Nella mattinata odierna, 19 gennaio 2023, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza ha dato esecuzione, in Crotone ed Isola di Capo Rizzuto, allโordinanza di misure cautelari di natura personale (rispettivamente della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dellโinterdittiva allโesercizio della professione) – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro – nei confronti di sei soggetti, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine, rispettivamente, ai reati di associazione per delinquere di matrice ‘ndraghetista, associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di frode fiscale, riciclaggio, impiego di utilitร di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, nonchรฉ ai reati di usura ed estorsione.
Lโattivitร investigativa ha consentito di delineare la gravitร indiziaria circa la presunta partecipazione di uno degli indagati, destinatario della misura cautelare in carcere, alla cosca di โndrangheta di Isola di Capo Rizzuto, nonchรฉ la sua attivitร di promozione e direzione del sodalizio finalizzato alla commissione dei reati di natura fiscale e contro il patrimonio e la presunta partecipazione a questโultimo sodalizio degli altri indagati, imprenditori e commercialisti crotonesi colpiti, rispettivamente, dalle misure cautelari degli arresti domiciliari, dellโobbligo di dimora e del divieto temporaneo di esercitare attivitร professionale ed imprenditoriale.
Lโipotesi รจ che il meccanismo illecito sia stato realizzato attraverso lโinterposizione di imprese cosiddette cartiere operanti nel settore edile, anche intestate a prestanome, le quali, emettendo fatture per operazioni inesistenti per oltre cinque milioni di euro, hanno consentito di generare, a vantaggio delle societร utilizzatrici, un notevole risparmio dโimposta pari a circa due milioni di euro.
In particolare, le complesse indagini, che hanno consentito lโacquisizione dei gravi indizi in ordine ai reati indicati, sono state delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della GdF di Crotone e si sono sviluppate, oltre che con dichiarazioni di collaboratori di giustizia e attivitร tecnica, anche attraverso mirate verifiche tributarie e la ricostruzione documentale delle movimentazioni di danaro, sia mediante i canali bancari che in contante.
Le indagini hanno consentito, altresรฌ, di ipotizzare un episodio di usura in danno di un imprenditore crotonese, nonchรฉ di un connesso reato di estorsione. L’operazione รจ stata denominata “Krimata”