La Nazionale italiana di Ventura cerca il riscatto al Mezza di San Siro, a Milano, per agganciare l’agognata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, dopo il ko in Svezia per 1-0. Per passare è d’obbligo vincere. Venerdì al termine del mach perso contro gli svedesi il tecnico italiano si era affidato alla spinta del pubblico dello stadio milanese. Stasera il ritorno.
Il tecnico azzurro mette Jorginho a centrocampo e Gabbiadini in attacco, in coppia con Immobile: le formazioni ufficiali di Italia-Sveziaconfermano le indicazioni della vigilia. Ventura schiera gli azzurri con un 3-5-2: davanti a Buffon Barzagli, Bonucci e Chiellini, il centrocampo è composto da Parolo-Jorginho-Florenzi, con Candreva e Darmian esterni, a far da supporto alla coppia Gabbiadini-Immobile.
Boninsegna a Ventura, troppi cambi possono far male – “Troppi cambi possono fare male”: consiglio non richiesto di Roberto Boninsegna al tecnico azzurro Gian Piero Ventura in vista della partita con la Svezia. Ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’ l’ex centravanti azzurro, che oggi compie 74 anni, dall’alto della sua esperienza con la maglia della Nazionale sottolinea che “è logico cambiare formazione, dopo quanto visto in Svezia, ma -aggiunge Boninsegna- cambiare troppo non mi sembra esatto.
“Ci vuole anche affiatamento fra i giocatori, questi già giocano poco assieme…. Speriamo bene”. E aggiunge “cambiare troppo non significa indovinarci. Jorginho è il sostituto di Verratti, che non può giocare, perciò lui o un altro doveva esserci. De Rossi è vero che non sta attraversando un buon momento, ma io l’avrei messo in campo, per cambiarlo dopo se non funziona”. Il vecchio ‘Bonimba’, come era soprannominato quando giocava, non è stupito delle critiche di questi giorni a Ventura, “quando mancano i risultati, qualcuno deve prendere la colpa”.