AGGIORNAMENTO – E’ più che triplicato in ventiquattro ore il bilancio dei contagiati da coronavirus al nord Italia. Sono in tutto 58. Primo caso a Milano, uno a Torino. Gli altri nel lodigiano dove si concentra il più alto numero di ammalati e in Veneto.
Tre persone sono ricoverate all’ospedale di Piacenza (Emilia-Romagna) perché risultate positive al coronavirus. Lo comunica la regione in una nota. I nuovi contagiati sono una donna lombarda di 82 anni, un cittadino di Maleo, nel lodigiano, e un infermiere piacentino addetto al triage all’ospedale di Codogno, il centro dove si è sviluppato il focolaio. Tra Codogno e Piacenza ci sono una decina di km di distanza, e sono a cavallo tra le due regioni.
Sarebbe stato l’infermiere a prendersi cura del “paziente 1”, il 38enne che si è presentato da solo al pronto soccorso, quindi venendo a contatto (non protetto) con diverse persone tra pazienti, medici e paramedici.
L’infermiere, che ha subito capito di potere essere stato contagiato dal “paziente 1”, si era messo in isolamento volontario in casa dove vive da solo.
In tutto il Paese sono dunque 58 i contagiati, tra le regioni Lombardia, Veneto, Piemonte e, appunto, l’Emilia-Romagna. Due i morti finora. Un caso sospetto è in Umbria.
E il Vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio ha nel frattempo vietato l’ostia della Comunione direttamente in bocca e il tradizionale scambio della pace con le mani. Una misura estrema disposta per evitare eventuali contagi.
Nel Piacentino proseguono controlli e verifiche. Le scuole sono rimaste chiuse e in una casa di riposo sono state vietate visite per proteggere gli anziani da eventuali contagi.
Intanto, nel tardo pomeriggio di sabato dovrebbe riunirisi il Consiglio dei ministri straordinario che assumerà le prime iniziative per fronteggiare l’emergenza. Il premier Conte aveva fatto sapere di valutare misure straordinarie.