Detenuto marocchino aggredisce agenti nel carcere di Vibo

Carlomagno
Il carcere di Vibo Valentia
Il carcere di Vibo Valentia

Un detenuto di origini marocchine ha aggredito gli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Vibo Valentia. A renderlo noto il Sappe, sindacato della stessa polizia. Il detenuto, già trasferito da altri istituti per i suoi comportamenti violenti, si precisa in una nota, “ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria”. Sembra si tratti dello stesso detenuto, a rischio radicalizzzione islamica che nello scorso mese di giugno ha aggredito il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia.

Questa volta, a farne le spese, si legge nella nota del Sappe, “sarebbero stati i tre agenti, i quali hanno riportato contusioni giudicate guaribili in due e tre giorni”. “Non è accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, senza che l’amministrazione metta in atto iniziative concrete, dimostrando un’inversione di tendenza rispetto al passato – denuncia il sindacato di polizia penitenziaria – se ci fossero le condizioni sarebbe opportuno che il detenuto, ormai plurirecidivo, venisse espulso e mandato a scontare la pena nel suo paese”.

Sull’episodio è intervenuto il senatore vibonese di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori: “Mi unisco – spiega – alla denuncia dei segretari del Sappe, Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci, e chiedo all’amministrazione penitenziaria e al ministro della Giustizia di rafforzare i sistemi di sicurezza e di mettere in atto iniziative concrete affinché gli agenti in servizio nelle carceri non debbano più mettere a repentaglio la loro vita nello svolgimento delle proprie funzioni”.