Il fuciliere della Marina italiana, Massimiliano Latorre è stato autorizzato a rimanere in Italia fino al 15 luglio. Lo ha deciso la Corte Suprema indiana. La decisione è giunta dopo un dibattito durato una ventina di minuti, durante il quale è stato riesaminato brevemente l’iter giudiziario in cui sono sono coinvolti Latorre e Salvatore Girone, che si trova attualmente in India. In particolare i giudici indiani hanno ricordato l’esistenza di un ricorso italiano, accolto, contro la presenza della polizia antiterrorismo Nia, e hanno disposto la fissazione di un’udienza entro la fine di aprile.
A marzo era stato sospeso il processo a loro carico presso il tribunale speciale dopo l’accoglimento del ricorso italiano da parte della Corte suprema indiana. Ricorso con cui si “contesta in toto il diritto dell’India a condurre l’inchiesta e a giudicare i marò” avevano spiegato i legali dei fucilieri al termine dell’udienza. “Sono molto soddisfatto – aveva spiegato l’avvocato dei marò, Mukul Rohatgi – perché siamo riusciti a far accogliere la nostra posizione e a bloccare la presentazione dei capi di accusa da parte della polizia antiterrorismo Nia”.