Jonny, giudici confermano il carcere per il prete del Cara di Isola

Carlomagno
Don Edoardo Scordio
Don Edoardo Scordio

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato il carcere per don Edoardo Scordio e i cugini Antonio e Fernando Poerio. I tre sono tra le 68 persone coinvolte nell’inchiesta Jonny della Dda di Catanzaro sulla gestione del Cara di Isola Capo Rizzuto e sugli affari della cosca Arena.

I Poerio sono gli imprenditori che, secondo le accuse della Dda, si erano accaparrati il servizio di ristorazione nel Cara di Isola Capo Rizzuto proprio con la società Quadrifoglio srl.

Il 70enne don Edoardo Scordio, parroco di Santa Maria Assunta e fondatore della confraternita Misericordia di Isola Capo Rizzuto che gestiva il centro di accoglienza, è invece accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso per avere, insieme al governatore della confraternita, Leonardo Sacco, operato la distrazione di grandi risorse in favore della “bacinella” della cosca di ‘ndrangheta Arena.