Non c’è l’ha fatta Giancarlo Barbieri, l’operaio di 62 anni rimasto gravemente ferito martedì pomeriggio nello stabilimento Lamina Spa di via Rho a Milano, a causa delle esalazioni di fumi tossici. L’uomo è deceduto in serata. In mattinata i medici del San Raffaele ne avevano decretato la morte cerebrale.
Dopo l’incidente, avvenuto giorno 16, erano morti gli operai Marco Santamaria, di 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49 e Arrigo Barbieri, 58enne fratello di Giancarlo, ultima vittima della tragedia.
I dipendenti della ditta, che produce laminati in acciaio, durante le operazioni di manutenzione in uno dei forni hanno inalato gas letali, forse per un malfunzionamento della strumentazione di sicurezza che non ha allertato sulla fuoriuscita di gas tossici.