La nave cargo russa Ursa Major è affondata nel Mar Mediterraneo dopo un’esplosione nella sala macchine. Lo ha affermato il Centro di gestione delle crisi del Ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass.
La nave russa è affondata in acque internazionali. Quattordici membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo e due risultano dispersi.
Il quotidiano spagnolo El Espanol ha riferito che la nave russa si è capovolta in acque internazionali tra la Comunità autonoma spagnola di Murcia e l’Algeria.
La nave ha lasciato San Pietroburgo circa due settimane fa, diretta al porto di Vladivostok, dove era attesa per il 22 gennaio.
Secondo il Centro di gestione delle crisi del Ministero degli Esteri russo, la nave Ursa Major (che dal Latino significa l’Orsa Maggiore), di proprietà della compagnia SK-Yug, è affondata in seguito a un’esplosione nella sala macchine.
Il destino dei membri dell’equipaggio
Quattordici dei 16 membri dell’equipaggio della nave sono stati tratti in salvo, ha affermato il Centro di gestione delle crisi del Ministero degli Esteri russo.
I superstiti sono stati portati al porto di Cartagena, nella regione spagnola di Murcia. Ricerche sono in corso per rintracciare i due dispersi. L’Ursa Major è una nave da carico costruita nel 2009. Operava con diverse centinaia di tonnellate di carico tra i mari dell’Asia, Baltico, Medio Oriente, Mediterraneo e sulla rotta del Mare del Nord.
Le autorità russe hanno avviato indagini per accertare le cause dell’esplosione e il conseguente affondamento.