”In queste condizioni e con questo governo non penso che si possa fare quel che serve al Paese. Massimo rispetto per Draghi, ma allo stato confermo il nostro no alla fiducia al governo attuale. Domani ci sarà la riunione del nostro esecutivo”. Lo ha detto Giorgia Meloni, ai microfoni di Radio24.
”Ritengo che questo governo sia molto spostato a sinistra”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia. I ministri di Forza Italia? ”Sono tutti senza portafoglio”, fa notare escludendo l’astensione e confermando, allo stato, il no alla fiducia al governo Draghi: ”Ho detto che avremmo aspettato la lista dei ministri e il programma, se le devo dire oggi cosa penso, abbiamo convocato la direzione del partito per domani, ma nella mia relazione, la proposta che farò è quella di voto contrario al nuovo governo Draghi”.
“Dirò no – spiega – perché non credo che con un governo del genere si possa obiettivamente fare quello che c’è bisogno. E francamente mi sembra anche irrispettoso verso gli italiani confermare una serie infinita di ministri del precedente governo e mettere il governo in mano al Pd”.
”Il governo Draghi tra l’altro è spostato a sinistra su varie materie molto sensibili. Io vorrei sapere che cosa hanno pensato il mondo delle imprese, delle partite Iva e delle autonomie quando hanno visto al ministero del Lavoro Orlando, cioè la sinistra. Che ci facciamo ora con il decreto dignità? Lo sa chi lo decide? Il ministro del Lavoro. E quindi chi decide come si assume e se si possono fare i voucher e altro è sempre Orlando”, ha detto ancora Meloni.
“Sfido chiunque a dire che la maggior parte delle figure che oggi siedono in Consiglio dei ministri siano le migliori che l’Italia possa esprimere, chi lo dice ha una pessima considerazione di questa nazione e delle sue energie migliori. Per esempio metto in dubbio le competenze di Roberto Speranza e di Luciana Lamorgese”, ha affermato poi aggiungendo: “Il nuovo Consiglio dei ministri è oggettivamente un esecutivo di compromesso tra i partiti politici”.
Quanto al “commissario Arcuri è più rischioso tenerlo che cambiarlo in corsa, confermo la nostra richiesta di sostituirlo”. “Mi chiedo se sia normale, in un’Italia che sta in ginocchio – ha avvertito – che si spendano 400mila euro per ogni padiglione per metterci sopra una primula, come se non esistessero le tende della protezione civile”.
“Auguro a Brunetta di fare bene, ma il suo ministero è senza portafoglio. Così come è senza portafoglio il ministero del Sud e quello per le Autonomie. Spero che possano fare bene”, ha aggiunto chiedendosi: “Si può votare per le suppletive, perché non si può votare per le politiche?”.