Operazione Buena Ventura, il filo conduttore delle indagini

Carlomagno

polizia-droga-gioiaDa New Bridge a Columbus I e II a Buena Ventura. Quattro indagini della Polizia di Stato che segnano la lotta al narcotraffico della ‘ndrangheta e alle sue proiezioni internazionali.

Era il 2014, quando la Polizia italiana (Squadra Mobile di Reggio Calabria e Servizio Centrale Operativo) e F.B.I. dopo due anni di indagini erano riusciti a disarticolare il “ponte” fra la Calabria e gli Stati Uniti realizzato da un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. I cartelli calabresi avevano pianificato e realizzato l’acquisto di una consistente di partita di cocaina che doveva giungere da New York al porto di Gioia Tauro.

Nel 2015 – in due distinte fasi – gli stessi investigatori della Polizia di Stato e agenti delle agenzie federali americane del Federal Bureau of Investigation (FBI) e dell’Homeland Security, nel corso della congiunta operazione Columbus (maggio 2015), disarticolavano in Calabria e a New York un sodalizio criminoso con proiezioni transnazionali, dedito ai traffici internazionali di sostanze stupefacenti tra gli Stati Uniti d’America e la Calabria.

Dopo appena 5 mesi (ottobre 2015) i poliziotti italiani con agenti costaricensi del O.I.J. (Organismo de investigacion Judicial) e squadre miste e congiunte della Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo – Squadra Mobile di Reggio Calabria), di F.B.I., Homeland Security e Interpol, arrestavano i componenti di un sodalizio criminoso operante in Costarica nel traffico internazionale di droga in sinergia con alcune articolazioni della ‘ndrangheta ionico-reggina.

Le attività investigative consentivano di ricostruire l’organigramma del sodalizio, la struttura organizzativa, le condotte transnazionali e le rotte del narco-traffico e di qualificare i rapporti fra esponenti della ‘ndrangheta e trafficanti attivi nel Centro – America, in contatto con narcos colombiani.

L’odierna operazione – Buena ventura – dimostra la forza e la capacità dei cartelli calabresi nello stringere accordi con i narcos colombiani al fine di importare dal Paese sudamericano in Calabria ingenti partite di cocaina destinata alle piazze di spaccio di diverse province italiane e in Europa.