Costringeva la moglie e la figlia a prostituirsi, arrestato

Arrestato anche il figlio 27enne. Il marito e padre procacciava alle congiunte i clienti per 5/10 euro. I rapporti venivano consumati nei sotterranei della stazione di Vaglio Lise. Indagini scattate grazie a un "cliente"

Carlomagno

carabinieri di CosenzaI ย carabinieri del comando provinciale di Cosenza, a conclusione di una attivitร  investigativa coordinata dalla locale procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad unโ€™ordinanza cautelare, emessa dal giudice, che dispone la custodia in carcere e ai domiciliari nei confronti di un cosentino 53enne, M.M.R., e gli arresti domiciliari per il figlio M.G., 27enne, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di โ€œfavoreggiamento della prostituzioneโ€ e โ€œmaltrattamentiโ€ commessi nei confronti di moglie e figlia.

Dallโ€™attivitร  dโ€™indagine รจ emerso un quadro desolante allโ€™interno di un contesto familiare caratterizzato da grave degrado sociale e culturale, nel quale dal mese di ottobre del 2018 per oltre un anno, le due vittime, madre e figlia, rispettivamente, di 51 e 20 anni, sono state costrette a subire ripetute violenze fisiche e verbali nonchรฉ ad avere rapporti sessuali non consensuali con diversi clienti procacciati dallโ€™”orco”.

Nel corso degli approfondimenti investigativi sono stati documentati reiterati atti di violenza, minaccia ed umiliazione con cui ย M.M.R. ha costretto la moglie, con riconosciuta invaliditร  civile al 100%, e la figlia a consumare rapporti sessuali occasionali con uomini reclutati dal congiunto, dietro un compenso di 5/10 euro per ogni prestazione.

Lโ€™uomo รจ altresรฌ accusato di aver leso, con inaudita violenza, con piรน azioni reiterate nel tempo, lโ€™integritร  fisica e morale della moglie, sottoponendola, attraverso un complesso di attivitร  vessatorie, a durevoli sofferenze fisiche e morali.

In particolare, la donna รจ stata piรน volte apostrofata con epiteti fortemente offensivi ed altre parole dal forte connotato ingiurioso, anche in relazione alla propria condizione di disabilitร ; ha dovuto subire violenze pugni, schiaffi e pestaggi di inaudita violenza; ha vissuto con lโ€™angoscia di essere rinchiusa in una casa di cura qualora non avesse smesso di lamentarsi; in unโ€™occasione รจ stata anche minacciata di morte con un coltello.

Lโ€™attivitร  dโ€™indagine ha avuto inizio dalle dichiarazioni rese da un cittadino, il quale ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale esasperato dalle continue richieste di denaro formulategli da M.M.R..

Nella circostanza, lโ€™uomo haย  ammesso di aver avuto rapporti sessuali sia con la consorte che con la figlia dello stesso, dietro il pagamento di esigue somme di denaro. Teatro di questi odiosi episodi – ai quali talvolta assisteva personalmente il 53enne – erano i parcheggi sotterranei della stazione ferroviaria di Vaglio Lise ed unโ€™area sotto il ponte di Calatrava, ad ulteriore riprova dellโ€™assenza di ogni forma di inibizione.

Lโ€™attivitร  di intercettazione, immediatamente avviata, ha permesso di acquisire ulteriori elementi di prova che hanno confermato la gravitร  delle condotte di favoreggiamento della prostituzione in danno della moglie invalida e della figlia, nonchรฉ gli innumerevoli maltrattamenti consumati in ambito familiare.

I numerosi colloqui captati hanno restituito una fotografia fedele e coerente dei fatti accertati e delle conseguenti responsabilitร : si sentono chiaramente le espressioni ingiuriose e mortificanti rivolte dal marito e dal figlioalla congiunta; si percepisce la sofferenza psichica e la difficoltร  della donna a leggere la situazione ed a comprendere il significato delle azioni dei suoi familiari; si coglie con evidenza la condizione di assoluta soggezione psicologica della vittima nei confronti dei familiari tutti ed, in particolare, del marito; si ascoltano infine le dolenti lamentele della donna allorquando viene umiliata, violata o colpita.

Lโ€™ultimo episodio documentato dai Carabinieri risale ad ottobre 2019, quando il figlio ha aggredito la madre allโ€™interno di una struttura di accoglienza, nonostante la presenza del direttore che ha immediatamente richiesto lโ€™intervento dei militari dellโ€™Arma. A seguito di tali fatti la vittima รจ stata ricoverata presso lโ€™Ospedale di Cosenza e successivamente in una clinica specializzata, al fine di sottrarla alla violenza subita da parte dei familiari.

Ancora una volta, purtroppo, dal focolare domestico affiora una storia terribile in cui donne sole ed indifese sono state costrette a vivere nel dolore e nel silenzio per paura di altre violenze o ritorsioni. Una vicenda drammatica che non si รจ trasformata in assoluta tragedia grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale e della Procura della Repubblica di Cosenza.