E’ morto il regista Pasquale Squitieri. Nato a Napoli 79 anni fa, è venuto a mancare questa mattina circondato dall’affetto dei suoi cari all’ospedale Villa San Pietro di Roma. Lo rendono noto il fratello Nicola, la seconda moglie Ottavia Fusco, la figlia Claudia. La camera ardente sarà allestita domani dalle 11 alle 18.
Regista, scenografo e politico Pasquale Squitieri debuttò nel cinema come regista e sceneggiatore con “Io e Dio” (1969), prodotto da Vittorio De Sica e, sulla falsariga di registi come Sergio Leone si dedicherà brevemente al genere spaghetti western con “Django sfida Sartana” (1970) e “La vendetta è un piatto che si serve freddo” (1971). Entrambe le pellicole sono da lui firmate con lo pseudonimo William Redford, scrive di lui Wikipedia.
Firmò altre pellicole come “L’ambizioso” (1975), “Il prefetto di ferro” (1977) e “Corleone” (1978) riguardano i contatti tra mafia e politica; Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene (1974) e Atto di dolore (1990) hanno come tema principale la droga; Gli invisibili (1988) il terrorismo; L’avvocato de Gregorio (2003) le cosiddette “morti bianche” ; Razza selvaggia (1980) e Il colore dell’odio (1990) affrontano l’argomento dell’immigrazione. Suoi i suoi film film storico-politici.
Militante politico di sinistra, negli anni virò a destra dove fu candidato ed eletto senatore nelle liste di Alleanza Nazionale nel 1994 nel collegio di Andria-Barletta. In quella legislatura fece parte delle commissioni Industria, commercio, turismo, e vigilanza Rai.
Nel 1996 si è ricandidato al Senato con il Polo per le Libertà nel collegio di Nola, ma ha ottenuto il 40,2% dei voti ed è risultato sconfitto dal rappresentante de l’Ulivo, Aldo Masullo.