“Il prossimo 8 settembre si terrà la prima udienza presso il Tribunale civile di Roma della causa di risarcimento danni promossa da migliaia di cittadini italiani contro il governo per la violazione di norme costituzionali conseguenti all’illegittimo il lockdown di cui essi sono stati vittime”. Lo fa sapere l’avvocato Mauro Sandri sui social annunciando di chiamare l’immunologo Anthony Fauci a testimoniare a favore degli italiani danneggiati dai blocchi che, a suo avviso, sono stati imposti manipolando i dati sui decessi. Un dato che emerge dalle oltre tremila email dello scienziato americano.
“Si tratta – spiega il legale – di una causa che sarebbe opportuno vedesse la partecipazione di milioni di italiani. Uno dei punti essenziali trattati è quello della negligenza manifesta del sistema sanitario nazionale e dell’alterazione dei dati sulla mortalità effettivamente riconducibile alla malattia Covid-19”.
Il legale prosegue affermando che “la manipolatoria sovrastima dei morti, che avevo provveduto espressamente a contestare con comunicazione scritta al governo già nel giugno del 2020, è stata ora clamorosamente confermata dal contenuto delle e-mail intercettate all’esperto statunitense Fauci: personaggio quanto mai controverso, ma, certamente, influente”.
“Egli ha espressamente affermato che i morti in Italia sono effettivamente esigui rispetto a quelli dichiarati. Chiameremo questo soggetto a testimoniare. Un altro segmento della narrativa truffaldina sulla gravità del virus Sars cov 2 crolla su sè stesso. L’implosione globale si avvicina”, conclude il legale il quale informa che per aderire alla causa collettiva di risarcimento danni bisogna scrivere una email al seguente indirizzo di posta elettronica: popolo.governo@gmail.com
Che il tasso di mortalità fosse sovrastimato lo aveva detto lo scorso anno in una conferenza stampa anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale affermò che il conteggio era falsato e nel “calderone” dei decessi venivano inseriti anche infartuati oppure morti con incidenti stradali, cui veniva fatto un tampone post mortem che risultava (magicamente) positivo: “So che è assurdo, che è sbagliato, ma a Roma ragionano così”, disse Zaia spiegando che il “timbro” (della presunta pandemia) lo dava “la positività al tampone”. Leggi anche: Frutta e ortaggi positivi al Covid. Ecco il Video della sperimentazione choc