La Polizia di Stato ha eseguito ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Milano, Dott.ssa Stefania Donadeo, su richiesta della Sostituto Procuratore Dott. Angelo Renna, nei confronti di 9 cittadini cinesi accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, allo sfruttamento della prostituzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I fatti sarebbero stati commessi nella provincia di Milano tra l’agosto 2014 e l’ottobre 2015. I soggetti condotti in carcere sono sette uomini e due donne, tutti nati in Cina, tra i 21 e i 38 anni.
Sono ancora ricercati, perché destinatari del medesimo provvedimento, altri due cinesi di 19 e 22 anni, attualmente all’estero. L’inchiesta, denominata AnMo Dian (dal cinese “negozio di massaggi”) è stata avviata nell’agosto 2014 a seguito di un tentativo di estorsione ai danni di un centro massaggi cinese di via Bertini e condotte dalla Squadra Mobile di Milano, hanno permesso di delineare l’esistenza di un’associazione per delinquere, operante nell’ambito della locale “Chinatown”, dedita alle estorsioni ai danni di esercenti cinesi, allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo metamfetamina cloridrato (shaboo) e ketamina, nonché allo sfruttamento della prostituzione di giovani connazionali presso alcune case di prostituzione.
Durante le attività di indagine sono stati inoltre sequestrati 300 grammi circa di metamfetamina cloridrato, 26.000 euro di provenienza illecita, nonché alcune armi da taglio, tra cui tre machete. Oltre a Milano, l’operazione ha interessato anche le province di Gorizia e Vercelli.