E’ giallo a Ravenna. Il dermatologo Matteo Cagnoni, unico indagato per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri resta in carcere ma davanti ai magistrati che lo hanno interrogato si è proclamato innocente. Il caso non sembra chiuso.
Cagnoni “ha risposto a tutte le domande del giudice e si è professato innocente”, ha riferito l’avvocato Giovanni Trombini all’uscita dal carcere fiorentino dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Giudice che ha poi convalidato il fermo e disposto per il professionista la misura della custodia cautelare in carcere.
Il legale ha poi riferito che si è trattato di “un ampio e lungo interrogatorio, durante il quale il dottor Cagnoni ha confutato quelli che sembrano elementi indiziari, tutti da dimostrare”. Cagnoni, ha aggiunto l’avvocato, “non sta bene: quanto è successo è una tragedia per tutti, è addolorato”.
Matteo Cagnoni non è dunque crollato dopo ore di interrogatorio. Resta un mistero, l’omicidio di Giulia Ballestri. Delitto che è avvenuto la scorsa settimana in una villa disabitata di Ravenna e che dopo l’arresto a Firenze del presunto assassino, in molti si aspettavano una sua confessione. Ma non è andata così.
Gli inquirenti, dopo le prime indagini, hanno raccolto elementi indiziari a carico del marito dermatologo. Un quadro “sufficiente” che ha permesso di chiedere il fermo dell’uomo. Occorrerà capire ora se l’uomo avesse un alibi e quanto questo sia solido. Ma se si proclama innocente, e magari lo è, chi sarà stato ad ammazzare la moglie? Il caso, a questo punto, ha tutti i contorni di un giallo.