“Julian Assange è libero. Ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh la mattina del 24 giugno, dopo avervi trascorso 1901 giorni”. Lo riporta il canale WikiLeaks su X.
Al giornalista gli è stata concessa la libertà su cauzione dall’Alta Corte di Londra ed è stato rilasciato nel pomeriggio di lunedì all’aeroporto di Stansted, dove si è imbarcato su un aereo ed ha lasciato il Regno Unito, le cui autorità lo arrestarono su mandato degli Stati Uniti che ne aveva chiesto l’estradizione. Assange venne arrestato ad aprile 2019 nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra con il placet dell’ambasciatore che consentì – contro ogni canone diplomatico – un blitz dei servizi segreti britannici che lo prelevarono e trascinarono via con la forza.
Questo della liberazione è il risultato – spiega WikiLeaks – “di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unite. Ciò ha creato lo spazio per un lungo periodo di negoziati con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha portato a un accordo che non è stato ancora formalmente finalizzato. Forniremo maggiori informazioni il prima possibile”.
Il patto è stato confermato e Assange farà sosta negli Usa per recarsi dal giudice. “Dovrà ammettere la sua colpevolezza in ordine alle accuse di aver svelato notizie top secret” che hanno “compromesso” i piani di Washington per muovere guerre e affari opachi in giro per il mondo e non solo.
Dopo più di cinque anni in una cella di 2×3 metri, isolato 23 ore al giorno, presto si riunirà alla moglie Stella Assange e ai loro figli, che hanno conosciuto il padre solo da dietro le sbarre.
Assange libero, il video con l’auto che lo porta all’aeroporto londinese
“WikiLeaks ha pubblicato storie rivoluzionarie di corruzione governativa e violazioni dei diritti umani, ritenendo i potenti responsabili delle loro azioni. In qualità di direttore, Julian ha pagato duramente per questi principi e per il diritto delle persone a sapere”.
“Mentre ritorna in Australia, ringraziamo tutti coloro che ci sono stati accanto, hanno combattuto per noi e sono rimasti totalmente impegnati nella lotta per la sua libertà. La libertà di Julian è la nostra libertà”.
Stella Assange preoccupata teme per la sorte di Julian
“Il volo VJ199 di Julian Assange è atterrato a Bangkok e presto decollerà di nuovo per andare negli Stati Uniti dove comparirà davanti a un giudice statunitense. Per favore segui #AssangeJet, abbiamo bisogno che tutti gli occhi siano puntati sul suo volo nel caso qualcosa vada storto”. Lo scrive su X la moglie del giornalista Stella Assange.
Julian Assange’s flight VJ199 landed in Bangkok and will soon take off again and fly into US airspace where he will appear before a US judge. Please follow #AssangeJet, we need all eyes on his flight in case something goes wrong.https://t.co/N56dysEr0h https://t.co/Uvnmz9f1BI
— Stella Assange #FreeAssangeNOW (@Stella_Assange) June 25, 2024