale,(31);Cesare Gualtieri, (48); Cesare Gualtieri, (39); Nicola Gualtieri, (25); Sebastiano Strangio, (31); Danilo Torcasio, (32); Francesco Tropea, (30); Luca Torcasio, (34); Giuseppe Gullo, (52); Peppino Festante, (41); Ivan Matti Altadonna, (40); Silvia Mascaro, (27); Estino Teresa, (60); Torcasio Antonio, (66); Renda Maria Pia, (53); De Fazio Roberto, (41); Fiorino Salvatore, (62);
Pasquale Gullo, (46); Larosa Gaetano, (43);

Agli arresti domiciliari
Giuseppe Dattilo, (47); Stefano Frangione, (33); Concetto Pasquale Franceschi, (50); Franco Franceschi, (48); Antonio Franceschi, (23); Antonio Salatino, (51); Pasquale Salatino, (29); Antonio De Fazio, (41); Aurelio Scalise, (48); Lorenzo Cosentino, (27); Vincenzo Ammendola, (41); Francesco Genchi, (50); Eljon Hoxhaj, (35); Carmela Profeta, (31); Angela Patruno, (24); Maurizio De Fazio, (53); Pasquale Tedesco, (58); Giovanni Pujia, (49); Antonio Grande, (35); Angela Gatto, (36); Luciano Torcasio, (49); Antonio Gatto, (32); Danilo Fiumara, (28) anni.

Le attivitร  sono state avviate nel gennaio 2013, come hanno sottolineato gli ufficiali dellโ€™Arma, il capitano Fabio Vincelli, comandante del Nucleo investigativo, e il tenente Pietro Tribuzio, comandante della Compagnia di Lamezia Terme.

Inquirenti Operazione Dionisio
Il procuratore capo Gratteri e suoi collaboratori nella conferenza stampa

Diversi sequestri di droga hanno contribuito a perfezionare le indagini. Nel corso della conferenza stampa, tenuta negli uffici della Procura di Catanzaro, per illustrare i particolari dellโ€™operazione, il procuratore capo Nicola Gratteri ha sottolineato che quella dei Cerra-Torcasio-Gualtieri รจ da considerare โ€œuna famiglia di serie Aโ€ nel traffico di stupefacenti, ricordando che esistono giร  sentenze definitive rispetto allโ€™associazione mafiosa.

โ€œPer decenni โ€“ ha aggiunto Gratteri โ€“ hanno dominato il territorio della piana di Lamezia Terme, con la โ€˜ndrangheta della fascia ionica che si approvvigionava per cocaina e ed eroinaโ€. Gratteri ha sottolineato che i Carabinieri โ€œsono riusciti a portare a termine unโ€™indagine completa sul piano probatorio, con pazienza e professionalitร , ricostruendo in modo sistematico lโ€™organizzazione criminaleโ€.

Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha evidenziato i particolari dellโ€™inchiesta; dalle aree di spaccio ai legami con le cosche della ionica reggina, con la Puglia e con canali albanesi. โ€œSiamo davanti ad una cosca pericolosa โ€“ ha aggiunto Bombardieri โ€“ perchรฉ lโ€™indagine prende avvio dalle dichiarazioni di un testimone di giustizia tossicodipendente, minacciato da soggetti che dovevano recuperare somme di denaroโ€.

Ulteriori riscontri sono arrivati anche da alcuni collaboratori di giustizia, consentendo di completare โ€œuno spaccato importante, perchรจ dal territorio sono stati tirati fuori soggetti che costituivano pericolo costante per sicurezza dellโ€™areaโ€. Il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Marco Pecci, ha spiegato che โ€œlโ€™attivitร  ha consentito di dare risposte ad un territorio molto particolare, esposto a fenomeni criminosi, per andare incontro allโ€™istanza di sicurezza che arriva dai cittadiniโ€, ed ha quindi sottolineato la โ€œsinergia perfetta tra i reparti dei Carabinieriโ€.