L’Occidente (Usa e Ue) sembrano i migliori alleati della Russia, a osservare alcuni fattori. Le sanzioni di Stati Uniti e Bruxelles a Mosca dopo la guerra in Ucraina e prima ancora con l’annessione della Crimea, strombazzati per un “successo” volto “a piegare l’economia russa, l’hanno di fatto rafforzata.
Il Pil della Federazione cresce notevolmente e gli scambi commerciali trovano sponda nei paesi asiatici, nonostante l’embargo suicida per i paesi dell’Unione che non possono esportare i loro prodotti a Mosca, con pertite miliardarie in termini di mancate esportazioni.
Negli Stati Uniti invece si registra paradossalmente un brusco crollo in seguito al fallimento di due importanti banche: la Silicon Valley Bank e all’indomani, la Signature Bank, grossa banca newyorchese.
La SVB, è tra le prime banche Usa con piccoli e grandi risparmiatori, e un azionariato composto anche da quote detenute da società straniere. Una banca fondata a Santa Clara (California) nel 1983, con un capitale stimato in oltre 210 miliardi di dollari che si è volatilizzato nel nulla nel giro di qualche giorno.
La banca della Silicon Valley sosteneva le start-up tecnologiche che partorivano progetti sull’economia green e per contrastare il presunto cambiamento climatico. Un doppio fallimento, nel senso che questi due segmenti rappresentano (o rappresentavano?) i pilastri della nuova economia immaginata da certe èlite occidentali. Sogni andati in fumo, così come andrà in frantumi la folle idea Ue di far circolare solo auto elettriche dal 2035.
A pensarci, si tratta di un paradosso incredibile, eppure sta succedendo proprio questo. In molti temono il contagio come il caso Lehman Brothers del 2008. Non sta ancora accadendo, ma i riflessi negativi si stanno facendo sentire nelle Borse che giorno dopo giorno lasciano sul “terreno” centinaia di miliardi di dollari. Solo in Italia, Piazza Affari ha ceduto oggi il 4%. In tutta la Ue “bruciati” quasi trecento miliardi.
L’Occidente risente gli effetti di questi fallimenti che sono conseguenza delle sua folli politiche economiche, mentre la Russia cresce tranquilla e va avanti per la sua concezione multipolare. Quindi, tornando all’incipit sembra che la Russia trovi negli Usa e nell’Ue i suoi partner più “affidabili”, detto con un filo di ironia. Come dire: “Che facciano da soli, con le sanzioni unilaterali verso i paesi sgraditi. Tanto si fanno male da soli…”. E’ quello che sta accadendo.