16 Settembre 2024

Bomba ucraina sulla centrale nucleare di Zaporozhye: “Danni e fiamme nei sistemi”

L'attacco sarebbe stato condotto con dei droni di fabbricazione occidentale. Al momento non vi sono elementi che possano far temere perdite radioattive. Le autorità citate dai media locali si limitano a minimizzare l'attentato. Rimpallo sulle responsabilità. Il precedente di Chernobyl

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Si surriscalda la già altissima tensione tra Russia e Ucraina. Un ordigno ha colpito domenica la centrale nucleare di Zaporozhye,  regione del Donbass. Lo riportano i media russi. Vi sarebbero danni, oltre un vasto incendio.

“Un incendio nell’impianto dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporozhye si è verificato dopo il bombardamento di Energodar (la città che ospita i reattori) da parte delle forze armate ucraine”, ha detto il governatore della regione di Zaporozhye Yevgeny Balitsky citato dall’agenzia Interfax.

L’attacco, attribuito da Mosca a Kiev (e viceversa) sarebbe stato condotto con dei droni di fabbricazione occidentale, causando “gravi danni” a un reattore della più grande centrale nucleare d’Europa.

Al momento non vi sono elementi che possano far temere perdite radioattive. Le autorità citate dai media locali si limitano a minimizzare l’attentato. La notizia, di enorme rilevanza pubblica, non sta penetrando nei media occidentali, almeno per il momento.

“A seguito del bombardamento di Energodar da parte delle Forze Armate dell’Ucraina, si è verificato un incendio presso l’impianto dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya. I dipendenti del Ministero per le situazioni di emergenza stanno lavorando sulla scena dell’incendio, e gli incendi vengono domati”, ha scritto il governatore Balitsky nel suo canale Telegram.

Balitsky ha sottolineato che non vi sarebbe “alcuna minaccia di esplosione di vapore o altre conseguenze: tutte e sei le unità di potenza della centrale nucleare di Zaporozhye sono in modalità di spegnimento a freddo. Le radiazioni di fondo intorno alla stazione e nella stessa città è normale”.

Il governatore ha aggiunto che lui, insieme alla direzione della stazione, tiene la situazione sotto controllo e ha chiesto di mantenere la calma. “Non esiste alcuna minaccia”, ha concluso.

I rappresentanti della centrale nucleare di Zaporizhia hanno chiarito che l’incendio è scoppiato nella zona in cui si trovano le torri di raffreddamento della centrale, sulla riva.

“La centrale nucleare funziona normalmente. L’incendio non ha influenzato in alcun modo il funzionamento dell’impianto. Non sono state registrate violazioni dei limiti e delle condizioni di funzionamento sicuro della centrale nucleare. Nella zona di protezione sanitaria e nella zona di osservazione è tutto normale”, viene spiegato dalle autorità.

La centrale nucleare di Zaporozhye è la più grande centrale nucleare d’Europa e dispone di sei unità VVER-1000. “La stazione non genera elettricità dall’11 settembre 2022. Tutti e sei i reattori sono in modalità di spegnimento a freddo”, si legge sui media moscoviti.

Secondo la direttrice delle comunicazioni della centrale nucleare Evgenia Yashina “non ci sono state vittime”

Le strutture della stazione fanno parte dell’impresa unitaria dello Stato federale “Zaporozhye” e sono di proprietà della Federazione Russa. L’operatore è JSC “Organizzazione operativa della centrale nucleare di Zaporozhye”, fondata da “Rosenergoatom” (parte della Corporazione statale “Rosatom”).

La direttrice delle comunicazioni della centrale nucleare di Zaporozhye, Evgenia Yashina, ha dichiarato che non ci sono state vittime nell’incendio dovuto agli attacchi dell’esercito ucraino. “Non ci sono state vittime a seguito dell’incidente”, ha detto a Ria Novosti.

Ministero degli Esteri russo accusa Kiev di terrorismo nucleare

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Kiev di terrorismo nucleare sul suo canale Telegram.

“I terroristi di Kiev, – scrive la portavoce -sotto la guida dell’Occidente collettivo, hanno distrutto il loro paese, ucciso il popolo ucraino, minato la sicurezza energetica e alimentare globale, e ora hanno dato inizio al terrorismo nucleare nel continente”.

“Dove sono Rafael Grossi e tutta l’AIEA? Dov’è possibile trovare almeno qualche imitazione del lavoro di questa struttura delle Nazioni Unite in questo settore critico?”, ha chiesto il diplomatico.

La tensione è alle stelle tra Mosca e l’Occidente e questo attentato ricorda l’incidente avvenuto a Chernobyl, in Ucraina, in piena guerra fredda tra Usa ed ex Urss.

Timori si sono registrati anche nella recente incursione dell’esercito ucraino nella regione russa di Kursk: bombardamenti si sono infatti verificati nei pressi della locale centrale nucleare.


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