La notte scorsa, i Carabinieri della Tenenza di Pero (Milano) hanno arrestato una cittadina rumena di 51 anni, ritenuta responsabile della riduzione in schiavitù di una 23enne moldava.
L’intervento è scattato quando la vittima è riuscita a contattare di nascosto il 112 e gli uomini dell’Arma l’hanno raggiunta e liberata, trovandola segregata all’interno della stanza dove veniva costretta a prostituirsi contro la propria volontà.
La presunta sfruttatrice l’aveva fatta giungere in Italia con l’inganno, promettendole un lavoro stabile e, da circa un mese le aveva imposto una condizione di grave sudditanza psicologica.
Al momento dell’arresto, la rumena, nel tentativo di sottrarsi a un mandato di cattura per sfruttamento della prostituzione, spiccato dalle autorità del suo paese, ha fornito un documento falso. Accompagnata a San Vittore, la donna risponderà all’autorità giudiziaria anche di false attestazioni sull’identità personale.
A conclusione degli accertamenti, i militari hanno denunciato in stato di libertà anche la proprietaria dello stabile per aver acconsentito alla locazione, che sarebbe stata consapevole dell’attività illecita che l’arrestata avrebbe svolto.