Le forze armate israeliane (Idf) hanno attaccato più volte nel sud del Libano le basi dell’Unifil (United nations interim force in lebanon), forze di pace di cui fanno parte migliaia di persone, tra cui centinaia di italiani a presidio della pace e della sicurezza dopo la prima invasione di Israele nel paese a marzo 1978. Feriti due caschi blu indonesiani e danni alle strutture.
Condanna unanime da parte delle istituzioni europee e italiane, con il ministro della Difesa, Guido Crosetto che parla di “crimine di guerra”. Gli israeliani, impegnati a sconfiggere Hezbollah, si è schierata al confine con il Libano e aveva avvertito i contingenti nelle Nazioni Uniti a spostarsi di qualche chilometro ma l’avvertimento è stato rifiutato dai vertici dell’Onu.
Gli attacchi dell’esercito israeliano contro le unità di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Libano sudoccidentale sono “in violazione delle leggi di guerra”, e L’Onu “dovrebbe stabilire urgentemente, e i Paesi membri dell’Onu dovrebbero sostenere, un’indagine internazionale sulle ostilità in Libano e Israele con il mandato di denunciare pubblicamente le violazioni”. Lo afferma Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto.
Michel, attacchi a missioni di pace Onu sono inaccettabili
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha condannato gli attacchi alle operazioni di pace delle Nazioni Unite, dopo che i peacekeeper dell’Unifil hanno dichiarato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sul loro quartier generale nel Libano meridionale. “Un attacco contro una missione di pace delle Nazioni Unite è irresponsabile e non è accettabile, ed è per questo che invitiamo Israele e tutte le parti a rispettare pienamente il diritto umanitario internazionale”, ha detto Michel a margine del vertice dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) in Laos.
Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo sulla questione ha definito l’atteggiamento di Israele come “Inaccettabile”.