TORINO – Questa mattina, nelle province di Torino e Asti, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, con l’ausilio dei carabinieri territorialmente competenti, stanno eseguendo 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP di Torino su richiesta della Dda, nei confronti di altrettante persone, 12 delle quali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e 2 per tentata estorsione in concorso con l’aggravante del metodo mafioso.
L’attività è strettamente connessa con le indagini che, in data 14 gennaio 2016 a Torino e provincia, ha portato all’arresto di 22 persone per associazione per delinquere di tipo mafioso (operazione “Big bang”, che ha disarticolato un gruppo facente riferimento alla famiglia calabrese Crea.
Nel corso delle relative indagini erano state focalizzate le responsabilità degli attuali indagati per un traffico di stupefacenti con salde ramificazioni in Sudamerica (principalmente in Colombia). Come riscontro all’attività di traffico, erano state già state arrestate 11 persone in flagranza di reato ed era stata sequestrata droga per circa 50 Kg. complessivi (cocaina, hashish e marijuana), oltre a una piantagione di canapa indiana.
Nel prosieguo delle indagini per 416 bis sono emerse, inoltre, le posizioni di altri due soggetti, padre e figlio, in ordine alla tentata estorsione in danno del cliente di una bisca clandestina gestita dal gruppo criminale, il cui titolare è stato già tratto in arresto nella precedente operazione, per un debito di gioco di 25.000 euro.