‘Ndrangheta, sgominata cellula di narcotrafficanti. C’è Bellocco tra gli arrestati

Carlomagno

C’è anche il presunto boss della ‘ndrangheta Umberto Bellocco, di 50 anni, di Rosarno, considerato il principale esponente del gruppo criminale, tra gli arrestati dell’operazione effettuata dalla Guardia di finanza, con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria, contro un’organizzazione di trafficanti internazionali di cocaina che ha portato all’esecuzione di 24 ordinanze di custodia cautelare.

Nipote del boss Mario Bellocco, Umberto Bellocco, secondo quanto è detto nel capo d’imputazione a suo carico, “ha fornito costanti istruzioni agli associati su come portare a termine le singole contrattazioni e supervisionava nel suo complesso tutta l’attività criminale del gruppo”.

Il suo “fedelissimo”, secondo l’accusa, era Giuseppe Cotroneo, di 49 anni, anche lui tra gli arrestati, al quale l’accusa attribuisce il ruolo di organizzatore del traffico.

La custodia cautelare in carcere è stata disposta anche per Francesco Agostino, di 37 anni; Angelo Arrigo (26); Antonio Bevilacqua (47); Antonio Caracciolo (37); Giuseppe Corapi (47); Antonino Consolato Costantino (39); Alessandro Idone (41); Carlo Pezzo (41); Ersido Shkurti (29), di nazionalità albanese; Vittorio Tamburella (36); Giovanni Greco (38); Massimo Greco (37) e Claudio Alexandre Caldas De Castro (49), brasiliano.

Nei confronti di quest’ultimo, che si trova nel Paese sudamericano, è stata avviata la procedura di arresto e di estradizione. Caldas De Castro, secondo quanto è emerso dalle indagini, ebbe un incontro in Calabria nel 2018 con Umberto Bellocco per concordare il pagamento di un’importante partita di cocaina.

Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti i fratelli gemelli Diego e Matteo Carbone, di 25 anni; Maurizio Di Stefano (36); Francesco Di Giacco (36); Raffaele Macrì (38); Salvatore Macrì (36); Luigi Monreale (43); Francesco Privitera (25) e Gioacchino Cosimo Raso (61). Altre quattro persone risultano iscritte, nell’ambito della stessa inchiesta, nel registro degli indagati. (ansa)