Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, come annunciato ieri sera al termine delle consultazioni, ha fatto visita stamane al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Conte è arrivato in via Nazionale in taxi seguito dalla scorta.
“Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni. Sono persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione”, ha scritto il premier incaricato in un post su Facebook. “A loro ho detto che la tutela dei loro risparmi, spesso frutto di sacrifici e una vita di lavoro, sarà uno degli impegni principali del Governo del Cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito”, ha sottolineato Conte.
Intanto, bisognerà aspettare il ritorno del premier incaricato al Quirinale per capire come si scioglierà la tensione tra il Colle e i partiti di maggioranza sul rebus della composizione del governo. Al momento sulla figura di Paolo Savona, indicato al Mef, resterebbero le distanze, nonostante una nota informale del Quirinale abbia chiarito che “non c’è nessun veto, ma no ai diktat dei partiti”.
L’economista ha lasciato le cariche nel fondo di investimento Euklid per “sopraggiunti impegni pubblici”. Lo stesso Savona torna sull’argomento in una lettera al direttore del Sole 24 Ore e spiega che “la polemica scomposta che si è svolta intorno alla mia candidatura mi ha convinto che, venissi o meno nominato Ministro dell’Economia e della finanza, sarebbe stato meglio che mi ritirassi dalla presidenza di Euklid, potendo rappresentare un ostacolo al decollo dell’iniziativa.
“Euklid – spiega Savona – è l’innovativa società di gestione del risparmio creata dai miei giovani allievi, alla quale ho dedicato gli ultimi due anni della mia attività di studio e professionale. Forse sono troppo coscienzioso per i tempi che corrono – aggiunge Savona – Spero e penso che il Presidente Mattarella sia all’oscuro di quanto affermato da ambienti a lui vicini. Non ho affermato che le dimissioni fossero dovute a impegni di governo, ma a impegni pubblici; se esiste un altro modo per definire il mio coinvolgimento nelle vicende politiche in corso, ho avuto torto e me ne scuso pubblicamente”.