Un improvviso cedimento strutturale ha provocato il crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel centro storico di Roma. Fortunatamente all’interno, in quel momento, non si trovava nessuno ma per il fine settimana erano previsti dei matrimoni.
“La capriata non ha retto ed ha buttato giù tutto il tetto”, ha spiegato il sovraintendente speciale di Roma Francesco Prosperetti. Copertura che “solitamente viene fatta con dei tubi innocenti per evitare le infiltrazioni d’acqua. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area. Con una gru sono state eliminate alcune parti pericolanti. L’interno, sotto la parte crollata, è completamente invaso da grosse travi in legno spezzate e calcinacci. mentre il Vicariato ha fatto sapere che ospiterà nella sua sede di San Giovanni in Laterano il dipinto del 1650 di Carlo Maratta.
“Abbiamo sentito un boato spaventoso e visto una nuvola di fumo”, racconta un vigile urbano che era nei pressi della chiesa. “Siamo scesi giù e dentro il Carcere Mamertino c’era del personale e dei turisti. In malo modo li ho fatti uscire subito. La mia premura era che dentro non ci fosse nessuno e li ho fatti uscire”.
“Abbiamo già avvisato le coppie – spiega il vescovo ausiliare della diocesi di Roma, mons. Daniele Libanori, che ha la sua abitazione proprio accanto alla chiesa – perlopiù romane, e i matrimoni si svolgeranno alla chiesa di S.Marco” vicino Piazza Venezia.
La chiesa dei Falegnami, che si trova sopra al Carcere Mamertino, vicino al foro romano, solitamente è aperta solo per i matrimoni. Gli ultimi erano stati celebrati a luglio, poi le celebrazioni degli altri erano previsti per i primi di settembre. Gli accessi, da cui si arriva anche dal Campidoglio, sono presidiati dai vigili urbani che non fanno accedere nessuno.
La procura di Roma ha intanto aperto un fascicolo. L’ipotesi contro ignoti dovrebbe essere “crollo colposo”. Ferma reazione da esperti e politici: “Il cedimento della Chiesa è stato un fatto gravissimo”.