Materiale esplodente e droga, 5 arresti nel Crotonese

Carlomagno

Agenti della Squadra Mobile della Questura di Crotone, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” di Cosenza, hanno arrestaro P. G., classe 1952, P. M. classe 1991 e B. F., classe 1992, indagati per il reato di detenzione di arma clandestina, porto abusivo di armi, inosservanza relativa alle modalità per il trasporto di armi ed esplosivi, inosservanza obbligo tenuta registro operazioni giornaliere, ricettazione in concorso.

Nello specifico, lungo la statale 106 nei pressi di Rocca di Neto, gli operatori, nel controllare l’autovettura a bordo della quale viaggiavano i tre soggetti, constatavano all’interno del cofano posteriore la presenza di materiale esplosivo di genere pirotecnico con potenziale verosimilmente elevato, trasportato in maniera illegale e senza alcuna cautela.
La verifica, effettuata da parte di personale specializzato, ha fatto emergere la presenza di prodotti esplosivi, del peso totale lordo di Kg. 60. In tre venivano sottoposti al regime degli arresti domiciliari, presso le proprie abitazioni.

Nel corso degli stessi servizi i poliziotti hanno denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti, il crotonese S. G., classe 1996, in quanto, a seguito di perquisizione locale presso l’abitazione del predetto, veniva rinvenuto un bilancino di precisione intriso di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, nonché 52 semi di cannabis.

Infine, sono finiti in manette S. S., classe 1979 e T. G., classe 1976, entrambi crotonesi, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto, lungo la 106 nei pressi del bivio di Cutro, a seguito di controllo dell’autovettura a bordo della quale viaggiavano i due soggetti, veniva rinvenuto, occultato sotto il sedile del conducente, un involucro di cellophane termosaldato contenente gr. 19,3 di cocaina. Pertanto, gli stessi venivano tratti in arresto e sottoposti al regime degli arresti domiciliari, presso le proprie abitazioni.