Secondo le prime proiezioni, le elezioni politiche in Austria le stravince il partito popolar-conservatore (Oevp) del cancelliere uscente Sebastian Kurz che supera il 37% dei consensi. Gli ex alleati del Freedom party (Fpoe), partito nazionalista, crollano dal 27 al 16 percento per effetto dello scandalo che ha coinvolto l’ex vice cancelliere Heinz Christian Strache.
Peggior risultato di sempre per i Social-democratici che raccolgono attorno al 22 percento, lasciando sul campo circa 5 punti percentuali, mentre i Verdi che nel 2017 non avevano superato la soglia di sbarramento, ottengono un risultato storico: oltre il 13%.
Le elezioni politiche in Austria sono state indette dopo lo scandalo “Ibiza-gate” che ha travolto il partner della coalizione di estrema destra di Kurz a maggio, dopo soli 18 mesi di governo insieme.
Adesso c’è sempre il rebus del governo. Kurz, secondo gli analisti austriaci, potrebbe ancora una volta allearsi con il Partito della Libertà (FPOe) ma con una rivisitazione della squadra che ha segnato il precedente governo tra popolari e populisti. Stando agli osservatori, appare lontana l’ipotesi di una grande coalizione tra conservatori di Kurz e la sinistra del Spoe, allargata ai Verdi.
A smorzare l’ipotesi di una riedizione governativa tra i popolari di Kurz e i populisti è tuttavia lo stesso segretario generale del partito nazionalista Harald Vilimsky che a caldo ha affermato: “Il nostro partito necessita di una ripartenza. Di certo non posso suggerire di continuare sulla strada del governo, non alla luce di questo risultato”.