L’obiettivo del governo italiano è “sconfiggere i trafficanti di esseri umani”. Parola del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi a Cutro ha riunito il Cdm per dare “un segnale concreto” dopo il tragico naufragio dello scorso 26 febbraio a Steccato di Cutro, in cui sono morti almeno 72 immigrati.
Nel corso della riunione del governo, è stato approvato all’unanimità il decreto legge sui flussi regolari di migranti e il contrasto all’immigrazione irregolare. La norma riguarda i reati legati alla tratta delle persone e prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti.
Nel decreto viene introdotta “una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione”, afferma la premier in conferenza stampa nel chiostro del comune di Cutro. Non solo pene severissime per gli scafisti, ma anche per quelle associazioni che sono coinvolte nel traffico di esseri umani.
Il testo licenziato dal governo prevede inoltre – questa una delle novità -, che il reato viene perseguito severamente anche se consumato in acque internazionali, al di fuori dei confini italiani. Un modo per scoraggiare gli scafisti, ma non solo, che intraprendono viaggi clandestini che mettono a repentaglio, al prezzo di migliaia euro a persona, la vita di chi scappa da situazioni difficili nei loro paesi di origine.
Il il ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega che “c’è un allargamento di giurisdizione penale dello Stato italiano: se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato, il reato è punito secondo la legge italiana, anche quando la morte e le lesioni si verificano fuori dal territorio italiano”.
“Volevamo dare un segnale concreto. E’ la prima volta che viene celebrato un Cdm nel luogo in cui si è svolta una tragedia come questa”, ha detto la premier. “Faremo tutto quello che va fatto per sconfiggere questi criminali”, ha detto Giorgia Meloni riferendosi ai trafficanti di esseri umani che si fanno pagare fino a 9 mila euro. La premier ha anche ringraziato il ministero Piantedosi per il lavoro svolto.
Meloni chiede risposte all’Europa. “Non c’è stato incontro bilaterale dove io non abbia trattato questa materia. Il tema europeo diventa ancora più centrale. All’indomani della tragedia ho scritto una lettera ai vertici dell’Ue per chiedere azioni concrete immediate. Su questo serve il coinvolgimento dell’Europa a partire dalla coesione e dalle risorse. Abbiamo bisogno di risposte a 360 gradi. L’Italia non può affrontare da sola il problema. Da parte della von der Leyen c’è stata una risposta a questo, che segna di fatto un cambio di passo. Fondamentalmente noi chiediamo che dal prossimo Consiglio europeo arrivino passi concreti. Vogliamo stabilire il principio che non accettiamo la tratta delle persone del terzo millennio”.
“Siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia, la nostra è una politica di maggiore fermezza”, ha detto Meloni. “Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani sia dare il messaggio per cui non conviene entrare illegalmente in Italia, pagare gli scafisti e rischiare di morire”.
“Qualcuno ritiene – ha proseguito Meloni – che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno lo dice o lo lascia intendere, che le istituzioni si girano dall’altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.
Guarda la conferenza stampa del governo Meloni a Cutro