Quasi 80 mila casi di contagio nel mondo, a decine di migliaia in Cina, e quasi 2.500 morti. E’ questo il bilancio aggiornato fornito dalla Johns Hopkins University. Nella mappa scura dell’ateneo di Baltimora (Usa) emerge con prepotenza il punto rosso dell’Italia, che al momento in cui scriviamo conta 132 contagiati e due morti. La Cina tutta “macchiata” in rosso e poi, attenzione, c’è l’Africa…
Nella mappa il continente nero non riporta niente, zero casi, ad eccezione di una persona ammalata in Egitto. Oltre un miliardo e 200 mila abitanti sarebbero immuni al morbo? E’ questo il grande interrogativo a cui tutta la comunità scientifica internazionale vorrebbe dare una risposta: Gli scienziati e i ricercatori di tutto il mondo, che sono al lavoro per trovare rimedi al virus del secolo, non si spiegano come mai dal continente nero non arrivano segnalazioni.
L’Oms afferma che alcuni paesi africani avrebbero testato casi sospetti di COVID-19, ma “fortunatamente sono stati trovati negativi”. Ma in realtà la stessa Organizzazione mondiale della Sanità è a conoscenza che in Africa non esiste un sistema sanitario avanzato come quello occidentali, o comunque alla stregua di paesi “progrediti” in medio oriente e nei paesi asiatici.
In Africa lavorano e hanno avviato fiorenti affari almeno una quindicina di milioni di cittadini cinesi, che vanno e vengono dal loro paese di origine. Qualche milione di questi provengono dalla provincia di Hubei, area fololaio da dove il virus si è propagato. Come si spiega quindi che in Africa non c’è nessun caso? Mistero.