Il consulente alle belle arti del governatore lombardo Roberto Maroni, Vittorio Sgarbi, non si arrende e attacca di nuovo quanti, in Calabria, avrebbero “ostacolato” il trasferimento dei Bronzi di Riace a Milano, all’Expò 2015. «Gli unici che hanno rotto i c… sono quelli di Reggio Calabria, che non è nemmeno in Italia, la Calabria non è in Italia visibilmente».
In una conferenza stampa di aggiornamento dei progetti tenuta con il presidente Maroni, il critico d’arte è stato duro sul mancato prestito a Milano delle statue greche ritrovate a largo di Riace nel ’72. «I Bronzi – spiega – si potevano trasportare, il no è stata una scelta politica di una commissione di deficienti, il primo dei quali nominato da noi e che ha votato contro di noi».
Le reazioni non si sono fatte attendere: «Al professor Vittorio Sgarbi rammento che è l’Italia a non essere in Calabria e non viceversa», afferma il senatore e coordinatore regionale di Ncd Tonino Gentile. «Le sue dichiarazioni – aggiunge – sono inaccettabili. Si scusi con i calabresi o Maroni lo faccia dimettere». Presa di posizione a cui segue quella di Nico D’Ascola, candidato governatore di Alternativa popolare: «Maroni rimuova Sgarbi, sue parole offensive e poco aderenti alla storia».
«Le gravissime parole usate da Vittorio Sgarbi contro i calabresi – aggiunge D’Ascola – meritano una censura seria: rivolgiamo l’invito al presidente Maroni di rimuoverlo dall’incarico per Expo 2015. Abbiamo stima di Sgarbi come critico d’arte ma le sue offese alla Calabria sono inaccettabili e peraltro poco aderenti alla storia: fummo noi, in Calabria, a dare il nome all’Italia».
Non è la prima volta che Sgarbi si mostra critico sul mancato trasferimento dei Bronzi. Attacchi che avranno anche strascichi giudiziari. Giusto per la cronaca, va ricordato che Sgarbi tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del 2000 si è recato spessissimo “all’estero”, in Calabria, dove celebrò Gerace (Rc) come “il più bel borgo d’Italia”. La regione gli diede anche molte soddisfazioni politiche.
Nell’anno del Giubileo il critico d’arte fu coartefice della vittoria di Giuseppe Chiaravalloti (centrodestra), presentando la”Lista Liberal Sgarbi” che ottenne 15.689 voti (1.47%) e un consigliere regionale (Pezzimenti). Il candidato del centrosinistra era il giornalista Rai Nuccio Fava che si fermò al 49,02. Chiaravalloti vinse con il 50,9%. Determinante fu il “contributo” di Vittorio Sgarbi che aveva voluto nel listino l’ex consigliere regionale Franco Morelli, “poi sparito” durante il tragitto da Cosenza e Catanzaro a vantaggio di un uomo dei fratelli Gentile: Gianfranco Leone.