Anche il regista e sceneggiatore italiano Fausto Brizzi finisce nel tritacarne mediatico per le accuse di presunte molestie. Ad accusarlo alcune donne rimaste anonime.
Il regista, dopo il caso Tornatore, in Italia, è costretto a fare i conti con la gogna mediatica subita da produttori (a partire da Weinstein a Hollywood), registi e attori americani accusati da alcune attrici, a distanza di venti o trentanni, le quali raccontano oggi, in un sospetto sincronismo, di essere state molestate.
La reazione: “Sono sconcertato”
Brizzi, che si difende a spada tratta, non ci sta e in una nota fa sapere di avere appreso “con grande sconcerto dagli articoli apparsi sulle pagine di alcuni quotidiani dell’esistenza di ipotetiche segnalazioni di molestie fatte da persone di cui non viene precisata l’identità”.
“Posso solo affermare, – aggiunge – con serenità e sin da ora, che mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi. Per questo, escludo categoricamente di aver conferito mandato legale per trattare il risarcimento del danno in favore di presunte vittime”.
Regista pronto a querele, ma intanto sospende attività lavorative
Fausto Brizzi aggiunge: “Procederò, pertanto, in ogni opportuna sede nei confronti di chiunque abbia affermato e affermi il contrario. In via precauzionale, e per evitare strumentalizzazioni, ho sospeso tutte le mie attività lavorative ed imprenditoriali. Chiedo a tutti il massimo rispetto della privacy della mia famiglia e, in particolare, di mia moglie”, aggiunge Brizzi in una nota diramata dal suo legale Antonio Marino che conferma la cessione da parte del regista delle sue quote della società di produzione cinematografica Wildside.
Il regista Neri Parenti: “Conoscendolo non ci credo”
“Conoscendolo non ci credo”, ha detto il regista Neri Parenti intervenendo sulle presunte molestie sessuali di cui sarebbe accusato il regista Fausto Brizzi. Lo scandalo, a scoppio ritardato, sta arrecando seri danni all’immagine di personaggi pubblici di rilievo.
Lo “scandalo” globale a scoppio ritardato
E c’è chi sospetta che dietro questo can can vi siano “registi” occulti che hanno pianificato la distruzione di alcuni personaggi ritenuti “scomodi” e di intralcio per soldi e posizioni in ambito cinematografico e politico.