Beni per oltre un milione di euro sono stati confiscati dai carabinieri di Reggio Calabria Giovanni Battista Cacciola, 55enne di Rosarno, giร condannato in processi contro i clan del reggino e attualmente in carcere.
L’uomo, riferisce l’Arma, si รจ macchiato in piรน occasioni di gravi reati, sia contro il patrimonio che la persona; รจ stato condannato per porto e detenzione di armi, ricettazione, associazione a delinquere, associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e riduzione in schiavitรน.
Il provvedimento scaturisce dallโattivitร investigativa denominata โMauserโ, formulata allโesito di una piรน ampia indagine denominata โScacco Mattoโ, che ha messo in luce lโesistenza di un sodalizio criminale rosarnese, dedito alla commercializzazione di sostanza stupefacente con ramificazione anche nel nord Europa.
Le risultanze investigative prodotte dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria e sul quale il provvedimento si fonda, derivano dalla condanna in primo grado a 18 anni di reclusione, per poi essere ridimensionata a 16 anni di reclusione dalla Corte dโAppello di Reggio Calabria e infine essere stata confermata in Cassazione nel 2019.
Inoltre, nel luglio 2018 รจ stato colpito da ordinanza di custodia cautelare nellโambito dellโoperazione denominata โAresโ, nella quale viene accusato di aver fatto parte di unโassociazione di stampo mafioso allโinterno della cosca โCacciolaโ, inizialmente unitaria e successivamente disarticolata in due contrapposizioni.
Nella circostanza sono stati confiscati unโazienda agricola e un bar entrambi ricadenti nel territorio di Rosarno, quattro immobili di cui uno a Rosarno e tre a Candidoni, alcuni terreni oggetto di sovvenzione comunitaria nellโambito della Pac (Politica agricola comune), quattro rapporti bancari, alcuni prodotti finanziari, per un valore complessivo di un milione e cento mila euro circa.