Aerei da guerra israeliani hanno lanciato diversi attacchi aerei contro due case nel campo profughi di Jabalia e la moschea albanese nel campo profughi di Gaza, nella Striscia settentrionale, provocando un nuovo massacro. Lo riportano le agenzie di stampa arabe.
Sono trenta i corpi, la maggior parte dei quali donne e bambini, recuperati sotto le rovine degli edifici bombardati da Israele nel campo profughi di Jabalia a Gaza, riporta Al Jazeera citando fonti della locale Protezione civile.
Il Ministero degli Interni di Gaza ha affermato che ci sono state molte vittime in seguito all’attacco aereo israeliano domenica sera contro un edificio residenziale nel più grande degli otto campi profughi della Striscia.
Ci sono stati anche precedenti bombardamenti del campo da parte di Israele. Amnesty International riferisce che il 9 ottobre attacchi aerei israeliani hanno colpito un mercato nel campo, una delle zone più trafficate di Gaza, con un numero ancora imprecisato di persone uccise negli attacchi.
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Un residente del campo sopravvissuto afferma che gli eventi delle ultime due settimane hanno cambiato tutto.
“Per quanto mi riguarda”, ha detto ad Al Jazeera Asmaa Tayeh, una giovane scrittrice, “credo che non saremo mai al sicuro anche dopo la fine della guerra. In effetti, non mi sentirò mai libero finché la Palestina sarà occupata e il suo popolo terrorizzato”.
“Non saremo mai al sicuro”
Il campo densamente popolato di Jabalia ospita anche tre scuole gestite dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA).
Le prime spedizioni di aiuti sono arrivate nella Striscia di Gaza sabato e domenica, ma i gruppi umanitari affermano che si tratta di una frazione di quanto necessario poiché migliaia di persone rimangono intrappolate.
Prima del 7 ottobre, ogni giorno arrivavano a Gaza diverse centinaia di camion umanitari.
“Soffriamo per una grave carenza di medicinali e attrezzature mediche”, ha detto ad Al Jazeera il direttore dell’ospedale nel nord di Gaza.
Israele ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza per più di due settimane in risposta all’incursione di Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre. L’attacco al campo arriva mentre il bilancio delle vittime a Gaza è salito a 4.651 (il 40% sono bambini) e il numero dei feriti a 14.245 da allora.