In arrivo una direttiva per “stoppare definitivamente le azioni illegali delle ong”. Lo fa sapere il Viminale, informando che il documento ribadirà le procedure dopo salvataggi in mare.
La priorità, rileva, “rimane la tutela delle vite, ma subito dopo è necessario agire sotto il coordinamento dell’autorità nazionale territorialmente competente, secondo le regole internazionali della ricerca e del soccorso in mare”.
Qualsiasi comportamento difforme, “può essere letto come un’azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani”.
Intanto, sul caso Diciotti, c’era un “allarme generalizzato” sulla possibile infiltrazione di soggetti radicalizzati in Italia attraverso i barconi: nel caso della nave Diciotti non c’era un “allarme specifico”, ma “il modello di comportamento” del Viminale teneva conto del pericolo: “c’è il tema di proteggere le frontiere”. E’ quanto detto ai magistrati di Catania – si legge sul verbale secretato risalente allo scorso 8 novembre – dal prefetto Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto del ministro Matteo Salvini, sul caso Diciotti.