Ha effettuato uno sbancamento del suo terreno su cui c’erano stati incendi, ma sull’area, sebbene di sua proprietà, c’era macchia mediterranea e i lavori effettuati erano privi di autorizzazione. Così un pensionato di Roccabernarda è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Crotone e il terreno, sito in località San Francesco – Marucara di Santa Severina, posto sotto sequestro.
L’uomo, spiegano i militari, con l’obiettivo verosimilmente di trasformare una plaga collinare interessata dalla macchia mediterranea in un’area coltivabile, aveva avviato una lavorazione profonda del proprio terreno. I lavori avevano comportato l’estirpazione di tutta la macchia mediterranea, seppur degradata, per effetto dei ricorrenti incendi avvenuti nel passato, l’ultimo dei quali nell’estate scorsa.
In seguito ad accertamenti è emerso che il proprietario non aveva alcuna autorizzazione per eseguire i lavori, peraltro inibiti dal vincolo di immutabilità di destinazione.
L’area, inoltre, era soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico, essendo la macchia mediterranea, ancorché degradata, assimilata dalle norme vigenti a bosco. Le lavorazioni profonde effettuate, un vero e proprio sbancamento condotto in alcuni punti sino alla profondità di oltre due metri, hanno sconvolto l’assetto idrogeologico del terreno, alterando il deflusso delle acque superficiali, esponendolo al dilavamento e ruscellamento.
I militari, in seguito ad accertamenti puntigliosi, hanno posto sotto sequestro il sito esteso circa un ettaro, per prevenire ulteriori lavori non autorizzati. Il presunto responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica. Il sequestro è già stato convalidato.
L’attività dei carabinieri forestale, in applicazione della legge quadro in materia di incendi boschivi, è stata finalizzata alla conservazione e alla difesa del patrimonio boschivo quale bene insostituibile per la qualità della vita e a prevenire i possibili fenomeni di dissesto idrogeologico derivanti da lavorazioni non autorizzate.