E’ rissa sui Bronzi di Riace. Da qualche tempo Milano, che ospiterà l’Expò 2015, li richiede con insistenza per poterli esporre ai visitatori attesi da tutto il mondo. Una richiesta lanciata a più riprese anche dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi e dal governatore lombardo Roberto Maroni. La risposta calabrese è sempre stata negativa. “I Bronzi non si spostano. Chi vuol vederli venga al Museo di Reggio Calabria”.
RENZI: “MEGLIO CHE TURISTI VADANO IN CALABRIA A VISITARLI”
A dar man forte alla Calabria, il premier Matteo Renzi che ieri dai microfoni di Rtl ha fatto sapere la sua: «Io sono sempre stato un entusiasta dello spostamento di opere», ma non in questo caso. «Il punto è che spostarli a mio giudizio non ha alcun senso. Un conto è prendere opere italiani e portarle in giro al mondo – spiega il premier – ma per quale motivo dovrei spostare i Bronzi a Milano? Piuttosto dovrei portare i visitatori dell’Expo da Milano a Reggio, perché ho bisogno di valorizzare la Calabria. A mio giudizio questa vicenda qui non ha alcun senso, ma poi decideranno gli organi competenti».
MARONI E SGARBI ATTACCANO: “SEI UN BAMBINO FRENATO DAI LUOGHI COMUNI”
Immediata la reazione del presidente della Regione Lombardia, Maroni che attacca «Matteo Renzi fa i capricci sui Bronzi per Expo 2015 Milano. Proprio come i bambini, ha detto bene l’Economist». A ruota Sgarbi che afferma di aver «sempre avuto simpatia per Renzi, ma mi sembra che questa affermazione sui Bronzi di Riace dimostri che il suo apparente attivismo non porti a nessuna possibilità di rinascita per l’Italia. Anche lui, rispetto ad ogni ipotesi di sviluppo, è frenato dai luoghi comuni dell’immobilismo italiano. Questa mia provocazione sui Bronzi – prosegue il critico d’arte – fa capire bene chi vuole fare e chi non vuole fare in questo Paese. Portarli a Milano è la cosa più giusta del mondo e sarebbe vantaggiosa anche per la Calabria che, attraverso i biglietti dei visitatori dell’Expo, ne avrebbe anche un ritorno economico, secondo le mie proiezioni, di 20-30 milioni di euro. Se questa cosa non la capisce nemmeno Renzi vuol dire che non c’è speranza e che anche lui si bea di luoghi comuni. Quello che mi dispiace è che questa posizione sbagliata alla Tomaso Montanari può influenzare la decisione del ministro Franceschini», conclude Sgarbi.
LA REGIONE CALABRIA “FANNO PIACERE PAROLE DI RENZI”
La vicepresidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi, si ritiene invece soddisfatta dall’intervento di Renzi e attacca Maroni: «Non può che farci piacere che Renzi sia dell’idea che da sempre la giunta regionale porta avanti. Com’è noto noi ci saremmo messi di traverso di fronte a qualunque ipotesi di trasferimento dei Bronzi da Reggio Calabria. A Renzi semmai chiediamo di aiutarci, attraverso la soprintendenza, a completare i lavori nel museo dove finalmente solo pochi mesi i Bronzi sono tornati dopo il restauro». E a proposito delle dichiarazioni del governatore leghista, risponde: «Non siamo affatto d’accordo con Maroni quando dice che nessuno verrà in Calabria a vedere i Bronzi, anche perché questa visione è una diminutio dell’Expo stessa. L’Expo è l’esposizione universale italiana, non milanese».
LA POSIZIONE DI IDV CON MESSINA: “HA RAGIONE IL PREMIER”
Pure il segretario nazionale di Italia dei Valori Ignazio Messina rema contro il presidente lombardo: “Sui Bronzi – dice l’esponente politico – non si fanno i capricci, come ha dichiarato Maroni ma si tratta di dare il giusto valore e la giusta considerazione, con un occhio lungimirante e innovativo. Ha ragione, invece, il premier Matteo Renzi a dichiarare che non ha senso spostarli da Reggio Calabria a Milano”. Secondo Messina “la scelta giusta è offrire ai turisti il modo per visitare le grandi bellezze, sia che si trovino a Milano sia che si trovino a Reggio Calabria, città che non ha nulla da invidiare ma ha solo bisogno di politiche accurate per rilanciarne peso ed immagine. Per questa ragione, la nostra proposta è organizzare dei voli ad hoc per far viaggiare i turisti che vogliono visitare i Bronzi. L’Expo sta dando l’occasione per fare in modo che l’economia circoli da Nord a Sud e che ne benefici tutto il Paese, perché è giusto sia così. A questo servono i grandi eventi: a dare occasioni e possibilità di conoscenza e di crescita. Partendo da un evento, – conclude – ne creiamo molti di più, in tutta la penisola, con un ritorno considerevole per tutti.”
LE QUERELE. CHIZZONITI ANNUNCIA ESPOSTO CONTRO MINISTRO FRANCESCHINI E SGARBI CHE CONTROQUERELA
Ma la querelle sul trasferimento dei Bronzi apre strascichi giudiziari con annunci di esposti e controquerele. Il presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale calabrese Aurelio Chizzoniti ha reso noto di avere presentato denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nei confronti del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini e di Vittorio Sgarbi. Sgarbi, a sua volta, ha annunciato «una querela per diffamazione», in risposta alle dichiarazioni di Chizzoniti, che aveva riferito di aver denunciato «il prof. Vittorio Sgarbi per il sistematico tentativo di violenza privata» ai danni della dottoressa Simonetta Bonomi, responsabile della Soprintendenza dei Beni archeologici della Calabria. Sgarbi avrebbe minacciato «di deferirla all’Autorità giudiziaria per la reiterata e documentata opposizione avverso l’asfissiante richiesta di trasferimento dei Bronzi all’Expo». «Ma quale violenza privata – replica Sgarbi – io ho espresso soltanto la mia opinione, ed ho anche inoltrato la mia domanda al Ministro Franceschini sulla fattibilità o meno del trasferimento dei Bronzi di Riace. Ipotesi che nei giorni scorsi ha avuto illustri pareri positivi». Per il professore «la sua denuncia è un’insensatezza logica. Lui parla di irregolarità che non esistono mentre le mie affermazioni sono tutte argomentate».