Droga, 10 arresti nel Reggino

Carlomagno

Squadra Mobile PoliziaDieci persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato a conclusione di un’operazione, denominata “Alba Rosa” contro un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.

In carcere sono finiti Salvatore Pepè, di 33 anni, di Rosarno, Fabio Scarfò 27enne di Candidoni, Vllasi Mitrushi,  alias Orest, 33 anni,  (già detenuti per altra causa); poi Francesco Papasidero 38enne di Rosarno e Angelo D’agostino 36enne, anch’egli di Rosarno.

Ai domiciliari Raffaele Cambria, 27enne, Francesco Fiumara, 27enne, Benito Palaia, 39enne, tutti e tre di Rosarno; Giuseppe Lucà, 30 anni e Luciano Ascone, 47enne di Cinquefrondi, quest’ultimo già detenuto in carcere per altra causa.

Le indagini – condotte da personale dei Commissariati di Taurianova, Gioia Tauro, Palmi, Polistena e Cittanova, insieme alla Squadra mobile di Reggio Calabria e Prato, e con il coordinamento della Procura di Paola – sono state avviate il 29 agosto 2016 dopo una tentata rapina ai danni della filiale di Taurianova del Monte dei Paschi di Siena i cui autori sono stati individuati, attraverso il ritrovamento delle auto, in Fabio Scarfò, ed altre due persone, Angelo D’agostino e Francesco Papasidero, indagate in stato di libertà per la rapina ma arrestate per droga.

Dagli accertamenti è emerso che i tre, insieme ad altre persone di Rosarno e di paesi vicini, spacciavano droga. Nell’ambito delle indagini sono emersi contatti con soggetti in nord Italia, in Puglia, e di nazionalità albanese con i quali organizzavano compravendite di droga.

Nello specifico, le attività tecniche hanno consentito di acquisire elementi per configurare la presunta responsabilità dei tre per la tentata rapina a Taurianova, e avrebbe permesso di accertare come i soggetti – in concorso con altre persone di Rosarno e dei paesi limitrofi – fossero impegnati in una notevole serie di attività delittuose, concernenti soprattutto lo spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di tali attività gli indagati mantenevano contatti con soggetti dimoranti nel nord Italia, in Puglia, e financo con soggetti di nazionalità albanese, da qui il nome dell’operazione denominata “Alba-Rosa”, con i quali organizzavano compravendite di stupefacenti.

L’indagine non ha consentito di accertare la sussistenza di un’associazione unitaria che reggesse le fila dei traffici illeciti emersi, documentando piuttosto l’esistenza di singole trattative, singoli affari, a cui di volta in volta si interessavano solo alcuni dei soggetti indagati.

Sulla base delle risultanze dell’attività di indagine sarebbero stati effettuati due riscontri fondamentali con gli arresti di Fabio Scarfò, avvenuto a Torino nel corso del 2016, in quanto trovato in possesso di oltre un chilo di eroina e di Diego Falletti a Melicucco, sempre nel 2016, in quanto trovato in possesso di circa 50 kg di marijuana trasportata all’interno del proprio Fiat Doblò.