La Camera dei deputati ha approvato la manovra economica del governo Lega-M5s. Ora è legge a tutti gli effetti. Il voto finale arriva dopo un lungo braccio di ferro con la Commissione europea sullo sfondamento del deficit. I voti a favore sono stati 313, i no 70.
Al testo hanno votato contro Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non hanno partecipato al voto Pd e Leu. Alla vista del risultato sul tabellone llone, abbracci tra il premier Giuseppe Conte e i ministri. Di Maio si dice “soddisfattissimo” e anche il presidente del Consiglio parla “dell’inizio della stagione del riscatto” evidenziando che “L’Italia riparte”.
Il traguardo della manovra è stato raggiunto “entro i tempi previsti che ci hanno evitato da un lato la gestione del bilancio con le mani legate dall’esercizio provvisorio e dall’altro una procedura europea per deficit eccessivo che di fatto avrebbe commissariato il Paese per 5-7 anni”, dice in in una nota il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sottolineando che si rispettano “le promesse elettorali con una manovra mirata a sostenere la crescita e a difendere la pace sociale in una congiuntura europea e internazionale che non si annuncia favorevole”.
Nelle dichiarazioni di voto, c’è stato scontro Lega-Fi, con gli azzurri che parlavano di legge “contro gli italiani”. In realtà, hanno replicato i leghisti, “la macelleria sociale è iniziata con la legge Fornero del governo Monti che voi sostenevate”.
Gli italiani si accorgeranno “presto, presto” degli effetti positivi della cosiddetta “manovra del popolo”. Ne è convinto il premier Giuseppe Conte rispondendo alle domande dei giornalisti dell’Ansa all’uscita dall’Aula della Camera dopo l’approvazione della legge di bilancio. “Facciamo entrare in vigore le norme”, ha aggiunto Conte.