Si è rinnovato in diverse città costiere, piccole e grandi, della regione il tradizionale tuffo di inizio anno. A Reggio in 102 hanno sfidato le rigide acque dello Stretto per la 48/ma edizione della manifestazione patrocinata dal Comune e dalla città Metropolitana. “E’ un tuffo beneaugurante – ha detto il patron Tonino Massara – perché queste acque diventino simbolo di appartenenza di una comunità che ha bisogno di ritrovare la propria identità”.
Rito osservato anche a Catanzaro Lido grazie all’associazione “Calabria: un mare d’amore”. I partecipanti hanno ricordato, con il lancio in mare di tre rose gialle Stefania, Christian e Niccolò, le vittime del maltempo dello scorso ottobre a Lamezia Terme alla presenza del papà e marito Angelo. Tuffo di Capodanno anche a Crotone con presenze provenienti pure da fuori regione e a Locri dove in sette temerari hanno sfidato il mare gelido e le onde forza 3.