Forza Italia Calabria in subbuglio dopo il “rientro” di Gentile

Carlomagno
I senatori uscenti Tonino Gentile e Pietro Aiello, ex Ap oggi Forza Italia
I senatori uscenti Tonino Gentile e Pietro Aiello, ex Ap oggi Forza Italia

“Salutiamo con favore ed interesse le dichiarazioni del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che danno merito alla scelta di coraggio del Sen. Antonio Gentile”.

È quanto si legge in una nota de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, movimento presieduto da Giuseppe Graziano, già Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria.

“Rimaniamo consapevoli, infatti, che – prosegue la nota – anche in questo nuovo percorso politico saranno rappresentati i valori di quel patto leale su programmi e idee sottoscritto lo scorso novembre dallo stesso Gentile con Il Coraggio di Cambiare l’Italia. Un accordo che si fonda su obiettivi comuni e sul bisogno di rilanciare la partecipazione dal basso per un nuovo protagonismo democratico, basato sulla moderazione, sulla concertazione e sulla ricerca dell’eccellenza morale e tecnica. Sono queste le leve sulle quali si fonda il nostro movimento che oggi, ancor di più, insieme a Gentile e Berlusconi, si farà predicato del civismo riformista all’interno della grande casa liberal-moderata italiana”.

Giuseppe Graziano è da sempre avversario interno degli attuali “timonieri” azzurri e fuoriuscito da palazzo Campanella per un una lite giudiziaria vinta a novembre da Gianluca Gallo. L’invito di Gentile (che non si ricandida nel 2018) a votare per Berlusconi ha messo a soqquadro i già fragili equilibri interni e la nota di Graziano di sostegno alla scelta del senatore sembra dare inizio ad uno scontro di posizioni in vista delle prossime candidature in Parlamento, a Cosenza e provincia.

Da una parte il duo Jole Santelli-Roberto Occhiuto (acerrimi avversari dei fratelli Gentile), dall’altro il sottosegretario e il fratello Pino che controllano un bacino elettorale di tutto rispetto a Cosenza e hinterland. Cosa succederà da quì a qualche settimana è presto per dirlo, ma di certo non mancheranno sorprese, perché se sarà vero che il senatore non si ricandida è altrettanto vero che la “famiglia” non ha mai fatto da spettatore ad una competizione elettorale: per dire che ci sono sempre il figlio di Tonino, Andrea, e sua nipote Katia Gentile, figlia di Pino, ex vicesindaca di Cosenza e cacciata dal sindaco Occhiuto (Mario, fratello di Roberto) senza tanti complimenti.

Senza trascurare Ennio Morrone, per stare sempre su Cosenza, altro big elettorale di Forza Italia che con Occhiuto e Santelli ha sempre avuto vita difficile, e per il “re” della sanità cosentina è più facile trovare la quadra di una intesa coi Gentile che con gli attuali vertici regionali azzurri. Per Graziano sembrerebbe esserci una candidatura sicura sull’Alto Ionio, dove i voti ha dimostrato di saperli racimolare. Quelli che servono a Berlusconi per diventare il primo partito in Calabria, avendo al sicuro Piero Aiello e Baldo Esposito su Catanzaro e altri “big” nelle altre province. Poi il nome del cavaliere sul simbolo farà il resto come da vent’anni a questa parte.