E’ caduto il governo francese presieduto da Michel Barnier. L’Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese, ha votato per approvare una mozione di sfiducia contro l’esecutivo Barnier, di fatto estromettendolo.
“Conformemente alla Costituzione francese, Michel Barnier presenterà le sue dimissioni al presidente della Repubblica”, ha annunciato la presidente della Camera Yael Braun-Pivet.
La mozione ha ricevuto il sostegno di 331 parlamentari, ben al di sopra del minimo richiesto di 289 voti.
Michel Barnier si recherà alle 10 all’Eliseo per presentare le dimissioni del suo governo al presidente Emmanuel Macron, dopo la mozione di sfiducia che ha posto fine al suo breve mandato da primo ministro.
Un risultato annunciato che precipita la Francia nella crisi e nel caos finanziario, e pone ancora una volta il presidente Emmanuel Macron – del quale sia la France Insoumise sia il Rassemblement National di Marine Le Pen chiedono le dimissioni – in un vicolo cieco.
Le Pen, nelle prime dichiarazioni, pur confermando che Macron “deve dimettersi”, ha anticipato che lascerà lavorare il nuovo premier ad una manovra finanziaria. Risoluta Mathilde Panot, capogruppo dei deputati de La France Insoumise: “Macron se ne vada, noi siamo pronti ad andare al potere con un programma di rottura con il passato”.
Il capo dell’Eliseo, che aveva accusato Le Pen di “insostenibile cinismo” per l’alleanza con la gauche pur di affossare il governo, è atterrato a Parigi mentre Barnier si commuoveva alla fine del suo ultimo discorso davanti ai deputati. Ai partiti che l’hanno voluto far cadere, il premier ha lanciato un messaggio pesante: “La gravità della situazione economica e la verità si imporranno a qualsiasi nuovo governo”.