E’ di 11 misure cautelari il bilancio di due distinte operazioni antidroga a Cosenza eseguite all’alba dalla locale Squadra mobile e dal Comando provinciale della Guardia di finanza, sotto le direttive della Procura della Repubblica guidata da Mario Spagnuolo.
Nell’operazione Oberdan”, condotta dalla polizia sono rimaste coinvolte sette persone, cinque delle quali portate in carcere e due ai domiciliari, accusate di avere svolto un’intensa attività di spaccio di cocaina, soprattutto nella zona del centro storico di Cosenza. Tra i consumatori della droga anche pensionati, avvocati e impiegati di banca.
Per l’operazione della Mobile finiscono in carcere Enrico Toscano, Daniele Perri, Pietro Le Piane, Salvatore Muoio e Alberto Prisco. Posti agli arresti domiciliari Francesco e Giuseppe Carmelo Perri.
Le quattro persone coinvolte nell’operazione della Guardia di finanza, denominata “Ovuli itineranti” si rifornivano della droga a Casal di Principe (Caserta). L’indagine è partita dalla scoperta di un’attività di usura, con erogazione di prestiti al tasso d’interesse annuale del 120%. La droga che veniva spacciata era contenuta in ovuli ingeriti dalle persone che la reperivano e poi espulsi per il recupero della sostanza stupefacente.
Nel blitz delle Fiamme gialle, provvedimento restrittivo ai domiciliari per Gianluca Maestri, mentre per tre persone, Roberto Laratta, Andrea Librandi e Jonathan Bianchino, il gip del tribunale cosentino ha disposto l’obbligo di firma.