8 Settembre 2024

Incubo terrorismo in Belgio e Francia. 4 fermi a Parigi

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Polizia francese a Parigi in presidio anti terrorismo
Polizia francese a Parigi in presidio anti terrorismo (Ansa/Epa)

Dopo il blitz anti terrorismo di ieri delle forze speciali belghe a Forest, oggi è toccato alla Francia alzare il livello di guardia per un attacco definito “imminente”. Quattro persone sono state fermate stamattina all’alba nella diciottesima circoscrizione di Parigi e nella vicina banlieue di Saint-Denis.

I fermati sono sospettati di voler compiere nei prossimi giorni nella capitale. I quattro sospetti terroristi a Parigi sono attualmente in stato di fermo. Si tratta di tre uomini e una donna. Due sono fratelli francesi di origine turca, Aytac e Ercan B. Il terzo, Youssef E., è un francese islamico radicale già noto ai servizi antiterrorismo. La donna fermata sarebbe la compagna di quest’ultimo. Il francese, 28 anni, fu arrestato nel 2014 quando stava per partire per la Siria e unirsi alla jihad. Condannato a 5 anni, si era visto commutare la pena in arresti domiciliari l’anno scorso. Hollande, minaccia terrorista resta elevatissima.

In Belgio è invece caccia all’uomo. Due persone sono state fermate e rilasciate nel pomeriggio a Bruxelles, ma i due terroristi scappati dopo la sparatoria di ieri a Forest, dove ne è rimasto ucciso uno, sono ancora in fuga. Una bandiera dell’Isis è stata ritrovata dentro l’appartamento da cui è partita ieri a Bruxelles la sparatoria contro la polizia. Trovati anche 11 caricatori per kalashnikov e munizioni.

I due arrestati e rilasciati sono fratelli, già conosciuti dalle forze di polizia belga. Non è ancora stato determinato il legame tra i due che erano stati fermati e le due persone in fuga dall’appartamento della sparatoria di rue Dries a Forest.

Alcuni media belgi avevano riportato in mattinata un identikit di un uomo sui 25-28 anni, di origine nordafricana, carnagione olivastra, grandi occhiali, capelli corti, sopracciglia folte, magro e alto 1,85 metri, labbra affilate, naso grosso, con un cappellino bianco, e girato a tutte le polizie del Belgio. Ma l’immagine del sospetto coinvolto nella sparatoria non è stata finora diffusa pubblicamente né confermata dalla Procura federale.


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