E’ stato fermato dalla polizia di Lodi un uomo di 43 anni, lodigiano, fortemente sospettato di avere ucciso a coltellate la donna colombiana a Lodi, I.A.C., queste le iniziali. Gli investigatori lo hanno sottoposto a fermo dopo un lungo interrogatorio nella notte in questura, dove sono state interrogate altre 15 persone. Gli uomini della Squadra mobile sono risalite al presunto autore attraverso i contatti telefonici avuti dalla vittima nelle ore precedenti la sua morte. Al momento non è chiaro perché avrebbe commesso l’omicidio.
Il corpo della donna massacrato a coltellate è stato rinvenuto domenica mattina a Lodi. 65 anni, di origini colombiane, ma residente da molti anni a Piacenza, è stata trovata in un lago di sangue in un appartamento dell’agglomerato di Albarola, alla periferia della città, in via Aldo Moro 62.
A lanciare l’allarme è stato un coinquilino che ha notato tracce di sangue sulle scale e sul pianerottolo della casa. Allertato il 113, sul luogo del delitto è intervenuto personale della Scientifica della Polizia di Stato per i rilievi del caso. Inutili i soccorsi, la vittima era già morta da ore. Probabilmente uccisa nella notte.
Si tratta di un “omicidio violentissimo”, ha detto il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro. La donna, trovata semi nuda in casa e con il volto coperto, sarebbe stata colpita da numerosi fendenti al torace.
La polizia ha avviato interrogatori per cercare di risalire allo spietato killer. Da quanto emerge, la vittima gravitava negli ambienti della prostituzione e, insieme a una sua connazionale, avrebbe utilizzato il bilocale di Lodi per incontrare persone.
Gli investigatori cercano di ricostruire le ultime ore di vita della donna. Al vaglio anche i filmati delle videocamere presenti in zona e il cellulare. Le generalità della vittima non sono state diffuse.