Colpo di scena in Francia: si contavano i seggi mancanti a Marine Le Pen per la maggioranza assoluta ed è invece la gauche a trionfare, con il capo de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, che rivendica il governo: “Siamo pronti, Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”.
Il presidente Emmanuel Macron e la sua maggioranza uscente non crollano come previsto ma arrivano addirittura secondi davanti all’estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen, la grande sconfitta dopo il patto di desistenza siglato nei giorni scorsi contro di lei.
Tuttavia il Nuovo Fronte Popolare è lontano dal numero magico di 289 seggi necessari per la maggioranza assoluta, e il blocco di centro macroniano, a 168 seggi, è contrario a un’ alleanza che comprenda Mélenchon e i melenchoniani.
“Questa è la domanda – insiste l’Eliseo – se una coalizione coerente sia possibile per raggiungere i 289 deputati”. Una fonte ufficiale dell’Eliseo ha chiarito che Macron “aspetterà la strutturazione della nuova Assemblée Nationale per prendere le decisioni necessarie. Il presidente, nel suo ruolo di garante delle istituzioni, veglierà sul rispetto della scelta sovrana dei francesi”. Intanto Macron ha chiesto al premier Gabriel Attal, che aveva annunciato per oggi le proprie dimissioni, di rimanere in carica “per il momento” allo scopo di “assicurare la stabilità del Paese”.
Su X Marine Le Pen ha fatto sapere che “il RN ha preso 10 milioni di voti ed è il primo partito in Francia. Sarebbe il sistema elettorale del doppio turno che consente a chi vince nei fatti di prendere meno seggi. Dopo il fronte compatto di desistenza contro la Le Pen, ora è difficile fare il governo, con Melenchon che ha un programma (contro la Nato e pro-Palestina) fortemente in contrasto con gli altri.